meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro [...] al plur.: faceva le m. come se non ne avesse mai sentito parlare; è una cosa normalissima e non capisco perché tu faccia tante m ’avea ingegno a maraviglia (Ariosto); o alla perfezione: non solo i nomi, ma le cose significate, le conosco a maraviglia ...
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guardata
s. f. [der. di guardare]. – L’atto del guardare, per lo più frettolosamente, e spesso con l’intenzione di prendere nozione di qualche cosa, di accertarsi, di esaminare o controllare senza particolare [...] impegno, e sim.: gli diede una g. di sfuggita; il libro non l’ho ancora letto, gli ho dato solo una g.; diede una g. in giro per vedere se tutto era in ordine; per favore, mi dà una g. alla valigia mentre scendo a prendere un giornale? Anche sguardo, ...
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stroppiare
v. tr. (io stròppio, ecc.). – Variante ant. e pop. di storpiare, sia nel sign. (solo ant.) di disturbare, impedire: el sacerdote dee dire il suo uffizio all’ore debite, se faccienda non lo [...] quasi che la rima sforzasse Dante a s. la geografia (G. Gozzi); stroppiar qualche parola, naturalmente, ma non stroppiarle tutte (Goldoni). È di uso com. nel prov. il troppo stroppia, con cui si mette in guardia contro i danni che possono derivare da ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] il ’600) a due altre grosse questioni: la prima era se nei latinismi si dovesse scrivere zi o ti (es. nazione o l’uno o l’altro suono. Si può solo osservare che davanti a i semiconsonante la z è quasi sempre sorda (eccezione più notevole, azienda; ...
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ove
óve avv. [lat. ŭbi] (radd. sint.). – 1. Lo stesso che dove, di cui è forma più letter., con gli stessi usi e sign. (in frasi interrogative dirette o indirette, per indicare stato in luogo o moto [...] tutte le notti M’accompagnate, ov’io vorrei star solo (Petrarca). 2. Talora col sign. di «quando», ma con valore ipotetico e limitativo («se mai, nel caso che» e sim.) e con il verbo al cong.: ove occorresse ...; ove io non riuscissi ...; ove così ...
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vettore
vettóre s. m. [dal lat. vector -oris «conducente, portatore», der. di vehĕre «condurre, portare», part. pass. vectus]. – 1. Nel contratto di trasporto, colui che si obbliga, verso corrispettivo, [...] velivolo, quando non sia in grado di proseguire da solo la traiettoria stabilita, possa proseguire il volo in orientati, cioè i segmenti nei quali si distingue fra primo e secondo estremo (se A e B sono, nell’ordine, i due estremi, il vettore ...
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bipolo
bipòlo s. m. [comp. di bi- e polo1]. – 1. In fisica e chimica, sinon., poco usato, di dipolo. 2. In elettrotecnica, sistema caratterizzato da due soli terminali (o poli); può essere semplice, [...] seè costituito da un solo elemento circuitale, o complesso, seè costituito da più elementi circuitali, anche di natura diversa uno dall’altro. ...
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vivo
agg. e s. m. [lat. vīvus, corradicale di vīvĕre «vivere»]. – 1. agg. Che vive, dotato di vita, che ha le funzioni caratteristiche della vita proprie degli organismi viventi sia animali e umani sia [...] tutta la strada; farsi v., dare notizia di sé, mettersi in contatto con qualcuno: da allora non si è fatto più v., né con me né con immediata, in contrapp. alla donazione causa mortis, efficace solo dopo la morte del donatore. b. Con valore neutro ...
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carnera
carnèra s. m. [dal nome del pugile, P. Carnera (1906-1967), campione mondiale dei pesi massimi, dedicatosi poi alla lotta libera, famoso per la sua eccezionale statura che gli meritò il soprannome [...] di «gigante friulano»] (solo al sing.). – Persona di corporatura molto grande e robusta: è proprio un c.; se continua a crescere così, diventerà un carnera. ...
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raffermare2
raffermare2 v. tr. [der. di fermo1; nel sign. 2, der. di ferma1] (io rafférmo, ecc.). – 1. non com. Riconfermare: r. un patto, un’obbligazione, un impegno; riferito a persona, riconfermarla [...] rafforzarsi: so che codesti sospetti, più si vogliono levare, e più si raffermano (Pirandello). 2. Con uso rifl., nel vanno mangiati oggi stesso, se no si raffermano. ◆ Part. pass. raffermato, anche come agg., comune solo nel linguaggio milit., che ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' N) e, con le isole, addirittura per...
Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle del Reno.
La pianta della città mostra...