fuso
s. m. [lat. fūsus] (pl. -i, ant. le fusa). – 1. a. Arnese di legno dalla caratteristica forma rigonfia al centro e con le estremità assottigliate (dette cocche), usato nella filatura per produrre [...] opportune potature acquista una forma ovale allungata. f. In araldica, figura in forma di losanga allungata, isolata o in numero nello scudo: f. accollati, quelli che hanno i vertici congiunti a quelli di altri fusi. g. Per lo più al plur., fusi (o ...
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affibbiatura
s. f. [der. di affibbiare]. – 1. L’affibbiare; la fibbia stessa, e anche la parte dov’è la fibbia. 2. In araldica, nome dato alle griglie poste nell’apertura dell’elmo che timbra (cioè sormonta) [...] lo scudo, d’oro o d’argento o d’acciaio, in numero vario secondo i gradi della gerarchia nobiliare. ...
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schiantare
(pop. tosc. stiantare) v. tr. e intr. [forse lat. explantare «spiantare, sradicare»]. – 1. tr. a. Spezzare, stroncare con violenza alberi o rami: E colsi un ramicel da un gran pruno; E ’l [...] . schiantato, anche come agg.: un albero, un ramo schiantato; e fig.: sentirsi schiantato per la fatica, o per lo strazio; poi cadeva schiantato nel sonno (Pratolini). In araldica, attributo della lancia e di altre armi poste spezzate nello scudo. ...
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dromidi
dròmidi s. m. pl. [lat. scient. Dromiidae, dal nome del genere Dromia «dromia»]. – In zoologia, famiglia di crostacei decapodi brachiuri che comprende granchi marini bentonici, molto lenti, dallo [...] scudo molto convesso, con zampe dell’ultimo paio prensili e rivolte sul dorso, con le quali trattengono conchiglie, spugne, ascidie per nascondersi. Se ne conoscono alcuni generi fossili che risalgono al periodo terziario. ...
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reale3
reale3 s. m. [uso sostantivato dell’agg. reale1; nel sign. 1, propr. «moneta fatta coniare dal re» (in alcuni casi dallo spagn. real)]. – 1. Nome di una moneta d’oro fatta coniare da Carlo I d’Angiò [...] moltissime monete italiane col nome e valore di un reale, del mezzo reale, e la moneta col valore di 8 reali, cioè di uno scudo spagnolo, detta appunto pezza da 8 reali. 2. Nome dato a Milano al taglio di carne bovina, e anche suina, altrove chiamato ...
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parare
v. tr. [lat. parare «preparare, allestire, apparecchiare» (e inoltre «procurare, acquistare, comprare»)]. – 1. ant. Preparare, apparecchiare, apprestare, in frasi come p. insidie, p. il convito [...] o deviare un colpo diretto a offendere, annullandone l’efficacia: p. una stoccata, un fendente; p. i colpi con lo scudo; p. i pugni dell’avversario (anche nel pugilato); nella scherma, p. un colpo, schivarlo eseguendo una parata; anche in senso ...
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neocafone
s. m. e agg. (iron.) Nuovo cafone, parvenu. ◆ Il passaggio dal vecchio paese contadino al ricco paese neocafone si può compendiare in due parole: un tempo c’era la plebe povera e ineducata, [...] non parlare dell’esercito di «neocafoni» che anche a pranzi e cene mantiene la maschera tra sé e gli altri. Uno scudo, una trincea che fa sentire protetti. A volte anche più forti. Gli uomini si avvolgono lo sguardo in modelli «cattivi», aggressivi ...
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fisso
agg. [lat. fīxus, part. pass. di figĕre «figgere»]. – 1. a. Fissato, fermato stabilmente, detto di oggetti materiali, e in genere di cosa che rimane sempre in un luogo, che non si sposta: una lampada [...] f. (v. diritto2, n. 5 b). In araldica, posizioni f. (o proprie, naturali, normali), quelle occupate dalle figure nello scudo per un uso costante. In elettrotecnica, condensatore f., resistore f., il cui valore non può essere variato (contrapp. a ...
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sifilide
sifìlide s. f. [lat. scient. syphilis, introdotto dall’umanista e scienziato G. Fracastoro, nel titolo del suo poema latino Syphilis, sive de morbo gallico (1530), derivandolo dal nome del protagonista [...] organi sessuali, e, in un secondo momento, con esantema, depigmentazione della cute, e con ulcere a fondo e margine callosi, sparse qua e là sulla pelle, grandi quanto una moneta da uno scudo (in spagn. duro, da cui deriva il nome secondario durina). ...
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terza
tèrza s. f. [femm. sostantivato di terzo]. – 1. In relazione col valore e sign. di numerale ordinale di terzo, per ellissi di un sostantivo: a. La terza classe di una scuola: fare, frequentare [...] formata da tre trangle equidistanti e da due spazî vuoti interposti tra esse; quando è sola, è posta nel terzo di mezzo di uno scudo come la fascia; due o tre terze sono poste a distanza uguale a quella di uno stesso numero di fasce. Vi sono inoltre ...
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scudo Arma da difesa utilizzata un tempo a scopo bellico (ancora in uso per tale scopo presso alcuni popoli) e attualmente dalle forze di polizia durante il servizio di ordine pubblico. Consiste in una piastra di varia forma e di vario materiale...
SCUDO
Luigi CREMA
. Architettura. - Dall'uso di appendere le armi alle pareti nacque probabilmente l'idea di adoperare gli scudi come elementi decorativi. Così nel palazzo minoico di Cnosso, a Creta, sui muri della sala detta "delle doppie...