pasquinata
s. f. [dal nome di Pasquino dato popolarmente, per ignoti motivi, a una statua mutila, copia di originale greco, situata in un angolo dell’attuale palazzo Braschi, a Roma]. – 1. Denominazione [...] e sino alla fine del potere temporale dei papi (sec. 19°), venivano attaccate al torso di Pasquino, che divenne così il grande divulgatore della satira politica, dotta e popolaresca, sia impersonale sia messa in bocca allo stesso Pasquino. 2. estens ...
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umorismo
1. MAPPA Si chiama UMORISMO la capacità di cogliere e rappresentare gli aspetti più curiosi e divertenti della realtà, che possono suscitare il riso o il sorriso, con umana partecipazione, [...] o piacere intellettuale o indignazione morale, che sono invece i caratteri specifici, rispettivamente, della comicità, dell’arguzia e della satira (uno scrittore, un regista, un disegnatore ricco o povero di u.; avere o non avere il senso dell’u ...
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spagnoleggiare
v. intr. [der. di spagnolo] (io spagnoléggio, ecc.; aus. avere), non com. – Usare modi, atteggiamenti, oppure parole ed espressioni spagnole: l’Ariosto, in una sua satira, mette in ridicolo [...] coloro che spagnoleggiano. Per estens., darsi arie da gran signore, assumere atteggiamenti cavallereschi non privi di boriosa ostentazione, secondo il modo considerato tipico degli Spagnoli ...
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pungente
pungènte agg. [part. pres. di pungere]. – 1. Che punge, detto, in senso proprio, di oggetto appuntito o di altra cosa che dia alla pelle una sensazione di puntura o comunque irritante: uno spino [...] , beffardo, che provoca risentimento: una critica p., censure p.; una risposta, un motto, un’insinuazione p.; un’ironia, una satira p., un p. umorismo; o assillante, tormentoso: una p. necessità, un p. desiderio, una p. nostalgia; un p. sospetto ...
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megalomania
megalomanìa s. f. [comp. di megalo- e -mania]. – Tendenza ad assumere atteggiamenti di grandiosità, a cimentarsi in imprese sproporzionate alle proprie forze, a presumere esageratamente delle [...] e orgoglio eccessivi. In senso più ampio, il termine è stato largamente usato anche nella polemica e nella satira politica, soprattutto alla fine del sec. 19° (con riferimento a Francesco Crispi, allora presidente del Consiglio), per indicare ...
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azzannare
(ant. assannare) v. tr. [der. di zanna]. – Afferrare, lacerare con le zanne o con i denti: il cinghiale (o il mastino) l’azzannò a una gamba. Per estens., di persona, addentare, mordere con [...] forza: azzannò furiosamente l’avversario a un braccio; anche fig., lacerare con la satira o con la maldicenza: a. gli ipocriti; a. invidiosamente i proprî colleghi. ...
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mira
s. f. [der. di mirare]. – 1. a. L’atto di mirare a un segno, a un bersaglio, per coglierlo: prendere la m., puntare l’arma al bersaglio prima di sparare o scagliare, o in genere fissare l’occhio [...] locuz. prendere di m. qualcuno, farlo oggetto di scherno, di beffe, perseguitare, tormentare, colpire con critiche, con la satira, con la maldicenza, e sim. (cfr. la frase fig. analoga, fare bersaglio, essere il bersaglio di qualcuno): quei monelli ...
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verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale [...] Ottocento e affermatosi in Italia nel primo Novecento (D. Gnoli, G. D’Annunzio, E. Thovez, F. T. Marinetti); commedia, satira in versi; mettere in versi, verseggiare; scrivere, recitare versi; Più volte incominciai a scriver versi: Ma la penna e la ...
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prezioso
prezióso agg. [dal lat. pretiosus (der. di pretium «prezzo, pregio»), propr. «costoso, di gran prezzo»]. – 1. a. Che ha grande valore economico, grande pregio, gran prezzo: Né mai saggio nocchier [...] raffinato, pieno di espressioni ricercate e inconsuete, degenerando spesso in eccessi ridicoli (e divenendo oggetto di satira nella commedia Les précieuses ridicules, scritta nel 1659 da Molière). ◆ Avv. preziosaménte, in modo prezioso, con ...
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satirizzare
satiriżżare v. tr. o intr. [der. di satira] (come intr., aus. avere), letter. – Lo stesso, ma meno com., che satireggiare, anche nel sign. di fare dell’ironia, mettere in burla e sim.: divenimmo [...] allegri al punto da s. intorno al bizzarro modo col quale eravamo diventati amici (Torelli) ...
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satira Composizione poetica che rivela e colpisce con lo scherno o con il ridicolo concezioni, passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l’umanità, o caratteristici di una categoria di persone o anche di un solo individuo, che contrastano...
satira
Antonio Martina
Il termine satura (da satur), ricorrente in Tito Livio e in altre fonti antiche, indica una forma di spettacolo romano-etrusco misto di danza, recitazione, musica, canto e gesticolazione. Tale forma si mantenne sino...