tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si [...] Uno spirto celeste, un vivo sole Fu quel ch’i’ vidi: ese non fosse or tale, Piaga per allentar d’arco non sana (Petrarca ., si usa solo in sostituzione di un nome proprio, in esemplificazioni o nel riferire fatti: ti presenti a lui e gli dici «io ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale [...] valore avv. sia con valore di agg., è talora scritta anche con grafia unita: se a certe note osterie di fuoriporta noi ci trovare le p. chiuse, tutte le p. chiuse, vedersi opporre solo rifiuti; non chiudere la p. alla fortuna!, come consiglio di non ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa [...] , aggiuntive, esclusive, eccettuative, limitative, di adeguatezza. Il centro della proposizione è normalmente il verbo, che solo in casi eccezionali è isolato ed esaurisce in sé l’espressione (per es., in frasi impersonali, come piove, nevica, o ...
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semisommatore
semisommatóre s. m. [comp. di semi- e sommatore]. – In elettronica digitale, circuito che realizza la somma aritmetica di due bit, il cui risultato vale 0 se entrambi i bit da sommare sono [...] nulli, vale 1 se uno solo dei due bit è 1, e vale 0 con riporto di 1 se entrambi i bit valgono 1; è l’elemento di base del sommatore (v.). ...
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rimasuglio
rimasùglio (o rimaṡùglio; pop. tosc. rimasùgliolo o rimaṡùgliolo) s. m. [der. di rimaso, part. pass. ant. di rimanere]. – Ciò che rimane, che avanza di ciò che c’era prima, o una cosa usata [...] l’idea di scarsa quantità o di poco pregio: qualche rimasuglio di neve scintillava qua e là sugli embrici nerastri (Deledda); c’èsolo un r. di vino in fondo al fiasco; cenò con i r. del pranzo; fig.: se ti resta ancora un r. di dignità, di pudore. ...
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finire
v. tr. e intr. [lat. fīnīre, der. di finis «limite; cessazione»] (io finisco, tu finisci, ecc.). – 1. tr. a. Condurre a fine, a termine, a compimento: f. un lavoro, un articolo, un disegno; f. [...] soffrire, di penare, morire dopo lunghe sofferenze (o anche solo morire, quando si consideri la vita come un seguito di ciò che stai facendo), passa da me; e a persona che stia parlando da un pezzo, spec. se dice cose spiacevoli o noiose: hai finito ...
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zitto
agg. e s. m. [voce onomatopeica]. – 1. agg. Che tace, non fa rumore, non parla. a. In espressioni esclamative, invitando al silenzio: z.!, lasciami sentire quello che dice; zitti!, sta per cominciare [...] la locuz. avv. alla zitta, senza dir nulla a nessuno, alla chetichella: se ne andarono alla z. come erano venuti; si sono sposati alla zitta. 2. s. m. Ant. o raro, esolo in frasi di sign. negativo, sibilo leggero o, per estens., parola pronunciata a ...
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pro solvendo
locuz. lat. (propr. «a titolo di pagamento da farsi»), usata in ital. come agg. – Formula del linguaggio giur., usata nell’espressione cessio pro solvendo («cessione a titolo di pagamento [...] da farsi»): è quella cessione del credito nella quale il cedente è liberato nei confronti del cessionario solose il debitore ceduto adempie. Analogam., nel trasferimento dei titoli di credito, si usa l’espressione datio pro solvendo (v. dazione). ...
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si1
si1 pron. [lat. sēe sĭbi, accus. e dat. del pron. rifl. di 3a persona]. – 1. Forma atona del pronome rifl. di terza persona, sing. e plur., che serve alla coniugazione dei verbi riflessivi e in [...] funzione di compl. di termine: si è comprato un cappello nuovo (= ha comprato per sé); s’è fatta una posizione; quando si vide onesta si riconosce dalle azioni; questi strumenti si adoperavano solo in passato, si adoperavano un tempo; così si perdono ...
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rimorchiare1
rimorchiare1 (ant. remorchiare, rimurchiare) v. tr. [lat. *remulculare, der. di remulcum «rimorchio» che è dal gr. ῥυμουλκός] (io rimòrchio, ecc.). – 1. Trascinare, mediante cavi o catene, [...] anche assol.: Entrar nel porto remorchiando, e a forza Di remi più che per fig. Scherz. o spreg., di persona, condurla con sé, o trascinarsela dietro, o indurla a fare qualche cosa ragazza conosciuta al bar; sono solo sbruffoni che cercano di r ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' N) e, con le isole, addirittura per...
Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle del Reno.
La pianta della città mostra...