librario
libràrio agg. e s. m. [dal lat. librarius, agg. e s. m.]. – 1. agg. a. Di libri, che riguarda i libri: commercio l.; arte l.; un’agenzia l.; segnalazione delle novità librarie. b. In paleografia, [...] l., la scrittura usata nei codici (in opposizione a quella usata nei documenti, detta documentaria), caratterizzata dall’ officine gestite da venditori di libri. b. Nella legione romana, chi teneva la contabilità dei soldati e annotava per ciascuno ...
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u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] vera e propria v ital., tale variazione di suono non si rifletté nella scrittura. È ben vero che fin dal sec. 2° d. C. nelle pūnire); la u aperta invece, già prima della fine dell’unità romana, si confuse con la o chiusa in ogni posizione, tonica (ō ...
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umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata [...] degli umanisti stessi. Che appartiene al periodo dell’umanesimo: scrittura u. (anche sostantivato al femm.: l’umanistica), la scrittura chiara e sobria, modellata su quella romana e carolina, introdotta dai grandi umanisti fiorentini della fine del ...
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ieratico
ieràtico (raro geràtico) agg. [dal lat. hieratĭcus, gr. ἱερατικός, der. di ἱεράομαι «esercitare il sacerdozio», da ἱερός «sacro»] (pl. m. -ci), letter. – 1. a. Sacerdotale, per lo più con riferimento [...] i.: tipo di scrittura geroglifica egiziana, in cui la forma corsiva è così accentuata da non permettere di riconoscervi la forma pittografica originaria, abitualmente usata dai sacerdoti (donde il nome) in epoca tolemaica romana. 2. Per estens ...
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penna
pénna s. f. [lat. pĭnna «piuma, ala» incrociato con pĕnna «ala»; le due parole si confondono spesso nella tradizione manoscritta]. – 1. a. In zoologia, ciascuno degli organi cutanei caratteristici [...] sacre penne Governò ’l mondo (Dante), sotto la protezione dell’aquila romana; spiegare, battere le p., spiccare il volo: spiegò la fama le scorso, o trascorso, di p., errore materiale di scrittura (frequente l’espressione lat. lapsus calami: v. lapsus ...
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c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso [...] sorda, altrimenti detta semiocclusiva prepalatale, ‹č›), rappresentato nella scrittura col semplice c davanti a e e i (pace, del coulomb, mentre °C è simbolo del grado centigrado; nella numerazione romana, C significa 100 (e CC = 200, CCCL = 350, CLX ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia [...] nella pronuncia più accurata, conservare alla m della scrittura il suo ordinario suono bilabiale, senza assimilarla alla consonante (per es., 15m = 15 minuti). Nel sistema di numerazione romana, M indica il numero 1000 (in luogo del più antico ...
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medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, [...] p) né in alto (come l) le parallele limitanti il corpo di scrittura, che non sono cioè né ascendenti né discendenti. c. In botanica, la lotta (nelle due specialità lotta libera e lotta greco-romana) e per la pesistica, per le quali si preferisce ora ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello [...] il segno che corrisponde all’unità, tante volte quant’è il numero da rappresentare (ne sono esempî la scrittura geroglifica dei primi nove numeri, quella romana dei primi tre o anche quattro numeri: I = 1; II = 2; III = 3; e talvolta IIII = 4). b ...
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Seconda lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Deriva dal beta greco (B), che rappresenta il bēt fenicio, con stesso valore fonetico. L’uso di B con valore di v (e della sua modificazione Ƃ con valore di b) nell’alfabeto cirillico deriva...