satiro2
sàtiro2 s. m. [der. di satira], ant. – Scrittore di satire, poeta satirico: Quelli è Omero poeta sovrano; L’altro è Orazio satiro (Dante). ...
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tentenna
tenténna s. m. e f. [der. di tentennare], invar. – Appellativo o soprannome di persona dal carattere indeciso: è un gran t.; il sor Tentenna; il re Tentenna, Carlo Alberto, in una satira composta [...] da Domenico Carbone nel 1847. ◆ Dim. tentennino; accr. tentennóne (che può essere anche considerato un der. autonomo di tentennare: v. tentennone) ...
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buontempone
buontempóne (o bontempóne) s. m. (f. -a) e agg. [der. di buon tempo]. – 1. Chi si dà buon tempo e pensa a divertirsi: una brigata di buontemponi; adopero la parola «buon temponi» non sapendo [...] come tradurre meglio quella francese di «viveurs» che prima m’avea balenato in mente (Nievo). 2. Con uso di agg., gioviale, allegro: satira arguta e buontempona (Fucini). ...
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cabarettista
s. m. e f. [der. di cabaret] (pl. m. -i). – 1. Artista che si esibisce nel cabaret; oggi, in partic., cantante o attore comico che pratichi la satira politica e di costume. 2. estens., spreg. [...] Persona poco seria, inattendibile, implausibile: non sei un professionista, ma solo un cabarettista ...
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hoc erat in votis
〈òk ...〉 (lat. «questo era nei voti», ossia «questo appunto desideravo»). – Parole, divenute proverbiali (anche nelle forme quod erat in votis e sicut erat in votis), con cui Orazio [...] inizia la satira 6° del II libro, dove ringrazia Mecenate del dono di una villa in Sabina. ...
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umorismo
s. m. [der. di umore; nel sign. 2, con influenza dell’ingl. humour (v.)]. – 1. ant. Umoralismo, dottrina umorale. 2. La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare [...] e piacere intellettuale o per aspro risentimento morale, che sono i caratteri specifici, rispettivamente, della comicità, dell’arguzia e della satira): uno scrittore, un regista, un disegnatore ricco o povero di u.; avere o non avere il senso dell’u ...
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girella2
girèlla2 s. m. e f. [uso fig. della voce prec.], invar. – Persona incostante e mutevole d’idee, spec. nell’àmbito politico, con partic. riferimento al protagonista di una celebre poesia di G. [...] Giusti, Il brindisi di Girella (1844), satira dei voltagabbana. ...
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tagliente
tagliènte agg. e s. m. [der. di tagliare]. – 1. agg. a. Che taglia bene, che ha il taglio affilato: lama, coltello, spada t.; un rasoio assai t.; un’accetta tagliente. Con uso estens., che [...] dolore o risentimento fisico o morale: un t. vento di tramontana, un freddo t.; avere una lingua t., mordace, malèdica; una satira, una critica, una risposta t., che colpisce duramente. 2. s. m. a. Parte tagliente, taglio, filo di uno strumento: il t ...
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amarulento
amarulènto agg. [dal lat. tardo amarulentus], letter. raro. – Alquanto amaro, in senso proprio e fig.: saliva a. (D’Annunzio); una a. satira contro alle femmine (Salvini). ...
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satira Composizione poetica che rivela e colpisce con lo scherno o con il ridicolo concezioni, passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l’umanità, o caratteristici di una categoria di persone o anche di un solo individuo, che contrastano...
satira
Antonio Martina
Il termine satura (da satur), ricorrente in Tito Livio e in altre fonti antiche, indica una forma di spettacolo romano-etrusco misto di danza, recitazione, musica, canto e gesticolazione. Tale forma si mantenne sino...