scabbiatura
s. f. [der. di scabbia]. – In metallurgia, difetto di fusione costituito da scaglie o croste visibili che, se staccate, lasciano cavità irregolari con inclusioni di sabbia: sono dovute a [...] insufficiente costipamento della sabbia, a insufficiente essiccamento delle forme o a eccessiva velocità di colata ...
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scabbiosa
scabbiósa (o scabiósa) s. f. [femm. sostantivato dell’agg. lat. scabiosus «scabbioso», perché piante ritenute efficaci contro la scabbia]. – Genere di piante dipsacacee con infiorescenze che [...] in certi casi somigliano a quelle delle composite; sono erbe annuali, biennali o perenni, queste più o meno lignificate alla base; vi appartengono un centinaio di specie eurasiatiche e africane con prevalenza ...
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scaggia
scàggia s. f. – Forma merid. per scabbia, usata dal Boccaccio (Teseida IV, 58) con il sign. di malattia della pelle o più genericam. infermità: ben si maraviglia quale scaggia Di bianco l’abbia [...] così fatto bruno E dimagrato ...
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benzile
benżile s. m. [der. di benz-, col suff. -ile]. – In chimica organica, radicale aromatico monovalente, di formula C6H5CH2−, derivabile dal toluene per eliminazione di un atomo di idrogeno dal [...] gradevole usato in profumeria, ma anche come repellente contro gli insetti, nelle disinfestazioni e nella cura della scabbia. Cloruro di b., cloroderivato del toluene, liquido di odore pungente, di azione lacrimogena, usato nella preparazione di ...
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psoriasi
psorìaṡi s. f. [dal gr. ψωρίασις «scabbia», der. di ψώρα, che ha lo stesso sign.]. – Malattia cutanea, provocata da varie cause ambientali agenti su un terreno geneticamente predisposto e caratterizzata [...] da chiazze ben circoscritte, a fondo arrossato e ricoperte da squame biancastre, aderenti, pluristratificate, asportando le quali si provoca facilmente un fugace stillicidio emorragico; può colpire qualsiasi ...
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psorosi
psoròṡi s. f. [der. del gr. ψώρα «scabbia», col suff. -osi]. – In fitopatologia, malattia da virus degli agrumi, che nelle foglie si presenta sotto forma di macchie leggermente decolorate, allungate, [...] sparse o formanti una linea sinuosa sui due lati del nervo mediano; sulla corteccia dei rami dà origine a pustole e desquamazioni, accompagnate da altre alterazioni della corteccia e del legno ...
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acariasi
acarìaṡi s. f. [der. di acaro, col suff. -iasi]. – Nome di varie malattie parassitarie dell’uomo e degli animali (mammiferi domestici e selvatici, uccelli, insetti), prodotte da acari e localizzate [...] prevalentemente nella cute. Tra le più comuni nell’uomo sono la scabbia e l’a. da grano, dovuta, quest’ultima, a Pediculoides ventricosus, parassita delle tignole dei cereali. L’a. delle api, che si manifesta particolarmente in primavera e in autunno ...
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acaridi
acàridi s. m. pl. [lat. scient. Acaridae, dal nome del genere Acarus: v. acaro]. – Famiglia di acari, alla quale appartiene l’acaro della scabbia. ...
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acaro
àcaro s. m. [dal gr. ἄκαρι]. – Nome comune delle varie specie di artropodi dell’ordine degli acari (lat. scient. Acarina), della classe aracnidi, tutti di piccole o piccolissime dimensioni, con [...] più noti, l’a. dei colombi (Chemidocoptes columbae), l’a. dei polli (Argas reflexus), e soprattutto l’a. della scabbia (Sarcoptes scabiei), che produce questa malattia cutanea nell’uomo e negli animali. Altre specie attaccano varî vegetali, nei quali ...
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Botanica
Nome comune di alcune malattie delle piante provocate da parassiti molto diversi, che si manifestano sotto forma di piccole areole depresse, alla superficie di vari organi, generalmente tuberi e frutti. Le forme più frequenti di s....
scabbia
Alessandro Niccoli
Da s. (che secondo le cognizioni mediche del tempo si accompagnava alla lebbra: v. LEBBRA), che macula i loro corpi di chiazze aride e pruriginose, sono affetti nell'ottavo cerchio dell'Inferno i falsari di metalli:...