zitto
agg. e s. m. [voce onomatopeica]. – 1. agg. Che tace, non fa rumore, non parla. a. In espressioni esclamative, invitando al silenzio: z.!, lasciami sentire quello che dice; zitti!, sta per cominciare [...] la locuz. avv. alla zitta, senza dir nulla a nessuno, alla chetichella: se ne andarono alla z. come erano venuti; si sono sposati alla zitta. 2. s. m. Ant. o raro, esolo in frasi di sign. negativo, sibilo leggero o, per estens., parola pronunciata a ...
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pro solvendo
locuz. lat. (propr. «a titolo di pagamento da farsi»), usata in ital. come agg. – Formula del linguaggio giur., usata nell’espressione cessio pro solvendo («cessione a titolo di pagamento [...] da farsi»): è quella cessione del credito nella quale il cedente è liberato nei confronti del cessionario solose il debitore ceduto adempie. Analogam., nel trasferimento dei titoli di credito, si usa l’espressione datio pro solvendo (v. dazione). ...
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si1
si1 pron. [lat. sēe sĭbi, accus. e dat. del pron. rifl. di 3a persona]. – 1. Forma atona del pronome rifl. di terza persona, sing. e plur., che serve alla coniugazione dei verbi riflessivi e in [...] funzione di compl. di termine: si è comprato un cappello nuovo (= ha comprato per sé); s’è fatta una posizione; quando si vide onesta si riconosce dalle azioni; questi strumenti si adoperavano solo in passato, si adoperavano un tempo; così si perdono ...
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rimorchiare1
rimorchiare1 (ant. remorchiare, rimurchiare) v. tr. [lat. *remulculare, der. di remulcum «rimorchio» che è dal gr. ῥυμουλκός] (io rimòrchio, ecc.). – 1. Trascinare, mediante cavi o catene, [...] anche assol.: Entrar nel porto remorchiando, e a forza Di remi più che per fig. Scherz. o spreg., di persona, condurla con sé, o trascinarsela dietro, o indurla a fare qualche cosa ragazza conosciuta al bar; sono solo sbruffoni che cercano di r ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] , la moto, ecc., è uscita di strada ed è andata a finire nel canale); u. di carreggiata, ormai solo in senso fig., uscire uso region., u. pazzo, impazzire (esco, o me n’esco pazza se va avanti così!). 5. In usi region., come trans. con valore ...
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OR
‹òo›, all’ital. ‹òr› cong., ingl. – Voce corrispondente alla cong. disgiuntiva ital. o, talora usata, con valore di sost. e in funzione appositiva, in logica matematica per indicare l’operazione di [...] logica (detta anche non equivalenza o, in simbolo, XOR) tra due o più variabili binarie, il cui risultato è nullo seesolose tutte le variabili hanno lo stesso valore. In elettronica, gli stessi termini indicano anche i dispositivi che attuano tali ...
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tressette
tressètte (meno corretto tresètte) s. m. [comp. di tre e sette], invar. (raro il pl. -i). – Diffusissimo gioco di carte italiano, forse di origine napoletana, che è giocato con un mazzo di [...] svolge fra due, tre o quattro giocatori: se sono tre, uno gioca col «morto»; se sono quattro, giocano due contro due, alternandosi dopo dello stesso seme di quella giocata dal primo di mano esolo nel caso che non ne abbiano potranno dare carte di ...
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massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine [...] la massa dello stesso corpo in quiete (m. di quiete o di riposo) solose la velocità è piccola rispetto a quella della luce; si distinguono inoltre una m. trasversale e una m. longitudinale, che esprimono il rapporto tra la forza agente su un corpo ...
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inerte
inèrte agg. [dal lat. iners -ertis, comp. di in-2 e ars artis «arte, attività»]. – 1. a. Di persona, immobile, ozioso, inattivo, per necessità o per pigrizia (che può essere abituale o momentanea): [...] . in una poltrona; mentre tutti si prodigavano a portare aiuto, egli se ne stava i. a guardare; il caldo eccessivo rende i.; una massa i. (di persone); inerti e vili, Nati solo ad empir di cibo il sacco (Ariosto). Usi estens.: carattere, temperamento ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto [...] può o non si vuol dire il nome: che è quella c. lì nell’angolo?; se stai buono ti regalerò una bella cosa (frequente, nell miseria. Altrettanto diffuso anche il solo cosa: cosa vuoi da me?; non so cosa pensare; che allegria c’è? cos’hanno di bello, ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' N) e, con le isole, addirittura per...
Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle del Reno.
La pianta della città mostra...