tombarolo
tombaròlo s. m. [der. di tomba], roman. – Chi ricerca e scava abusivamente tombe antiche, protette dalla legge, per asportare da esse oggetti preziosi o comunque d’interesse archeologico da [...] vendere ad amatori e collezionisti (soprattutto con riferimento alle tombe etrusche del Lazio e della Toscana) ...
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cocco2
còcco2 s. m. (f. -a) [voce onomatopeica; cfr. coccolo] (pl. m. -chi), fam. – Appellativo vezzeggiativo di bambino o, scherz., di persona molto cara: c. di mamma; c. mio; anche iron.: povera c.! [...] di specificazione, si dice di bambino molto coccolato, beniamino dei genitori o d’altri parenti e conoscenti: è il c. dei nonni; è il c. di tutti. ◆ Dim. cocchino (roman. cocchétto): il cocchino d’un tempo Diventò l’appestato, il maledetto (Pascoli). ...
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romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, [...] r. del croato, del tedesco, del basco. 2. Nel linguaggio delle altre confessioni cristiane, si chiamano romanismi le dottrine particolari della Chiesa romana. 3. Nella storia dell’arte, la tendenza propria di alcune scuole pittoriche a ispirarsi alla ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto [...] di pittori attivi nel sec. 16° nelle Fiandre e a Roma, che si ispirarono particolarmente alla pittura romana contemporanea. 5. Tifoso della squadra romana di calcio «Roma»; come agg., riferito anche ai giocatori, o stesso che giallorosso (v.): la ...
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romeno
romèno (o rumèno) agg. e s. m. (f. -a) [dal romeno român o rumân, che è il lat. Romanus]. – Della Romanìa, stato dell’Europa centro-orientale: il popolo r.; la lingua, la letteratura r.; le tradizioni [...] popolari r.; il territorio r.; l’orografia, l’economia romena. Come sost., cittadino della Romania: un R., i R., le R.; come s. m., la lingua romena: studiare, imparare, parlare il r.; il r. è una lingua neolatina. ...
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smandrappato
agg. [voce roman., di etimo incerto]. – Di persona mal vestita, male in arnese; è l’equivalente dial. di altri agg. come sbrindellato, scalcinato, scalcagnato; anche sostantivato (e talora [...] con uso estens., per indicare comportamento scomposto, sguaiato): sei uno s., una smandrappata. Riferito all’abito stesso, sbrindellato, lacero: hanno il ciuffo fuori, ... la divisa portata come un pigiama, ...
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pecione
pecióne s. m. (f. -a) [der. di pece], roman. – Propriam., ciabattino, calzolaio dappoco che fa molto uso di pece. Per estens., e più com., chi fa male il proprio lavoro, dando prova di incompetenza; [...] pasticcione, arruffone ...
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melu
melù s. m. [dal fr. ant. molue, morue]. – Nome roman. di alcuni pesci della famiglia gadidi, simili al merluzzo, tra cui la specie Micromesistius poutassou. ...
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melusina
meluṡina s. f. [dal nome di Melusina, fata della mitologia celtica, che nel romanzo Histoire de Lusignan (o Roman de Mélusine), scritto da J. d’Arras verso il 1390, si trasforma in serpente]. [...] – In araldica, figura chimerica raffigurata come una sirena a due code, ch’essa tiene con ambedue le mani, uscente da un tino ...
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ROMAN (A. T., 79-80)
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Virgil VATASIANU
Città della Romania, nella Moldavia, capoluogo dell'omonimo dipartimento e sede vescovile (sec. XV); sorge sulla riva sinistra della Moldava, circa 6 km. a O. dalla confluenza col Siret, ed è mercato...
Regista, sceneggiatore e attore polacco, di famiglia ebrea, naturalizzato francese (n. Parigi 1933). La sua produzione cinematografica appare dominata da ossessioni: la circolarità e il ritorno, l'acqua, la claustrofobia, il delirio e l'allucinazione...