revoca
rèvoca s. f. [der. di revocare]. – L’azione e l’atto di revocare, il fatto di venire revocato: r. di un incarico, di un ordine. In partic.: 1. a. In diritto civile, dichiarazione di volontà unilaterale [...] r. dall’ufficio (di un pubblico dipendente, di un sindaco, ecc.), l’atto con cui l’organo competente ne dispone la rimozione dall’ufficio del quale è rivestito. 2. a. Nel linguaggio bancario, fino a revoca, formula usata per condizionare la durata di ...
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revocare
(ant. o raro rivocare, non più usato nelle forme rizotoniche) v. tr. [dal lat. revŏcare, comp. di re- e vocare «chiamare»] (io rèvoco [ant. revòco o rivòco], tu rèvochi, ecc.). – 1. ant. o letter. [...] ; r. un atto amministrativo, una nomina, una concessione, in diritto amministrativo, e r. dall’ufficio un pubblico dipendente, un sindaco, disporne la rimozione dall’ufficio; r. un’apertura di credito, un ordine di borsa, nel linguaggio bancario. ...
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forzato
agg. e s. m. [part. pass. di forzare]. – 1. agg. a. Fatto o eseguito con forza, in modo cioè non spontaneo, non naturale, non normale, o comunque sforzato: riso f.; interpretazione f., tirata [...] obbligatoriamente dalla legge, sia per necessità pubbliche sia come pena: espropriazione f.; lavori f. (v. lavoro, n. 1 g); rimozione f. (di vetture lasciate in sosta vietata e in luogo d’intralcio al traffico); prestito f. o forzoso (v. forzoso ...
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disinstallazione
disinstallazióne s. f. [der. di disinstallare]. – L’operazione di smontaggio di impianti, apparecchiature e sim. In informatica, il disinstallare, l’operazione di rimozione di un programma [...] applicativo dalla memoria interna di un computer ...
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disistivaggio
diṡistivàggio s. m. [der. di stiva2, col pref. dis-1]. – Prima fase nelle operazioni di scarico di una nave, consistente nella rimozione della merce dalle stive e nella manovra per portarla [...] in coperta ...
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sperone1
speróne1 (o spróne) s. m. [dal germ. sporō (da cui il ted. Sporn e l’ingl. spur); nelle lingue romanze il termine germ. è penetrato attrav. il lat. carolingio sporonus]. – 1. Arnese di metallo [...] o meno appuntita, spec. se in sede calcaneare, spesso responsabile di fenomeni dolorosi, il cui trattamento radicale richiede la rimozione chirurgica dello sperone stesso. 4. a. In botanica, prolungamento, di solito conico o cilindrico, per lo più ...
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destituzione
destituzióne s. f. [dal lat. destitutio -onis (der. di destituĕre «destituire»), attraverso il fr. destitution]. – Rimozione da un ufficio, da un impiego. In partic.: nel diritto amministrativo, [...] la più grave delle sanzioni disciplinari a carico degli impiegati civili dello stato, che comporta la cessazione completa del rapporto d’impiego; nel codice penale militare, pena applicabile agli ufficiali ...
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inserzione
inserzióne s. f. [dal lat. tardo insertio -onis, der. di inserĕre «inserire», part. pass. insertus]. – 1. Atto, operazione, effetto di inserire, nei varî sign. del verbo: interfogliare un [...] all’altra del genoma batterico; il gene nel quale si trasferiscono viene inattivato e può essere riattivato solo dalla loro rimozione. 5. Nella tessitura, inserzioni, i fili disposti in senso trasversale, cioè i fili di trama. 6. a. In geometria ...
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ferratore
ferratóre s. m. [der. di ferrare]. – 1. non com. Chi per mestiere applica i ferri agli zoccoli di equini e bovini; maniscalco. 2. ant. Fabbro ferraio. 3. Nelle cave, miniere, saline e nei lavori [...] di costruzione edilizia, l’operaio che provvede alla posa in opera, rimozione e manutenzione dei binarî per il carreggio del materiale. ...
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economia R. dell’imposta Azione lecita con cui il contribuente si sottrae al pagamento di un’imposta rinunciando, per es., al consumo di un genere assoggettato a forte dazio, come il caffè, e ripiegando sui surrogati, o rinunciando ad acquistare...
scapsulamento In chirurgia, rimozione di un involucro di tessuto fibroso normale o patologico che circonda un organo, una formazione anatomica, una formazione cistica.