mosaico2
moṡàico2 (o muṡàico) s. m. [dal lat. mediev. musaicus agg. (nella locuz. musaicum opus; cfr. l’ant. uso ital. come agg.: opera mosaica), alteraz. di musaeus o musēus, der. di Musa «Musa»] (pl. [...] un determinato disegno; è usata per la decorazione di pavimenti e pareti o anche di singoli elementi architettonici e scultorî (amboni, balaustre di chiese, colonnine di chiostri, ecc.): pavimento a mosaico; decorazioni in mosaico; m. tessellato; m ...
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trecentesco
trecentésco agg. [der. di trecento] (pl. m. -chi). – Del Trecento, cioè del sec. 14°, soprattutto con riferimento alla letteratura, all’arte, ai costumi di quel secolo: la poesia, la pittura, [...] la scultura t. (e analogam.: poeti, pittori, scultori t.); un palazzo t.; la vita politica trecentesca. ...
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campionese
campionése agg. e s. m. – Del comune di Campione d’Italia, in provincia di Como; abitante o nativo di Campione. Nella storia dell’arte sono detti maestri c. (dal nome del luogo di origine [...] di molti di essi) gli scultori, architetti e lapicidi lombardi che nei secoli 12°, 13° e 14° diffusero l’arte gotica in Veneto, Lombardia, Emilia, con caratteri stilistici comuni che li distinguono da altri gruppi. ...
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pisano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Pisanus, der. di Pisae -arum «Pisa»]. – Di Pisa, relativo o appartenente alla città di Pisa, capoluogo di provincia della Toscana: il territorio p. (anche, come s. m. [...] di Pisa o dintorni, o anche di operoso a Pisa, per designare artisti, scrittori e sim.: Nicola, Giovanni e Andrea Pisano, scultori e architetti (attivi nei sec. 13°-14°); Leonardo Pisano, nome con cui è anche noto il matematico Leonardo Fibonacci (c ...
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arcaico
arcàico agg. [dal gr. ἀρχαϊκός der. di ἀρχαῖος «antico»] (pl. m. -ci). – 1. Antico, primitivo, detto per lo più della fase iniziale d’un processo naturale o storico, d’un ciclo formale artistico, [...] di Livio Andronico) e l’80 a. C. (inizio dell’attività oratoria di Cicerone); e analogam., scrittori e poeti a., scultori a., la letteratura arcaica. 2. In psicologia, di comportamenti o tendenze individuali o sociali, analoghi a quelli dei primitivi ...
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lavalliere
lavallière ‹lavali̯èer› s. f., fr. [dal nome della duchessa L.-F. de la Baume-Le Blanc de La Vallière (1644-1710), amante di Luigi XIV]. – Tipo di cravatta (detta in ital. più spesso cravatta [...] lavallière o alla La Vallière) a grande fiocco, di solito nera, che fu in uso soprattutto nella seconda metà del sec. 19°, spesso come segno distintivo di appartenenti a movimenti anarchici o repubblicani, e portata poi anche da pittori e scultori. ...
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migliore
miglióre agg. [lat. mĕlior -ōris, compar. di bonus «buono»; cfr. meglio]. – 1. È il compar. di buono, molto più com. del compar. regolare più buono in quasi tutti i sign. dell’aggettivo (esclusivam. [...] m. di tutti; gli alunni m., i più bravi, quelli che traggono maggior profitto dallo studio; i poeti, i pittori, gli scultori, i musicisti m., di un’epoca, quelli che hanno raggiunto l’eccellenza nella loro arte; i m. scrittori, con lo stesso senso ...
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ritrattista
s. m. e f. [der. di ritratto] (pl. m. -i). – Chi fa ritratti; in partic. l’artista, soprattutto pittore o scultore, che è specialmente abile, o che si è specializzato, nel fare ritratti di [...] persone: Tiziano è stato un grande r.; gli scultori romani erano valenti r.; come agg.: pittore (e analogam. fotografo) ritrattista. Per estens., di scrittori: nei «Promessi Sposi» Manzoni si rivela efficace r. di fisionomie e di caratteri. ...
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Cognome attribuito a una famiglia di incisori del sec. 16º: Giovanni Battista Mantovano (Mantova 1503 - ivi 1575), che fu anche abile nella decorazione a stucco, e i suoi figli Adamo Mantovano (Mantova 1530 - ivi 1585) e Diana Mantovana (Mantova...
SCULTORI, Diana
Barbara Furlotti
– Figlia dello scultore, incisore e stuccatore Giovan Battista da Verona e di Osanna da Acquanegra, nacque a Mantova intorno al 1547, come si evince dal contenuto di uno stato delle anime datato 1596 che...