metafora
metàfora s. f. [dal lat. metaphŏra, gr. μεταϕορά, propr. «trasferimento», der. di μεταϕέρω «trasferire»]. – 1. Processo linguistico espressivo, e figura della retorica tradizionale, basato su [...] » sopravvive solo in qualche dialetto; le metafore di questo secondo genere sono dette anche catacresi. Tra le varie figure retoriche, la metafora rappresenta una delle forze più attive nella lingua, come mezzo di arricchimento, non solo semantico e ...
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interrogazione
interrogazióne s. f. [dal lat. interrogatio -onis]. – 1. a. L’atto d’interrogare e anche la domanda o, più spesso, la serie di domande con cui s’interroga (indica per lo più una certa [...] come l’interpellanza. c. In grammatica, lo stesso che proposizione interrogativa (v. interrogativo). I. retorica (anche proposizione interrogativa retorica o figura d’i.), frase o proposizione espressa in forma interrogativa, che non chiede però ...
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traslato
(ant. translato) agg. e s. m. [dal lat. translatus, part. pass. di transferre «trasferire, trasportare»]. – 1. letter. Trasferito, trasportato, con valore di participio (anche unito all’ausiliare [...] . 2. a. agg. Metaforico: la parola è usata qui in un senso traslato. b. Come s. m., metafora o, più genericam., figura retorica: in questa accezione, la parola è un t.; l’uso dei t.; per traslato, locuz. con cui s’introduce la definizione del sign ...
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prosopopea
proṡopopèa (non com. proṡopopèia) s. f. [dal lat. prosopopoeia, gr. προσωποποιία, der. di προσωποποίεω «personificare», comp. di πρόσωπον «faccia, persona» e ποιέω «fare»]. – 1. Figura retorica [...] a le cose inanimate si parla, che si chiama da li rettorici prosopopeia (Dante); è, come dicono i retori, una prosopopea dell’Allighieri (Carducci, citando il sonetto «Dante Alighieri son, Minerva oscura ...» attribuito al Boccaccio); Prosopopea di ...
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metonimia
metonìmia (alla greca metonimìa) s. f. [dal lat. tardo metonymĭa, gr. μετωνυμία, propr. «scambio di nome», comp. di μετα- «meta-» e ὄνομα, ὄνυμα «nome»]. – Procedimento linguistico espressivo, [...] per la cosa prodotta («un fiasco di Chianti»), dell’astratto per il concreto («eludere la sorveglianza»), e simili. Nei trattatisti di retorica e di stilistica i confini tra la metonimia e la sineddoche non sono molto netti, e alcuni dei casi ora ...
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invenzione
invenzióne s. f. [dal lat. inventio -onis «atto del trovare; capacità inventiva», der. di invenire «trovare», part. pass. inventus]. – 1. L’azione d’inventare e, concr., la cosa stessa inventata. [...] uno dei tre momenti della composizione (gli altri due sono l’esposizione e l’elocuzione); anche, la parte della retorica relativa alla scelta degli argomenti da parte dell’oratore. Analogam., nella filosofia scolastica, il processo di scoperta delle ...
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sillessi
sillèssi (o sillèpsi) s. f. [dal lat. tardo syllepsis, gr. σύλληψις, der. di συλλαμβάνω «prendere insieme, unire»]. – 1. Figura retorica della grammatica classica, secondo la quale ciò che si [...] senso logico e non secondo le regole della grammatica, detta più comunem. concordanza a senso (v. concordanza). 3. Figura retorica secondo la quale un termine è usato contemporaneamente in senso proprio e figurato (per es., l’agg. carico nella frase ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con [...] antico è legata la valorizzazione della vita civile come umana conversazione (per la quale l’eloquenza e la retorica offrono strumenti privilegiati) e delle virtù pagane, non contrapposte a quelle cristiane ma fortemente connesse all’impegno dell ...
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bersaniano
agg. Di Pierluigi Bersani, esponente politico del centrosinistra. ◆ «La grande impresa nazionale - è la tesi bersaniana - continua a perdere formidabili occasioni di politica industriale, [...] loro ragioni. Ma, come molti dicono, non scaldano i cuori. Nessuno è disposto a farsi in quattro per le liberalizzazioni bersaniane. Alla indispensabile retorica politica che dovrebbe scaldare i cuori, la fu sinistra italiana sostituisce quest’altra ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni [...] , o scriviamo, leggete, correvano); in altre lingue anche l’insieme di due (n. duale) o di tre, ecc. 9. Nella retorica classica, n. oratorio (conformemente al sign. del lat. numerus come «ritmo, armonia») è l’armonia del periodo quale risulta dalla ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), sotto lo stimolo della necessità oratoria,...
La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere arduo, deve fare i conti con la concezione...