per aspera ad astra
‹per àspera ...› (lat. «attraverso le asperità [si giunge] alle stelle»). – Frase con cui si suole significare che la via della virtù e della gloria è irta di difficoltà. Il motto, [...] a un precedente per aspera ad ardua) riecheggia frasi della tradizione letteraria (cfr. Virgilio, Aen., IX 641: Sic itur ad astra; Seneca, Herc. furens, 437: Non est ad astra mollis e terra via). Una frase molto simile (anche nel sign.), per ardua ad ...
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controversia
controvèrsia s. f. [dal lat. controversia, der. di controversus: v. controverso1]. – 1. Differenza di opinioni sostenuta con proprie ragioni da ciascuna delle due parti contrapposte; disputa, [...] riprendeva gli elementi di una causa nota a scopo di esercitazione, oppure discuteva temi complessi e inverosimili; sono tali le Controversiae di Seneca il Vecchio. b. Nei primi secoli del cristianesimo, disputa su argomenti di dottrina o di esegesi. ...
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semel in anno licet insanire
(lat. «una volta all’anno è lecito far pazzie»). – Nota sentenza, divenuta proverbiale nel medioevo, che si cita (spesso in forma abbreviata, semel in anno) per scusare follie [...] passeggere, e generalmente innocue, proprie o altrui; si può forse riportare a un passo del dialogo De superstitione di Seneca, conservatoci nel De civitate Dei di sant’Agostino 6, 10: tolerabile est semel anno insanire. ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] la filosofia morale: Opere m. (lat. Moralia), titolo convenzionale delle opere minori di Plutarco; Lettere m. a Lucilio, di Seneca; Operette m., del Leopardi. b. Nell’uso com., di cosa che è conforme a una norma morale ritenuta universalmente valida ...
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senechiano agg. – Del filosofo e scrittore lat. Lucio Anneo Sèneca (circa 4 a. C
65 d. C.), maestro di Nerone e autore di opere filosofico
-morali (Dialoghi, Lettere a Lucilio, ecc.) e drammatiche (9 [...] tragedie): il pensiero, il moralismo, lo stoicismo s.; l’ideale s. di vita; lo splendore barocco dello stile s.; imitazioni cinquecentesche delle tragedie senechiane ...
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svenare
v. tr. [der. di vena2, col pref. s- (nel sign. 4)] (io svéno, ecc.). – 1. Uccidere tagliando le vene, cagionare la morte per dissanguamento: lei gridante mercé e aiuto svenarono (Boccaccio). [...] Più com. il rifl. svenarsi, recidersi le vene, uccidersi tagliandosi le vene: aveva deciso di svenarsi con un rasoio; Seneca si svenò nel bagno; Ei si sveni; e il vil suo sangue Su’ Filistei ricada (Alfieri). 2. fig., iperb. o scherz. Fare spendere ...
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ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata [...] mondo u. Irlanda (T. Tasso); ultima Tule, adattam. grafico della locuz. lat. ultima Thule, attestata in Virgilio e in Seneca per designare l’estremo limite settentrionale del mondo, e ancora a volte usata per indicare una terra lontanissima (per l ...
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anapesto
anapèsto s. m. [dal lat. anapaestus, gr. ἀνάπαιστος, der. di ἀναπαίω «ribattere, battere al contrario», per il fatto che, secondo gli antichi metricologi, è un metro ritmicamente inverso al [...] ascendente, formato da due brevi e una lunga (⌣⌣–́); in sistemi varî, fu largamente usato negli antichi canti di marcia spartani, nella parodo e nell’esodo della tragedia, nella commedia attica, e, presso i Romani, nel dramma arcaico e in Seneca. ...
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epistola
epìstola s. f. [dal lat. epistŭla o epistŏla, gr. ἐπιστολή, der. di ἐπιστέλλω «inviare»]. – 1. a. Comunicazione scritta, missiva; è in genere sinon. dotto di lettera, con cui si alterna per [...] privata o ufficiale di antichi grandi scrittori, spec. latini (per es., le lettere o epistole di Cicerone, di Plinio, di Seneca), o anche italiani (le epistole di Dante, del Petrarca). b. Nel linguaggio eccles., sono così chiamate le lettere degli ...
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non scholae sed vitae discimus
‹... skòle sèd vìte dìššimus› (lat. «non impariamo per la scuola ma per la vita»). – Sentenza tratta da un passo di Seneca (Epist. 106, 11) che lamenta il modo di insegnare [...] dei suoi tempi; si cita per affermare che nell’insegnamento si deve mirare alla formazione degli scolari più che al fine immediato delle necessità della scuola ...
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Seneca Popolazione dell’America Settentrionale, appartenente alla confederazione irochese, i cui stanziamenti erano in passato nell’ovest dello Stato di New York e nella contea dell’Ontario (Canada); passarono più tardi nel bacino del Lago Erie,...
SENECA (L. Annaeus Seneca)
L. Brigleb
Oratore, poeta e filosofo stoico romano. Nato verso il 4 a. C. a Cordova in Spagna come figlio dell'oratore L. Anneo Seneca. Insegnante, educatore e ministro consigliere dell'imperatore Nerone. Morto nel...