politichese
agg. Proprio della politica, del politichese: volutamente astruso e incomprensibile. ◆ La parola «territorio» […] è stata nominata così invano, e così a raffica, da diventare uno dei più [...] poi dire, concretamente, il terreno sul quale poggiamo i piedi, abitiamo, lavoriamo, viaggiamo. (Michele Serra, ] Berlusconi, pare risolto solo a metà. La trattativa con [Roberto] Formigoni è irta di formule politichesi ardue da decifrare (Sole ...
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polo di eccellenza
(polo d’eccellenza), loc. s.le m. Raggruppamento di istituzioni, perlopiù di carattere scientifico, che si pone come punto di riferimento per l’applicazione di metodiche innovative [...] suggerisce di rimodulare la riforma degli incentivi, di introdurre importanti integrazioni per supportare il made in Italy e i poli di eccellenza. (Roberto Bagnoli, Corriere della sera, 11 gennaio 2005, p. 27, Economia) • Da una parte c’è, dunque, la ...
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poltronismo
s. m. (spreg.) In politica, la preoccupazione di occupare poltrone, di ricoprire incarichi. ◆ Da quando è diventato ministro è dimagrito per il super lavoro, ma ha avuto anche la soddisfazione [...] il suo nome al cambiamento della Costituzione. Roberto Calderoli dopo anni di fragorose dichiarazioni ora cerca pigro abbandono tra i braccioli vellutati. La prima lettura del neologismo è stata già consumata. La seconda, visti i tempi, si dovrebbe ...
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popolo delle partite Iva
loc. s.le m. I titolari di partita Iva. ◆ Come è sbocciato all’improvviso, nel «popolo delle partite Iva», il furore religioso, più che cattolico, crociato? (Manifesto, 14 ottobre [...] che ha lucrato rendite di posizione sul famoso popolo delle partite Iva» [Roberto Castelli]. (Arena, 7 agosto 2004, p. 5, Attualità) • Gli operai di oggi sono anche i lavoratori dei call center o degli ipermercati, o anche una parte del popolo ...
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prodiano
s. m. e agg. Sostenitore della linea politica di Romano Prodi, esponente politico del centrosinistra, già presidente del Consiglio dei ministri e della Commissione dell’Unione europea; di Romano [...] altri) • È risuccesso. Nove anni dopo, l’incubo che turbava i sonni dei prodiani ha ribussato alla porta del Senato. (Giorgio Gazzotti, Resto , non del governo (proprio mentre il leghista Roberto Calderoli diceva: «Meglio trattare con Prodi che ...
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Prodinotti
s. m. inv. Sostenitore o esponente dello schieramento politico del centrosinistra che concilia e riassume le posizioni e le scelte politiche di Romano Prodi e di Fausto Bertinotti. ◆ In aula [...] per sottolineare la deriva estremista dell’abbraccio, e viceversa motivo di sofferenza per i moderati di centro (da [Clemente] Mastella a [Francesco] Rutelli). (Roberto Chiarini, Giornale di Brescia, 20 febbraio 2005, p. 1, Prima pagina) • «Se Fausto ...
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scalfire
v. tr. [forse alteraz. del lat. scarificare: v. scarificare] (io scalfisco, tu scalfisci, ecc.; part. pass. scalfito o scalfitto, che più propriam. è il part. pass. di scalfiggere). – Incidere, [...] ...; non potendo far altro, prendeva l’abitudine di scalfirsi con l’unghia del pollice i polpastrelli delle altre dita (De Roberto). In usi fig., sfiorare, intaccare solo superficialmente: quelle voci calunniose non riuscivano nemmeno a scalfire ...
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somma
sómma s. f. [lat. sŭmma, propr. «il punto più alto», femm. sostantivato dell’agg. sŭmmus «sommo»]. – 1. a. In matematica, il risultato dell’operazione di addizione e, nell’uso corrente ma meno [...] venire alla conclusione di una discussione, o anche di una qualsiasi attività: i fatti sono questi, ora cerchiamo di tirare le s.; a tirare le s così, per es., la Summa philosophiae attribuita a Roberto Grossatesta, la Summa iuris di Enrico di Susa, ...
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diffidare
v. intr. e tr. [dal lat. diffidĕre, rifatto secondo fidare, confidare e sim.]. – 1. intr. (aus. avere) Non fidarsi, non aver fiducia in qualcuno o in qualche cosa: è così sospettoso che diffida [...] devi d. di coloro che non vogliono conoscere il loro passato (Roberto Cotroneo). Anticam. anche con la particella pron., sia nell’accezione altra costruzione, a non mettere) in vendita i vostri prodotti in confezioni uguali alle nostre. Infliggere ...
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apertura
s. f. [lat. apertura, der. di aperire «aprire», part. pass. apertus]. – 1. a. L’aprire, l’aprirsi (nel sign. proprio del verbo): a. di un varco; a. di una finestra nella parete; a. di una strada; [...] alleanza con Lisi e Giardona rendeva impossibile qualunque accordo (De Roberto); in partic., a. a sinistra, a. a destra affidato il compito di mantenere il collegamento fra gli avanti e i tre quarti, nonché d’impostare e coordinare l’azione collettiva ...
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Re di Scozia (1274 - 1329). Capo della rivolta aristocratica contro Edoardo I d'Inghilterra, cinse la corona nel 1306. Morto il rivale (1307), R. ne sconfisse (1314) il successore Edoardo II a Bannockburn, costringendolo (1323) alla tregua grazie...
Figlio (n. 1010 circa - m. Nicea 1035) del duca Riccardo II, succedette (1027 o 1028) al fratello Riccardo III. Generoso ma terribile nelle sue imprese, sostenne il re di Francia Enrico I, avendone il Vexin francese, e costrinse Alano conte...