metrico
mètrico agg. [dal lat. metrĭcus, gr. μετρικός, der. di μέτρον «misura; metro (del verso)»] (pl. m. -ci). – 1. a. In relazione a metro nel sign. di «misura», che concerne la misura, la misurazione: [...] verifica dei pesi, delle misure e degli strumenti per pesare e misurare; computo m. (v. computo); rotella m., o nastro m. (roman. fettuccia m.), v. rotella. b. In matematica, relativo a una metrica, cioè a un concetto di misura. Retta, piano, spazio ...
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morettone
morettóne s. m. [accr. di moretto, moretta]. – 1. Altro nome usato nell’Italia centr. per l’anatra moretta e per la gallinella d’acqua. 2. Nome roman. del pesce càntaro, della famiglia girellidi. ...
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maritozzo
maritòzzo s. m. [voce roman.; forse, in origine, dolce per feste di matrimonio]. – Panino dolce, di forma per lo più ovale, fatto di pasta lievitata, talora con uva passita, pinoli, buccia [...] d’arancia candita, e cotto in forno, tradizionale della pasticceria romana: un m. alla panna, farcito con panna montata. ...
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cinematografaro
s. m. (f. -a) [der. (roman.) di cinematografo]. – Chi si occupa della produzione cinematografica o, in genere, fa parte del mondo cinematografico; è com. solo in senso spreg., riferito [...] soprattutto a produttori impegnati unicamente nella realizzazione di film «di cassetta», di qualità scadente ...
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pipinara
s. f. (meno com. pipinaro s. m.) [di etimo incerto, prob. di origine onomatopeica; forse der. del roman. pipino «pidocchio» che suggerisce l’idea di un brulichio minuto, o del fr. pépiniere [...] «vivaio»]. – Voce romanesca con cui viene scherz. indicata una frotta di bambini o ragazzini vivace e chiassosa: nel cortile c’era la solita p. di tutti i giorni; Tommaso, però, tutta quella p. nemmeno ...
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morire
v. intr. [lat. *mŏrīre per il lat. class. mŏri] (pres. muòio, muòri, muòre, moriamo, morite, muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. muòia ..., [...] mano altrui; m. di ferro, di spada, d’arma da fuoco; m. in seguito a una caduta, a un incidente stradale; m. ammazzato (roman., va’ a morì ammazzato, imprecazione volg.); non si muore per così poco, a chi si lamenta di piccoli mali; non si sa di che ...
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dritta
s. f. [uso sostantivato dell’agg. dritto1, per ellissi di un sost. femm., come mano, parte, ecc.]. – 1. La mano destra, e per estens. la parte destra, il lato destro: andare a dritta, tenere la [...] che servono a stamparla. 3. Nella scherma, lo stesso che botta dritta (v. botta1, n. 1 c). 4. roman., ant. Malizia, avvedutezza, accortezza. Di qui, nel gergo della malavita, informazione riservata (ai fini di un’operazione vantaggiosa, o ...
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drittata
s. f. [der. di dritto1, nel sign. di «furbo»], roman. e gerg. – Azione fatta con furberia, con scaltrezza (e con una punta di malignità): fare, ricevere una drittata. ...
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parannanza
(o parananza, parannanzi) s. f. [comp. di para-1 e innanzi], roman. – Grembiule da lavoro o da cucina: gli uomini di fatica con delle grandi parannanze blu (A. Baldini). ...
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ROMAN (A. T., 79-80)
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Virgil VATASIANU
Città della Romania, nella Moldavia, capoluogo dell'omonimo dipartimento e sede vescovile (sec. XV); sorge sulla riva sinistra della Moldava, circa 6 km. a O. dalla confluenza col Siret, ed è mercato...
Regista, sceneggiatore e attore polacco, di famiglia ebrea, naturalizzato francese (n. Parigi 1933). La sua produzione cinematografica appare dominata da ossessioni: la circolarità e il ritorno, l'acqua, la claustrofobia, il delirio e l'allucinazione...