doma
dóma s. f. [der. di domare]. – 1. tosc. e roman. Domatura, soprattutto di cavalli e in genere di bestie che si addomesticano per lavoro (buoi). A Roma, anche il luogo dove si doma il cavallo. 2. [...] a. tosc. Veicolo di grosso peso, a due ruote e a stanghe lunghe, usato per domare cavalli. b. piem. Vetturetta per addestrare i cavalli ...
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fruttaiolo
fruttaiòlo (letter. fruttaiuòlo) s. m. (f. -a) [der. di frutta]. – Chi vende frutta; è forma di uso region., soprattutto tosc. (e roman. nella variante fruttaròlo), per il più com. fruttivendolo. ...
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intorcinare
v. tr. [der. di intorcere] (io intòrcino, ecc.), roman. – Attorcigliare: ha intorcinato tutta la sciarpa. Nel rifl., riferito a persona, contorcersi, divincolarsi: lui s’intorcinava ancora [...] sulla sedia (Pasolini); in senso fig., confondersi, ingarbugliarsi nel parlare, nel raccontare e sim.: mi stava riferendo il fatto, ma poi si è intorcinato e non ho capito più nulla. ◆ Part. pass. intorcinato, ...
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pagliarella
pagliarèlla s. f. [der. di paglia], roman. – Riparo formato da stuoie di paglia intrecciata sostenute da pali di legno: ecco lo stabilimento, il piazzale di posteggio e tutte le macchine [...] allineate intorno, sotto le p. (Moravia) ...
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intersemiotico
agg. Relativo al passaggio tra sistemi di rappresentazione e di segni diversi, allo scambio tra linguaggi e forme espressive diverse. ◆ Quando si analizzi una traduzione vera e propria, [...] perché criteri simili non possano, anzi non debbano, essere usati per quel tipo particolare di «traduzione» («intersemiotica», diceva [Roman] Jakobson) che è il passaggio da un’opera letteraria a un film. (Pier Vincenzo Mengaldo, Corriere della sera ...
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bombarolo
bombaròlo s. m. (f. -a) [der. di bomba, di formazione region. (cfr. roman. pizzicaròlo, stracciaròlo, tombaròlo, ecc.)]. – 1. Terrorista, o persona che, per conto di gruppi di terroristi, depone [...] le bombe in luoghi pubblici, treni, ecc. 2. Pescatore di frodo, che fa uso di bombe per fare strage di pesci ...
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marciare
v. intr. [dal fr. marcher «calpestare, camminare», che è il lat. tardo *marcare, prob. di origine germ.] (io màrcio, ecc.; aus. avere). – 1. a. Procedere a passo di marcia, riferito soprattutto [...] signore; aveva delle pietre al sole, e marciava da pari a pari coi meglio del paese (Verga). b. Nell’uso fam. roman., ci marcia, di persona che sfrutta a proprio vantaggio e senza scrupoli una situazione. 3. Riferito a veicoli, procedere, avanzare: l ...
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scavicchiato
agg. [der. di cavicchio, col pref. s- (nel sign. 4)], roman. – Che non è ben saldo: una sedia s., uno sportello con le cerniere s.; per estens., di persona, che ha le membra stanche e indolenzite, [...] che è fisicamente mal ridotto: il sor Antonio scendeva tutto s. le scale (Pasolini) ...
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montarozzo
montaròzzo s. m. [der. di monte], roman. – Monticello, rilievo di modesta elevazione; cumulo, ammasso (di terra, sassi, detriti o altro). ...
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ROMAN (A. T., 79-80)
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Virgil VATASIANU
Città della Romania, nella Moldavia, capoluogo dell'omonimo dipartimento e sede vescovile (sec. XV); sorge sulla riva sinistra della Moldava, circa 6 km. a O. dalla confluenza col Siret, ed è mercato...
Regista, sceneggiatore e attore polacco, di famiglia ebrea, naturalizzato francese (n. Parigi 1933). La sua produzione cinematografica appare dominata da ossessioni: la circolarità e il ritorno, l'acqua, la claustrofobia, il delirio e l'allucinazione...