sega
séga s. f. [der. di segare]. – 1. Utensile destinato a tagliare legname, metalli, pietre, ecc., costituito da una lama di acciaio, munita di dentatura, che viene fatta scorrere sull’oggetto da tagliare [...] . e anche, ma piuttosto raro, nel Mediterraneo, caratteristico per il cranio calcificato, prolungato in un lungo rostro con le scaglie placoidi trasformate in denti che si dispongono lungo i margini. 4. Usi estens. e fig., con riferimento alla forma ...
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scabbiatura
s. f. [der. di scabbia]. – In metallurgia, difetto di fusione costituito da scaglie o croste visibili che, se staccate, lasciano cavità irregolari con inclusioni di sabbia: sono dovute a [...] insufficiente costipamento della sabbia, a insufficiente essiccamento delle forme o a eccessiva velocità di colata ...
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selaci
s. m. pl. [lat. scient. Selachii, dal gr. σελά-χιον e σέλαχος «pesce cartilagineo»]. – Sottoclasse di pesci condritti, detti anche elasmobranchi, quasi tutti marini (soprattutto dei mari temperati [...] 6 o 7) si aprono direttamente all’esterno e sono visibili sui lati del capo; la pelle è ricoperta da scaglie placoidi, costituite da una piastra basale e da un dentello cutaneo appuntito (zigrino), o più raramente nuda. Alcune specie raggiungono ...
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pandalidi
pandàlidi s. m. pl. [lat. scient. Pandalidae, dal nome del genere Pandalus]. – In zoologia, famiglia di crostacei decapodi caridei, che comprende specie di piccole e medie dimensioni dell’Atlantico [...] e del Mediterraneo, con rostro lungo e seghettato, carapace liscio o rivestito di minuscole scaglie. ...
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scaglione2
scaglióne2 s. m. [der. di scaglia]. – 1. ant. Pesce con grosse scaglie: Quale o trota o scaglion va giù pel fiume (Ariosto). 2. Grossa scaglia di pietra grezza, irregolare, sinon. di scapolo. ...
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tagliente
tagliènte agg. e s. m. [der. di tagliare]. – 1. agg. a. Che taglia bene, che ha il taglio affilato: lama, coltello, spada t.; un rasoio assai t.; un’accetta tagliente. Con uso estens., che [...] lavorazione di materiali diversi (legno, metalli, pietre, ecc.), atti ad asportare il materiale in eccesso sotto forma di trucioli, scaglie, granuli, ecc.: per es., l’estremità attiva degli scalpelli, dei ferri da pialla, delle punte da tornio e da ...
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frinosoma
frinosòma s. m. [lat. scient. Phrynosoma, comp. del gr. ϕρῦνος «rospo» e -soma] (pl. -i). – Genere di rettili sauri della famiglia iguanidi, la cui specie più nota è Phrynosoma coronatum dei [...] anche camaleonte, per la lentezza dei movimenti): ha corpo di forma singolare, largo e appiattito, provvisto di numerose pieghe del tegumento, in cui le scaglie appaiono disuguali, provviste di aculei, e testa armata posteriormente di spine ossee. ...
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apodi
àpodi s. m pl. [lat. scient. Apodes o Apoda, dal gr. ἄπους ἄποδος «senza piedi»: v. apodo]. – Nome dato nella classificazione zoologica a diversi gruppi: 1. Ordine di pesci teleostei largamente [...] gimnofioni, con una cinquantina di specie, dal corpo vermiforme, privi di arti, con coda rudimentale o assente, provvisti di piccole scaglie nello spessore della pelle, che è nuda, e di un particolare organo di senso (tentacolo) sul muso. 3. Ordine ...
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squamato
(tosc. squammato) agg. [dal lat. tardo squamatus]. – Ricoperto di squame, fatto a squame: le dita s. degli uccelli; avere la pelle delle mani squamata. In araldica, scudo s., lo scudo coperto [...] più file insieme connesse, di due smalti, l’uno, considerato come campo e che si blasona per primo, interno alle squame, l’altro che ne forma i contorni; pesci, serpenti s., raffigurazioni di pesci e serpenti coperti di squame o scaglie ben distinte. ...
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squamula
squàmula s. f. [dal lat. squamŭla, dim. di squama «squama»]. – In biologia, piccola squama. In partic., ciascuna delle placchette denticolate che si osservano sulla superficie delle scaglie [...] degli anfibî anuri ...
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scagliato
Per " fatta a scaglie, a sbalzi ", scagliata rocca è variante, ma secondaria, dell'Urbinate lat. 366, in If XVII 134, di stagliata rocca; cfr. Petrocchi, ad locum.
In geologia, tendenza secondaria dei cristalli a fendersi in scaglie o lamine lungo superfici piane, acquisita in seguito a deformazioni meccaniche. È dovuto a fenomeni di compressione e si accompagna sempre a strutture piegate.