reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche [...] la realtà dei fatti: fra l’ideale e il reale c’è un abisso; non fare tanti sogni, attieniti al reale! Usi e sign. scient. e tecn.: a. In filosofia, che esiste in sée per sé, oggettivamente ed effettivamente (contrapp. a possibile, apparente, ideale ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] elementi a, b qualsiasi di quell’insieme, di dare un senso alle espressioni «a precede b» e «a segue b», in modo che, se a e b sono distinti, si presenti sempre uno e uno solo dei due casi. d. Numero caratteristico di un insieme o di un ente: o. di ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] che non ha né occhi né orecchie, una persona fidatissima e discreta che, anche vedendo e sentendo ciò che avviene intorno a lei, è come se non avesse veduto né udito nulla); a occhio, col solo aiuto della vista, senza strumenti di misura: giudicare ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] della ee della o aperte e chiuse, non è in genere di ostacolo alla rima) non è rivelata dall’ortografia ordinaria: solo illuminante); una s dopo consonante è sorda, ma se precede a sua volta una consonante sonora, è anch’essa sonora (es. transvolare ...
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aggradare
(ant. aggratare) v. intr. [dal provenz. agradar, der. del lat. gratum «grado2»]. – Essere, riuscire grato; è usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: Tanto m’aggrada il tuo comandamento, [...] Che l’ubidir, se già fosse, m’è tardi (Dante); e come impers.: se vi aggrada, se vi fa piacere; fate come vi aggrada. ...
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sincategorematico
sincategoremàtico agg. [der. di sincategorema] (pl. m. -ci). – 1. Nella logica formale, di termine (pronome, avverbio, preposizione, congiunzione) che di per sé, cioè preso isolatamente, [...] non ha un significato suo proprio ma lo acquista solo in unione con altri termini, detti categorematici (cioè tali che di per sé significano qualcosa), e agisce sul significato di questi ultimi dando luogo a una nuova espressione più lunga, dotata di ...
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saltare
v. intr. e tr. [lat. saltare, intens. di salire «saltare» (supino saltum)]. – 1. intr. a. (aus. avere) Con riferimento a persona, staccarsi di slancio da terra, rimanendo per un attimo sospeso [...] lo slancio con l’uno o l’altro; s. su un piede solo, fare una serie di brevi salti sullo stesso piede, tenendo l’ la pazienza, impermalirsi: se gli salta la mosca al naso sono guai; gli è saltata la mosca al naso ese ne è andato sbattendo la porta. ...
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ma1
ma1 cong. [lat. magis «più»; v. mai] (radd. sint.). – 1. Congiunzione coordinativa avversativa, esprimente spesso esplicita contrapposizione al termine che precede, il quale è per lo più espresso [...] vai raccontando!; Ma che difficoltà o impedimenti! è la voglia che ti manca (il solo ma che!, con valore di forte negazione, di ma e di se non combineremo nulla; rispondimi chiaramente, senza tanti ma ese; «Eh!» interruppe Renzo: «non c’è ma che ...
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passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» [...] importanza e gravità: prima di fare questo p., voglio pensarci su bene; è un p. che non intendo fare se non costretto decidersi al gran p., e sim., con riferimento a risoluzione particolarmente grave o impegnativa; prov., èsolo il primo p. quello ...
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punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia [...] formando un triangolo isoscele (si dice p. abbassata se il vertice giunge solo all’ombelico, p. alzata se il vertice giunge al punto d’onore, p. rovesciata se le due linee muovono dagli angoli del capo e si riuniscono al centro dello scudo). P. dello ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' N) e, con le isole, addirittura per...
Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle del Reno.
La pianta della città mostra...