colonnetta
colonnétta s. f. [dim. di colonna]. – 1. Piccola colonna; c. semaforica, sinon. di colonnina semaforica. 2. roman. e merid. Comodino: in origine il tipo a forma cilindrica, di stile impero, [...] poi esteso a ogni forma e stile. 3. In botanica, asse centrale di alcuni organi (per es., la columella nell’urna dei muschi), o asse di alcuni frutti capsulari, nei quali deriva dal prolungamento del ricettacolo ...
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figurale
agg. [dal lat. tardo e mediev. figuralis]. – 1. Figurato, simbolico, allegorico, soprattutto con riferimento al significato o senso tipico del Vecchio Testamento (v. tipico1), ma anche, nella [...] critica letteraria, riferito a opere non specificamente religiose: interpretazione f. di un testo (per es., dell’Eneide, del Roman de la Rose, della Divina Commedia). 2. Nel linguaggio della critica d’arte, della figura, relativo alla figura come ...
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giostra
giòstra (ant. anche giòsta) s. f. [dal fr. ant. joste, provenz. josta, der. di jostar: v. giostrare]. – 1. Nome generico di varî esercizî cavallereschi, spesso usato anche col sign. di torneo; [...] estrema eccitazione (l’espressione è soprattutto nota come titolo di un racconto-diario di A. Soffici, del 1918). b. roman. Confusione, vicenda intricata di fatti, affaccendamento, e sim.; soprattutto in espressioni esclam.: è una g.!, è stata una g ...
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scaciato
agg. [etimo incerto; il sign. 1 è prob. un der. di cacio; il sign. 2 potrebbe essere una pronuncia locale per scacciato, part. pass. di scacciare], tosc. e roman. – 1. Bianco s., bianco vivissimo, [...] quasi abbagliante: l’Andromeda di Rembrandt, nel museo dell’Aja, ha una vizza e rugosa nudità di bianchezza scaciata (E. Cecchi). 2. a. Miserello, dimesso, trascurato sia nel modo di vestire sia nell’atteggiamento. ...
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scafa
s. f. [dal lat. scapha «barchetta, navicella», gr. σκάϕη, che significava anche «vaso, bacino, tinozza»]. – 1. a. In epoca romana, barca priva di vela usata per le comunicazioni tra la costa e [...] imbarcazione, mercantile o militare, usata sia per la navigazione marittima sia per quella fluviale. 3. In dialetti veneti, lavandino di cucina, acquaio. 4. roman. Fava, baccello (sign. noto anche in qualche altro dialetto dell’Italia centrale). ...
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scafare
v. tr. [der. del roman. scafa «baccello»], region. – 1. a. Propriam., togliere dal baccello: s. le fave. b. In senso fig., fam., rendere meno rozzo e impacciato, conferire spigliatezza e sicurezza [...] di sé: questa nuova esperienza servirà a scafarlo; nell’intr. pron., diventare più spigliato, acquisire sicurezza e disinvoltura: da quando è venuta in città si è molto scafata. 2. Nel rifl., scafarsi, ...
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petrorublo
s. m. Riserva finanziaria in rubli accumulata dai produttori russi di petrolio. ◆ Primo gol di Juan Sebastián Verón, uno degli uomini di [Roman] Abramovich, uno di quei sette portati a Londra [...] a colpi di petrorubli per un totale di 105 milioni di euro buttati, senza pensarci troppo, in una campagna acquisti che deve ancora finire. (G. Zon., Stampa, 18 agosto 2003, p. 27, Sport) • Disegnato da ...
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ROMAN (A. T., 79-80)
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Virgil VATASIANU
Città della Romania, nella Moldavia, capoluogo dell'omonimo dipartimento e sede vescovile (sec. XV); sorge sulla riva sinistra della Moldava, circa 6 km. a O. dalla confluenza col Siret, ed è mercato...
Regista, sceneggiatore e attore polacco, di famiglia ebrea, naturalizzato francese (n. Parigi 1933). La sua produzione cinematografica appare dominata da ossessioni: la circolarità e il ritorno, l'acqua, la claustrofobia, il delirio e l'allucinazione...