stenografia
stenografìa s. f. [comp. di steno- e -grafia, sul modello dell’ingl. stenography]. – 1. Scrittura manuale abbreviata rispetto alla grafia alfabetica, realizzata con segni particolari e opportune [...] dalle moderne tecniche di registrazione automatica della voce); anche se fin dall’antichità fu avvertita l’esigenza di una scrittura di tale tipo (per es., nell’antica Roma, le note tironiane), la stenografia in senso moderno nacque in Inghilterra ...
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onciale
(non com. unciale) agg. e s. f. [dal lat. tardo uncialis, che tradizionalmente si identifica con l’agg. uncialis «di un’oncia; alto un pollice», ma è forse un der. di uncus «uncino»]. – Scrittura [...] o. (o assol. onciale s. f.), scrittura libraria maiuscola usata dal sec. 4° al sec. 9° in codici greci e latini, caratterizzata dalle forme rotonde delle lettere, dalla fluidità del tratteggio e dalla compressione in un modulo bilineare. Analogam., ...
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comparazione
comparazióne s. f. [dal lat. comparatio -onis, der. di comparare: v. comparare]. – 1. Paragone, confronto: c. di due sistemi; senza c., senza confronto, senza pari: uomo di legnaggio nobile [...] strumento empirico di analisi dei fenomeni. b. In diritto, scrittura di c., quella che, nella verificazione della scrittura privata, è utilizzata per accertare la veridicità della scrittura disconosciuta. c. In grammatica, la capacità di confronto ...
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trascrizione
trascrizióne s. f. [dal lat. transcriptio -onis, der. di transcribĕre «trascrivere», part. pass. transcriptus]. – 1. L’azione e l’operazione di trascrivere, il fatto di venire trascritto, [...] . In linguistica: a. Rappresentazione grafica dei fonemi di un contesto, di una lingua o di un dialetto, in un sistema di scrittura diverso o comunque non usuale per quella lingua o per quel dialetto: t. in caratteri latini o in alfabeto latino di un ...
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calligrafare
v. tr. [der. di calligrafia] (io callìgrafo, ecc.), non com. – Mettere in calligrafia, in bella scrittura: in essi [enormi registri] ... erano minutamente calligrafati tutti i conti di Casa [...] Salina (Tomasi di Lampedusa). In partic., spec. in passato, scrivere o trascrivere in bella scrittura, regolata e armonica, secondo determinati modelli o secondo i canoni formali della scrittura. ...
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l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre [...] io gli dissi) e nel grado medio (dopo consonante, es. fargli, non gli fare, e in principio di frase fonetica); nella scrittura dei primi secoli, la grafia lgl, che s’alternava con gl (per es. figlio, figlo, filglio, filglo), dava risalto alla durata ...
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corsivo
agg. e s. m. [lat. mediev. cursivus, der. di currĕre «correre», supino cursum]. – 1. agg., ant. Che corre o scorre: acqua c.; moneta c., moneta corrente. 2. agg. e s. m. a. Riferito a scrittura, [...] lettere inclinato verso destra, introdotto dall’editore veneziano Aldo Manuzio al principio del sec. 16° e derivato dalla scrittura della cancelleria romana (perciò detto anche corsivo romano, oltre che aldino e italico); accanto alla serie del c ...
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meccanografico
meccanogràfico agg. [comp. di meccano- e -grafico] (pl. m. -ci). – Termine riferito in origine a metodi di scrittura meccanica e oggi, per successive estensioni di significato in relazione [...] e di calcolo, riferito a procedimenti automatici di registrazione, classificazione, elaborazione e scrittura di dati, forniti mediante supporti fisici diversi (schede perforate, nastri perforati, ecc.). Il trattamento dei dati viene compiuto ...
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sandhi
〈sàndhi〉 s. m., sanscr. [propr. «legamento»; comp. di sam- «assieme» e tema di dhā- «porre, fare»; cfr. l’etimo di sintesi]. – Nella grammatica sanscrita (dalla quale l’uso si è esteso anche ad [...] fonema diverso) e, talvolta, nell’inserzione di un fonema nel punto di congiunzione; tali fenomeni si verificano anche nella scrittura quando si tiene conto dell’assenza di pausa tra parola e parola scrivendo unite le parole contigue. Il termine è ...
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leggibilita
leggibilità s. f. [der. di leggibile]. – Il fatto d’esser leggibile, con riguardo alla scrittura, oppure alla comprensibilità: scrittura, manoscritto di scarsa l.; un autore, un saggio critico [...] di estrema leggibilità ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; le forme più primitive di s. si fondano...
Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente la cosa (sicché potrebbe esser letta anche...