evocazione
evocazióne s. f. [dal lat. evocatio -onis]. – 1. L’atto di evocare. In partic.: a. Rito diretto a chiamare, per virtù magica, un’anima dall’oltretomba, per lo più a scopo divinatorio, quale [...] b. Nella religione romana, l’azione rituale con la quale, in prossimità della fine di un assedio, quando l’esercito romano stava per conquistare una città nemica, le divinità tutelari di questa erano invitate ad abbandonare la loro sede di culto, con ...
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avvento
avvènto s. m. [dal lat. adventus -us, der. di advenire «arrivare»]. – 1. Venuta, arrivo: sperare nell’a. di un periodo di pace; io annunzio l’a. d’un’arte novella (D’Annunzio); assunzione ad [...] ultimo a., la venuta di Cristo trionfante alla fine dei tempi. 2. Nella liturgia cristiana, la preparazione alla venuta del Signore (Natale), che abbraccia, nel ritoromano, un periodo di quattro settimane, dedicato al raccoglimento e alla penitenza. ...
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bacio
bàcio s. m. [lat. basium]. – 1. Atto compiuto applicando le labbra e premendole, per un tempo più o meno lungo, su persona o cosa in segno di amore, venerazione, affetto, devozione: dare un b., [...] di amore e di fraternità, è dato nella messa solenne prima della consacrazione (nei riti orientali) o della comunione (nel ritoromano e ambrosiano) dal celebrante al diacono, che a sua volta lo rende agli altri chierici con le parole pax tecum («la ...
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glagolitico
glagolìtico agg. e s. m. [dal russo, serbo, ecc. glagolica «alfabeto glagolitico», der. dello slavo comune glagolŭ «suono, parola»] (pl. m. -ci). – Denominazione del primo e più antico alfabeto [...] ebraico e copto; usato nelle prime traduzioni dal greco in antico slavo dei testi liturgici, fu presto sostituito in quasi tutto il mondo slavo dall’alfabeto cirillico, conservandosi però nei libri liturgici, soprattutto dei Croati di ritoromano. ...
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rubrica
rubrìca (meno corretto rùbrica) s. f. [dal lat. rubrīca «ocra rossa», der. di ruber «rosso»]. – 1. a. Nell’arte libraria antica, la terra rossa usata per tingere l’asticella centrale del volume [...] a ogni novella: le r. del «Decameron». c. In diritto romano, la disposizione di legge civile, così chiamata perché il titolo della scritte in rosso per distinguerle dalle formule proprie di ogni rito. 2. a. Sezione di una pubblicazione periodica o di ...
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messale
s. m. [dal lat. mediev., eccles., missale o liber missalis, der. di missa «messa1»]. – Libro liturgico che contiene i varî formularî per la celebrazione della messa in tutto l’anno con le relative [...] alla riforma liturgica stava ora a destra, a cornu Epistolae, ora a sinistra, a cornu Evangeli): m. romano, ambrosiano, monastico, ecc., secondo il rito; giurare con la mano sul m.; scherz., non saper leggere che nel propro m., di persona che abbia ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso [...] scongiurava a m. giunte); imposizione delle m., come rito sacramentale della liturgia cristiana (v. imposizione); mettersi una m laggiù una m. di scapestrati (Manzoni). 5. a. Nel diritto romano (come traduz. del lat. manus), potestà, potere, e in ...
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israelopalestinese
(israelo-palestinese), agg. Che coinvolge i governi e le popolazioni israeliana e palestinese. ◆ Amara ironia, che rovescia su ebrei, vittime millenarie della cristiana calunnia del [...] sangue, il rito del sacrificio umano collettivo e invasato, dell’ostensione delle mani affondate nel sangue – è realizzabile, anche se rappresenta una «grande sfida». (Osservatore romano, 9 febbraio 2008, p. 1, Prima pagina).
Composto dal confisso ...
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appello
appèllo s. m. [der. di appellare; in alcune accezioni, ricalca il fr. appel]. – 1. Il chiamare più persone per nome, secondo un ordine stabilito (per lo più alfabetico), per accertarsi che siano [...] a. (degli studenti, dei soldati, ecc.); a. dei caduti, rito commemorativo; rispondere, mancare, presentarsi o non presentarsi all’a. ( ’a.; procedimento d’a.; sentenza d’a.; nel diritto romano, a. al popolo, la facoltà di appellarsi direttamente al ...
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decumano
agg. e s. m. [dal lat. decumanus, variante di decimanus, der. di decĭmus «decimo»]. – 1. Presso i Romani, soldato della decima legione. 2. Appaltatore della decima dei prodotti del suolo pagata [...] nel cielo per osservare i presagi); da tale rito augurale i Romani derivarono le norme per l’orientamento perpendicolari. Porta d., una delle due porte principali dell’accampamento romano, opposta alla porta pretoria. 4. letter. Flutto d. (lat ...
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Nella liturgia cristiana, la preparazione alla venuta del Signore (Natale). È l’inizio dell’anno liturgico e nel rito romano abbraccia un periodo di 4 settimane, cominciando dalla domenica più vicina alla festa di s. Andrea (30 novembre, quindi...
Libro liturgico che contiene l’intero ufficio divino, secondo il rito della chiesa latina. Il nome deriverebbe dal foglio o fascicolo posto all’inizio del Salterio e che serviva da indice degli uffici divini e dei formulari rispettivi.
Le ore...