luminare s. m. [dal lat. lumĭnar o luminare (der. di lumen -mĭnis "lume") "finestra, apertura che dà luce" e nel lat. tardo (sempre al plur., luminaria) "luce; astro; lampada, fiaccola" e sim.]. - [persona [...] insigne per somma dottrina, talvolta iron.: un l. del foro] ≈ autorità, (roman.) capoccione, celebrità, (fam.) grosso calibro, (fam.) pezzo grosso (o da novanta), (pop.) professorone. ...
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Fabio Rossi
noia. Finestra di approfondimento
Noia come fastidio - Il sost. n. oscilla tra due sign. diversi: quello di «forte fastidio, dolore» e quello di «insoddisfazione causata da monotonia e sim.». [...] letto un libro che è una vera n.), si annoverano invece molti sinon. fam. o pop. di n.: barba, lagna, palla, il roman. pizza, rottura (di scatole): che barba questa musica!; quel tuo amico è proprio una lagna. Molto meno com. e più attenuati sono i ...
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figuraccia /figu'ratʃ:a/ s. f. [der. di figura] (pl. -ce), fam. - [comportamento che crea un'impressione negativa negli altri] ≈ brutta figura, (fam.) figura barbina, (roman.) grezza, (fam.) magra. ↔ (bella) [...] figura, (fam.) figurone ...
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sculacciare v. tr. [der. di culo, col pref. s- (nel sign. 5), e suff. pegg.] (io sculàccio, ecc.). - [percuotere sul sedere con la mano aperta, soprattutto come castigo dato a bambini: se non fai il bravo [...] ti sculaccio] ≈ ↑ (pop.) fare il culo nero (a). ‖ (fam.) battere, (roman.) menare, picchiare. ...
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abborracciare v. tr. [forse der. di borra, col pref. a-¹] (io abborràccio, ecc.). - [mettere insieme o aggiustare qualcosa alla bell'e meglio: a. uno scritto, un discorso] ≈ arrangiare, improvvisare, rabberciare, [...] raffazzonare, (roman.) rimediare. ...
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scusa /'skuza/ s. f. [der. di scusare]. - 1. a. [spec. al plur., lo scusare qualcuno: non concedere s.] ≈ attenuante, grazia, perdono. ↔ condanna. b. [spec. al plur., lo scusarsi: fare le proprie s.] ≈ [...] che hai fatto] ≈ alibi, giustificazione, scusante. b. [giustificazione non rispondente a verità: ha inventato una s. per non venire] ≈ (non com.) cavicchio, (tosc.) gretola, pretesto. ‖ (fam.) balla, bugia, (roman.) fregnaccia, storia. [⍈ INVENTARE] ...
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porcata s. f. [der. di porco], pop. - 1. [azione disonesta e sleale e, in genere, ogni cosa che provochi indignazione: è una vera p.!] ≈ (fam.) canagliata, (fam.) carognata, colpo basso, (fam.) infamità, [...] è una p.] ≈ (fam.) boiata, (fam.) maialata, oscenità, (spreg.) porcheria, (volg.) puttanata, schifezza, (fam.) schifo, sozzeria, (roman.) zozzeria. ↔ (fam.) chicca, gioiello. ↑ capolavoro. b. [parola, espressione, frase e sim., indecente e scurrile ...
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filoncino s. m. [dim. di filone]. - (gastron.) [piccolo filone di pane di forma allungata] ≈ baguette, (roman.) ciriola, (region.) frusta, (region.) sfilatino. ‖ ciabatta. ...
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porcheria /porke'ria/ s. f. [der. di porco], spreg. - 1. [roba o materia sudicia: cos'è questa p. sul tappeto?] ≈ (lett.) laidume, lordura, luridume, sporcizia, (region.) sozzeria, sozzume, sudiceria, [...] sudiciume, (roman.) zozzeria. 2. (estens.) [cibo o bevanda disgustosi, pessimi di sapore e d'aspetto: questa minestra è una p.] ≈ (fam.) schifezza, (fam.) schifo. ↔ bontà, ghiottoneria, leccornia, prelibatezza. 3. (fig.) a. [azione disonesta e sleale ...
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ROMAN (A. T., 79-80)
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Virgil VATASIANU
Città della Romania, nella Moldavia, capoluogo dell'omonimo dipartimento e sede vescovile (sec. XV); sorge sulla riva sinistra della Moldava, circa 6 km. a O. dalla confluenza col Siret, ed è mercato...
Regista, sceneggiatore e attore polacco, di famiglia ebrea, naturalizzato francese (n. Parigi 1933). La sua produzione cinematografica appare dominata da ossessioni: la circolarità e il ritorno, l'acqua, la claustrofobia, il delirio e l'allucinazione...