scatto
s. m. [der. di scattare]. – 1. a. Lo scattare di una molla; il liberarsi rapido e improvviso di un congegno tenuto in stato di tensione da una molla o da un’altra forza; anche, il rumore della [...] usata in passato (la scala mobile ha cessato di esistere nel 1992) per indicare un aumento (o una diminuzione) delle retribuzioni, il cui ammontare era misurato dal punto di contingenza (v. contingenza, n. 3). 4. In elettronica, segnale di scatto, o ...
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indennita
indennità s. f. [dal lat. tardo indemnĭtas -atis]. – 1. letter. ant. L’essere indenne; preservazione da danni materiali. 2. Corrispettivo, diverso dal risarcimento, erogato al soggetto che [...] , locuz. comune ma impropria per indicare l’i. di anzianità (v. anzianità). 4. Per estens., denominazione talvolta data all’intera retribuzione, soprattutto nei casi in cui è corrisposta a persone non legate da un rapporto d’impiego: per es., l’i ...
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compenso
compènso s. m. [der. di compensare]. – 1. a. Tutto quanto serve a ristabilire un equilibrio, a bilanciare una differenza, a supplire a una lacuna: «alcun compenso» Dissi lui «trova che ’l tempo [...] un bel c. davvero dopo tanti sacrifici! b. Più concr., ricompensa in denaro, somma che si dà come retribuzione o gratifica per opera prestata, per lavoro eseguito, per vantaggio ottenuto; quindi spesso equivalente generico di rimunerazione, stipendio ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo [...] opra, e di parte dell’Italia settentr.), con sign. che era già latino, bracciante che lavora in una azienda agricola con retribuzione giornaliera; per lo più al plur.: assumere nuove o. per la trebbiatura; pagare le o.; la quercia, assai vissuta, Fu ...
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operosita
operosità s. f. [dal lat. operosĭtas -atis]. – La qualità di chi è operoso, e l’attività stessa da lui svolta: o. di un artista, di un impiegato; o. costante; si dedica al suo lavoro con una [...] o. ammirevole. Premio d’o., somma pagata dal datore di lavoro al prestatore d’opera in aggiunta alla normale retribuzione, a riconoscimento di una particolare operosità da questo mostrata nell’esplicazione del lavoro a lui affidato. ...
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gloria1
glòria1 s. f. [dal lat. gloria]. – 1. a. Fama grandissima, onore universale che si acquista per altezza di virtù, per meriti eccezionali, per atti di valore, per opere insigni: meritare, procacciarsi, [...] coprirsi di g.; oscurare la g. di tutti i predecessori; scherz. o iron., lavorare per la g., senza avere alcuna ricompensa o retribuzione. Con varie determinazioni: la g. militare o delle armi; la g. che si acquista sul campo di battaglia; la g. di ...
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ambasciatoriale
agg. Da ambasciatore; relativo alle funzioni di ambasciatore. ◆ [James] Hormel era stato nominato ambasciatore da Bill Clinton nell’ottobre del 1987. Il presidente voleva da un lato ricompensare [...] persona raccomandata: solo elogi, come nelle piaggerie d’una volta. Né si quantifica mai l’entità della retribuzione in questione: errore marchiano, giacché si tratta del parametro principale, per ogni acquisizione o assunzione. (Alberto Arbasino ...
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corollario
corollàrio s. m. [dal lat. corollarium, der. di corōlla, dim. di corōna «corona»]. – 1. Nell’antica Roma, gratifica che si dava agli attori oltre la retribuzione normale, consistente di solito [...] in piccole corone d’oro o d’argento. 2. Nella logica, proposizione che si deduce da una verità già dimostrata: da quanto detto si può dedurre questo c.; Darotti un c. ancor per grazia (Dante). 3. In matematica, ...
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appuntamento2
appuntaménto2 s. m. [calco del fr. appointement, propr. «regolazione di un affare» (da cui si sviluppano in ital. i sign. 1 e 2), «stipendio, retribuzione fissa» (da cui il sign. 3)]. – [...] 1. letter. Accordo, convenzione, patto: fare, prendere un a., accordarsi; non si è concluso con loro ancora a. alcuno (Machiavelli). 2. Incontro stabilito di comune accordo fra due o più persone in un ...
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diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito [...] a, quando si specifichi l’oggetto particolare riconosciuto, o di cui si chiede il riconoscimento, come diritto: (avere) d. alla retribuzione, alle ferie, al risarcimento di un danno, al lavoro. In un senso ampio, i d. dell’uomo (espressione che ...
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Il codice civile (art. 2099), definisce la retribuzione come il compenso dovuto al dipendente quale corrispettivo per la prestazione resa. Il codice disciplina i modi e i tempi di corresponsione della retribuzione e stabilisce in particolare...
retribuzione
Compenso dovuto al dipendente quale corrispettivo per la mansione svolta. Rappresenta la prestazione fondamentale cui è obbligato il datore di lavoro e costituisce pertanto l’elemento contrattuale del rapporto di collaborazione...