iambosa
iambòṡa s. f. [lat. scient. Jambosa, dall’ingl. jambos o jamboo o jambu, adattamenti di voci hindī che sono continuazioni o derivazioni del sanscr. jambu o jambū «melarosa»]. – Genere di piante [...] mirtacee, con molte specie, incluse attualmente nei generi Eugenia e Syzygium, diffuse soprattutto nella regione indomalese e australiana, di cui alcune, come la melarosa (Syzygium jambos, sinon. Jambosa ...
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vihara
〈viàra〉 s. m. [dal sanscr. vihāra «giardino ameno»], invar. – Complesso di vani, in un primo tempo spesso ricavati dalla roccia, usato come abitazione dai monaci buddisti, in India: è costituito [...] da un cortile con celle individuali cui si accede da verande a più piani ...
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lilas
‹lilà› (ant. lilac) s. m. e agg., fr. [dall’arabo līlāk, che è dal pers. nīlik o nilè «indaco, blu», der. di nīl (nome delle piante da cui si estrae l’indaco), e questo dal sanscr. nīlī (con lo [...] stesso sign.), der. di nīla «scuro»]. – Nome francese della pianta lillà e dei suoi fiori, e del colore lilla ...
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ragia
ragià (più corretto ma meno com. ràgia) s. m. [hindī rājā 〈ràaǧaa〉, sanscr. rājan- (nomin. rājā) «re», corradicale del lat. rēx rēgis «re», attrav. l’ingl. rajah o il fr. raja]. – Nell’India antica, [...] re, sovrano di uno stato autonomo. Nell’India moderna, principe, capo di uno stato minore, ma privo di piena sovranità e di autonomia (vassallo, per es., dell’imperatore di Mongolia dal sec. 16° al 18°, ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. [...] – 1. a. Primo numero della successione naturale 0, 1, 2, 3, ecc., unico numero naturale che non sia il successore di un altro; come numero cardinale indica la mancanza di ogni unità, cioè è il numero cardinale ...
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limone
limóne s. m. [dall’arabo līmūm (affine a līma: v. lima3), pers. līmūn, cfr. sanscr. nimbū]. – 1. Pianta delle rutacee (Citrus limon), agrume molto noto, importante soprattutto per il frutto ovoide [...] (detto anch’esso limone), dalla buccia giallo-pallida, più o meno sottile, liscia o rugosa, profumata, con polpa succosa e acidissima, ricca di vitamina C, e perciò largamente utilizzata nell’alimentazione ...
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caitya
‹čàitia› s. m. o neutro, sanscr. [propriam. agg., «che si riferisce al monumento funebre», der. di citā «catasta di legna»], usato in ital. come masch., invar. – Monumento sacro; in partic., tempio [...] buddista ...
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pandit
pàndit s. m. [dall’indost. paṇḍit, corrispondente al sanscr. pàṇḍita]. – Propr., erudito, dotto, maestro, filosofo; è titolo di distinzione intellettuale e culturale che si dà generalmente in [...] India a un appartenente alla casta brahmanica il quale abbia, con altri requisiti, una profonda conoscenza del sanscrito e della sua letteratura. ...
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iuta
s. f. [dall’ingl. jute, che è dal bengalese jhōṭo o jhuṭo, cfr. sanscr. jūṭa o jatā «treccia di capelli»]. – 1. Fibra tessile che si ricava dalla corteccia macerata di piante erbacee annuali del [...] genere corcoro, coltivate in molti paesi tropicali e subtropicali, particolarm. in India e nella Cina merid.: è di colore bianco tendente al giallognolo o al grigio-argento, ha un aspetto lucente e serico, ...
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soma4
sòma4 s. m. [dal sanscr. soma-, attrav. l’ingl. soma], invar. – Nome di una pianta (generalm. identificata con una asclepiadacea) e del succo inebriante che da essa si estraeva, e che, nella religione [...] vedica, costituiva la materia sacrificale più importante, con origini risalenti all’epoca indoiranica ...
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PORO (sanscr. Pūru, gr. Πῶρπς)
Mario Vallauri
Re indiano il cui dominio si estendeva, al tempo dell'invasione di Alessandro, su quella parte del Panjab limitata dall'Idaspe (sanscr. Vitastā, mod. Jhelum) e dall'Acesine (sanscr. Asiknī, mod....