romuleo
romùleo agg. [dal lat. Romuleus], letter. – Di Romolo, mitico fondatore di Roma, ed eroe eponimo della città; per estens., di Roma: la r. città; la r. prole (Leopardi). ...
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romulidi
romùlidi s. m. pl. [dal lat. Romulidae], letter. – Discendenti di Romolo, Romani: culto ... Sacro un giorno a’ romulidi (Carducci). ...
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palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons [...] famoso dei 7 colli di Roma – elevantesi in posizione isolata presso il Tevere, tra il Foro e il Circo Massimo –, dove Romolo secondo la leggenda avrebbe edificato la Roma primitiva o città quadrata (v. quadrato1, n. 2 g), oggi ricco di resti delle ...
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solco
sólco s. m. [lat. sŭlcus] (pl. -chi). – 1. Apertura lunga e stretta, più o meno diritta e profonda, prodotta dal terreno con l’aratro o con altri attrezzi agricoli: tracciare, fare un s.; s. diritto, [...] storto; Romolo segnò con un s. il tracciato delle mura di Roma; uscire dal s., o fuori del s., anche nel senso fig. di deviare, divagare. 2. estens. e fig. a. Incavo, fenditura stretta e allungata simile al solco dell’aratro: i pesanti automezzi ...
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ruminale1
ruminale1 agg. [dal lat. Rūminalis (ficus), ritenuto un der. di Rumīna, dea dell’allattamento, nome in cui prob. confluiscono, incrociandosi, il lat. rūma o rūmen «rumine, petto, gola» e rŭma [...] o rŭmis «mammella (d’animale)»]. – Nell’antica Roma, fico Ruminale, albero sotto il quale, secondo la tradizione, la lupa avrebbe allattato Romolo e Remo; sorgeva inizialmente presso il Lupercale da dove sarebbe stato poi trapiantato nel comizio. ...
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meta1
mèta1 s. f. [dal lat. mēta, nome generico di qualsiasi oggetto di forma conica o piramidale, quindi mucchio di fieno e in partic. la colonnetta del circo (da cui si sviluppa il sign. fig. di «termine» [...] da Domiziano, nel 96 d. C., di fronte all’arco di Costantino, poi demolita all’inizio del Novecento; e la m. di Romolo, monumento piramidale romano posto all’incrocio tra la via Cornelia e la via Trionfale, di cui sono visibili le fondazioni. 2. a ...
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appellativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo appellativus]. – 1. agg. Di appello, capace di appello: atto a., con cui si appella ad altro tribunale. 2. In grammatica, non com., nome a., o assol. appellativo, [...] il nome comune, concreto o astratto (uomo, verità), in quanto distinto dal proprio (Romolo, Roma, Italia). 3. s. m. Soprannome o epiteto dato a persona: a. ingiurioso, scherzoso; tutti lo conoscono con quell’appellativo. ...
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Marte
(lat. Mars Martis). – 1. Nome di un antico dio italico e romano venerato soprattutto come divinità guerresca, e quindi esteso, in similitudini poetiche, a indicare guerrieri forti e ardimentosi: [...] di zone della città); figli di M. o popolo di M., i Romani, con allusione alla leggenda che fa risalire la nascita di Romolo, l’eroe eponimo di Roma, a Marte e a Rea Silvia. Fra gli antichi Italici il nome del dio ricorreva anche con le varianti ...
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non-ragione
(non ragione), s. f. Motivo inesistente, privo di ragionevolezza. ◆ Il vivere umano ha talvolta riferimenti confusi, permeati da vene di illuminismo che portano al trionfo della ragione e [...] talvolta della «non ragione», cioè dell’irrazionale egoistico, che prevale su tutto. (Giovanni Romolo Bignami, Stampa, 23 maggio 1998, Cuneo, p. 2) • Sentendo le irriducibili non-ragioni di quelle madri, che scaricano sui loro figli pregiudizi tutti ...
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lapis niger
locuz. lat. (propr. «pietra nera»), usata come s. m. – Nome dato in archeologia a una piccola area lastricata di marmo nero di cava greca, rinvenuta nel 1899 nel Foro Romano; ricopre il celebre [...] cippo di tufo considerato, secondo la tradizione, il sepolcro di Romolo, su cui è incisa un’antichissima iscrizione latina della fine del 6° sec. a. C. ...
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(lat. Romulus) Mitico fondatore di Roma, eroe eponimo della città. La leggenda di R., che si confonde in larga parte con quella delle origini di Roma, ha varie forme, ma la più diffusa e accettata nell’antichità (Tito Livio, Dionisio d’Alicarnasso,...
Bugaro, Romolo. - Scrittore italiano (n. Padova 1962). Laureato in giurisprudenza e in scienze politiche, avvocato, nel 1993 ha pubblicato la raccolta di racconti Indianapolis. Del 1998 è il romanzo d’esordio La buona e brava gente della nazione,...