interpolazione
interpolazióne s. f. [dal lat. interpolatio -onis; v. interpolare2]. – 1. a. Nella critica dei testi, qualunque consapevole alterazione del testo, frequente nei classici e dovuta alla [...] spiegazioni o note o aggiunte intenzionali marginali), introdotti da successivi amanuensi nel corpo del testo. Nelle scienze giuridiche, qualsiasi alterazione, consistente in aggiunte, omissioni o sostituzioni, subìta dai testi giuridici da parte sia ...
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k, K
(cappa o kappa, ant. o region. ca) s. m. o f., invar. – Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (cioè il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto) come il greco [...] in fisica, K è simbolo del kelvin, unità di misura della temperatura assoluta (nel passato °K); in matematica e altre scienze, k (o K) indica tradizionalmente una costante. In biochimica, vitamina K (dal ted. Koagulationsvitamin), nome dato ad alcune ...
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ciclico
cìclico agg. [dal lat. cyclĭcus, gr. κυκλικός, der. di κύκλος «cerchio»] (pl. m. -ci). – Propriam., relativo al cerchio, o più esattamente a un ciclo inteso nel suo sign. più generale di linea [...] , periodico: fenomeno c., o ad andamento c.; manifestazioni c.; variazioni c.; crisi c., ecc. Ha sign. proprî nelle varie scienze e discipline: 1. In botanica, si dicono c., o verticillati, gli organi, per lo più fillomi, come foglie, antofilli ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] essere sommati e ridotti a un solo monomio (riduzione dei t. simili di un polimonio). c. Nella terminologia di alcune scienze, ciascuno degli enti che costituiscono una determinata serie (per es., in chimica, t. della serie alifatica) o un dato ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, [...] società per azioni; la t. del carattere, del modo di pensare, e sim. 2. Usi e sign. specifici: a. In diverse scienze e tecniche, qualsiasi cambiamento che un sistema materiale subisca per effetto di una variazione dei parametri che ne individuano le ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo [...] ciclopica, o mura ciclopiche, v. ciclopico, n. 1. b. Frutto, risultato di un lavoro intellettuale, nel campo delle lettere, delle scienze e delle varie arti: opere dell’ingegno (v. ingegno, n. 1 b); o. letterarie (in prosa, in versi, di vario genere ...
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zona
żòna s. f. [dal lat. zona «cintura, fascia» (gr. ζώνη, dal tema di ζώννυμι «cingere»)]. – 1. Come termine storico, la fascia usata nell’antica Grecia, spec. dalle donne, per tenere stretta e sostenuta [...] spuntatura terminale, è possibile l’eliminazione quasi completa delle impurezze contenute sul lingotto così trattato. d. Nelle scienze biologiche, è spesso sinon. di area, distretto, regione e sim.; così, in anatomia, z. fascicolata, z. glomerulosa ...
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parallelismo
s. m. [der. dell’agg. parallelo]. – 1. a. In genere, la condizione di rette o piani che siano tra loro paralleli, o la disposizione parallela di due o più oggetti: relazione, condizione [...] fatti (anche sociali, politici), di fenomeni, di azioni che hanno andamento e manifestazioni molto simili. Anche, soprattutto nelle scienze umane, la ricerca, l’istituzione di tali parallelismi, cioè l’accostamento e la comparazione di due fatti, due ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento [...] (evoluzionismo). In tal senso il termine si contrappone sia a permanenza sia a rivoluzione. In partic.: a. Nelle scienze biologiche, con riferimento a singoli organismi, il termine è stato usato per indicare lo sviluppo che porta l’embrione ad ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa [...] del sec. 20° (detto anche empirismo logico o neopositivismo), che fa oggetto della propria analisi esclusivamente il linguaggio delle scienze naturali e formali, rifiutando qualsiasi metafisica e concependo anche l’etica e l’estetica come contesti di ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In particolare, la s. moderna rappresenta...
SOCIALI, SCIENZE
Serafino MAIEROTTO
Le scienze sociali hanno per oggetto lo studio dei varî aspetti della vita sociale dell'uomo, che esse contemplano ancora isolatamente, uno per volta, ma tenendo conto della solidarietà vitale con tutti...