luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] c.), formule con cui in testi di studio si fa riferimento a passi di un’opera già citati precedentemente. b. Nella retorica e nella logica, termine con cui già Aristotele (gr. τόπος) indica gli argomenti o temi generali applicabili a casi particolari ...
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regressione
regressióne s. f. [dal lat. regressio -onis, der. di regrĕdi «regredire»]. – 1. L’azione, il fatto di regredire (talora anche l’effetto, ma in questo senso più com. regresso): movimento di [...] (per cui si può avere un regresso all’infinito, analogo al progresso all’infinito). c. Figura retorica (latino regressio, gr. ἐπάνοδος) consistente nel ripetere, per illustrarle partitamente, alcune parole enunciate precedentemente tutte insieme ...
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infimo
ìnfimo agg. [dal lat. infĭmus, superl. di infĕrus: v. infero e cfr. inferiore], letter. – Che è il più basso o che sta nel luogo più basso: l’i. lacuna De l’universo (Dante), il pozzo infernale [...] ; l’i. plebe; merce d’i. qualità; letter., stile i., lo stesso (ma meno com.) che stile umile, nella distinzione retorica degli stili. Anche sostantivato, gli i., le persone più umili: servir gl’i., ed esser servito da’ potenti, entrar ne’ palazzi ...
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sinchisi
sìnchiṡi s. f. [dal gr. σύγχυσις «confusione», comp. di σύν «con, insieme» e tema affine a χέω «versare»]. – 1. Nella retorica classica, forma accentuata di iperbato, in cui l’ordine abituale [...] delle parole è scardinato da una disposizione a incastro, con conseguenze dannose, in certi casi, per la perspicuità del contesto; se ne hanno esempî frequenti nella poesia latina (nella quale le desinenze ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] dividere il corpo lessicale di una lingua (v. discorso2, n. 3 a); le p. dell’orazione, secondo l’arte retorica. b. Senza allusione a una reale divisione o scomposizione dell’intero, ma in contrapposizione a questo, frazione dell’intero, quantità ...
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precetto
precètto s. m. [dal lat. praeceptum, der. di praecipĕre «prescrivere, ordinare, insegnare», comp. di prae- «pre-» e capĕre «prendere»]. – 1. Principio, norma, regola di comportamento autorevole [...] di p. superati; una grammatica che espone normativamente i p. della lingua italiana; p. retorici, le regole dell’eloquenza secondo la tradizione retorica classica. 4. Ordine o invito scritto che l’autorità (giudiziaria, amministrativa, militare, ecc ...
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sincopato
agg. [der. di sincope e, insieme, part. pass. di sincopare]. – 1. In linguistica, di parola che presenta una sincope, in cui si è verificata la sincope: il latino «caldus» è la forma s. di [...] ); musica s., espressione usata spesso per indicare il jazz. 3. In matematica, algebra s., stadio logicamente intermedio fra l’algebra retorica e l’algebra simbolica (v. simbolico, n. 3 b), in cui si fa un uso parziale di abbreviazioni e di simboli ...
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teatrocrazia
s. f. (spreg.) Retorica del potere, carica di atteggiamenti, artifici e toni da rappresentazione teatrale eccessiva e ostentata. ◆ la prevalenza delle regole della comunicazione sui principi [...] della politica incrementa la tendenza allo scontro e la tentazione di costruire conflitti invece di coesioni. Ma in questo modo vengono esasperati i personalismi e i partiti vengono spinti ai confini del ...
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infiorettare
v. tr. [der. di fioretto1] (io infiorétto, ecc.). – Propr., ornare di fiori o fioretti. Più com. in senso fig., ornare una melodia di abbellimenti, o uno scritto, un discorso di eleganze [...] stilistiche o di ornamenti superflui: ha infiorettato il suo compito di (o con) inutile retorica. ◆ Part. pass. infiorettato, anche come agg.: una melodia, una prosa leziosamente infiorettata. ...
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agone1
agóne1 s. m. [dal lat. agon -onis, gr. ἀγών -ῶ νος]. – 1. Ciascuna delle gare, ginniche, ippiche e musicali, che si svolgevano presso gli antichi Greci per la conquista di premî: gli a. olimpici. [...] ’è seguito, S’arretran essi (T. Tasso). 3. Nella letteratura greca: a. La seconda parte dell’orazione, secondo la divisione della retorica greca antica di Còrace (5° sec. a. C.), dopo il proemio e prima dell’epilogo. b. Nome generico di scene della ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), sotto lo stimolo della necessità oratoria,...
La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere arduo, deve fare i conti con la concezione...