cinquecentista
agg. e s. m. e f. [der. di cinquecento] (pl. m. -i). – Del Cinquecento, vissuto nel Cinquecento (cioè nel sec. 16°); si dice comunem. di scrittori o artisti: i poeti c.; uno scultore c.; [...] i nostri maggiori c.; anche, come sost., studioso specialista del Cinquecento ...
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schifosita
schifosità s. f. [der. di schifoso]. – L’essere schifoso: la s. dei rospi; la s. del tradire per denaro; anche concr., azione, cosa, argomento ripugnante: certi scrittori si compiacciono di [...] s. e brutture ...
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oracolo1
oràcolo1 (ant. oràculo) s. m. [dal lat. oracŭlum, der. di orare «parlare»; secondo moderne interpretazioni, la voce lat. avrebbe indicato in origine non il responso della divinità ma il luogo [...] , consultare l’o., i responsi dell’o., e sim. 2. Per estens., il termine è stato spesso usato dagli scrittori cristiani con riferimento alle predizioni dei profeti o alla parola di Cristo. 3. fig. Risposta, parere, sentenza espressa da persona ...
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rebus
rèbus s. m. [ablativo plur. del lat. res «cosa», che si ritiene (secondo l’opinione dell’erudito E. Menagio) tratto dalla frase de rebus quae geruntur «delle cose che accadono», titolo dato a certe [...] brevi composizioni di scrittori piccardi, che vertevano su fatti di attualità]. – 1. Gioco enigmistico che consiste nel presentare un soggetto da indovinare, per mezzo di segni (r. letterale, che può assumere tre forme: crittografia, r. crittografico ...
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posterula
postèrula s. f. – Latinismo dotto, usato talora da scrittori o in contesti arcaizzanti per postierla (v.): sopra la p. di Castel di Leva (C. E. Gadda). ...
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trecentismo
s. m. [der. di trecento]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, nesso sintattico, stilema, ecc., caratteristici della lingua del Trecento, quale è tramandata dai documenti e attestata [...] nell’uso degli scrittori di quel secolo, soprattutto in quanto siano imitati da autori di secoli successivi: la presenza di trecentismi in prosatori del Cinquecento. Più raro con riferimento a modi e tendenze dell’arte figurativa: Giovanni Francesco ...
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duecentesco
duecentésco (tosc. o letter. dugentésco; letter. ducentésco) agg. [der. di duecento] (pl. m. -chi). – Del Duecento, cioè del sec. 13°: gli scrittori d.; l’arte toscana duecentesca. ...
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orazione
orazióne s. f. [dal lat. oratio -onis (che significava «discorso» nel lat. class., «preghiera» nel lat. degli scrittori cristiani), der. di orare «parlare; pregare»]. – 1. Sinon. meno com. di [...] preghiera: dire, recitare un’o., le o.; dissi sopra te l’orazïoni, E piansi (Pascoli); le o. del mattino, della sera; o. domenicale, cioè «del Signore», il Pater noster, così detto perché insegnato da ...
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trecentista
agg. e s. m. e f. [der. di trecento] (pl. m. -i). – 1. Del Trecento, vissuto nel Trecento, cioè nel sec. 14°; riferito per lo più a scrittore o artista che è vissuto e ha operato in quel [...] secolo: gli scrittori, i poeti, i pittori t.; e come sost.: i t. maggiori (sono considerati tali, per tradizione, Dante, Petrarca, Boccaccio) e i t. minori; l’influenza dei t. sulla letteratura dei secoli seguenti. 2. s. m. e f. Studioso della ...
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martirio
martìrio (ant. o poet. martìre, martìro) s. m. [dal lat. tardo martyrium, gr. μαρτύριον, propr. «testimonianza»; v. màrtire]. – 1. In senso stretto, la morte violenta o le sofferenze subìte [...] fisico: che martirio, queste scarpe strette! 3. Nella forma gr. μαρτύριον e lat. martyrium, la parola indicò: a. Presso gli scrittori greci e latini dei primi secoli cristiani, una chiesa sorta sopra la tomba di un martire, e la tomba stessa. b. Nell ...
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Nederlandese, letteratura
Fulvio Ferrari
Gli ultimi anni del 20° sec. e i primi del 21° corrispondono a una fase di forte dinamismo nella letteratura di lingua nederlandese: non solo, infatti, si è affacciata sulla scena una nuova generazione...
giurisprudenza, scrittori di
Diego Quaglioni
Che M. abbia potuto frequentare i luoghi classici della giurisprudenza, a cominciare dal Corpus iuris con la sua Glossa, non sembra dubitabile, sempre che non si voglia dar nuova voce al vecchio...