divisione
diviṡióne s. f. [dal lat. divisio -onis, der. di dividĕre «dividere»]. – 1. L’atto, il fatto di dividere, sia facendo due o più parti di un tutto, sia disgiungendo o separando, concretamente [...] sonetto è sì piano ad intendere, per quello che narrato è dinanzi, che non abbisogna d’alcuna d. (Dante). d. Nella retorica antica il termine (in gr. διαίρεσις, in lat. divisio o partitio) ha tre sign. distinti: la distribuzione della materia dell ...
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controversia
controvèrsia s. f. [dal lat. controversia, der. di controversus: v. controverso1]. – 1. Differenza di opinioni sostenuta con proprie ragioni da ciascuna delle due parti contrapposte; disputa, [...] già esistenti, sia la soluzione di un contrasto non risolvibile sulla base del diritto esistente. 3. a. Nella retorica romana, genere di declamazione scolastica che riprendeva gli elementi di una causa nota a scopo di esercitazione, oppure discuteva ...
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vuotaggine
vuotàggine (raro votàggine) s. f. [der. di vuotare]. – 1. Il sentirsi la testa vuota; l’essere incapace di concentrarsi, di pensare e di ricordare: la malattia mi ha lasciato una gran vuotaggine. [...] qualità di persone, o come caratteristica di scritti o discorsi: basta che apra bocca per rivelare la sua assoluta v.; tutta la retorica, il linguismo, la v. tronfia della tragedia [«La fiaccola sotto il moggio» di G. D’Annunzio] svaniva (C. Levi ...
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dizione
dizióne s. f. [dal lat. dictio -onis, der. di dicĕre «dire»]. – 1. a. Maniera di pronunciare le parole: avere una d. corretta; attore con d. perfetta; prendere lezioni di dizione. b. Declamazione [...] di versi o di brani di prosa artistica davanti a un pubblico. c. In retorica, la scelta e la disposizione delle parole nel discorso: d. elegante, viziosa, difettosa. 2. Parola, locuzione, modo di dire: usare una d. erronea, impropria; è dunque ...
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combattentismo
s. m. [der. di combattente]. – 1. Tendenza, spec. collettiva, al combattimento; stato d’animo di esaltazione, spesso retorica, della lotta come ideale di vita. 2. Spirito che univa insieme [...] gli ex-combattenti, soprattutto dopo la guerra italo-austriaca ...
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endiadi
endìadi s. f. [dal lat. tardo (h)endiădys, nome formato dai grammatici latini sul gr. ἓν διὰ δυοῖν «una cosa per mezzo di due»]. – Figura retorica per cui un concetto viene espresso con due termini [...] coordinati, di solito due sostantivi al posto di un sostantivo determinato da aggettivo o complemento di specificazione. Es.: Di ceneri e di pomici e di sassi Notte e ruina (Leopardi), cioè «tenebrosa ...
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adinato
adìnato (o adynaton) s. m. [dal gr. ἀδύνατον «cosa impossibile»] (pl. adìnati o, in forma greca, adynata). – Figura retorica, frequente soprattutto nella poesia classica, mediante la quale si [...] dichiara possibile l’avverarsi di un fatto, a patto che si verifichi prima un altro fatto ritenuto impossibile o assurdo, venendosi così ad affermare indirettamente l’impossibilità del primo; ecco un esempio ...
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interrogativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo interrogativus]. – 1. agg. a. Che esprime interrogazione, che ha per fine d’interrogare: frase i.; tono i.; guardare con aria i.; rivolgere un’occhiata interrogativa. [...] o doppia, quando si pone un’alternativa (per es. accetti o rifiuti?; vorrei sapere se accetti o rifiuti); per l’i. retorica, v. interrogazione (n. 1 b). c. Punto i., segno d’interpunzione (?) – derivato, per la forma, dalla lettera iniziale q della ...
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convenienza
conveniènza s. f. [dal lat. convenientia, der. di convenire «convenire»]. – 1. a. L’essere conveniente, adatto, corrispondenza d’una cosa a un’altra, proporzione: c. dei mezzi col fine; c. [...] c. del predicato al soggetto. b. In senso morale, decenza, decoro: atto che offende la convenienza. c. Nell’estetica classica e nella retorica antica, la coerenza fra la forma e il contenuto, fra l’espressione e la materia o le persone trattate; nell ...
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metalepsi
metalèpsi (o metalèssi) s. f. [dal lat. metalepsis, gr. μετάληψις, propr. «sostituzione», der. di μεταλαμβάνω «prendere invece»]. – Figura, molto rara, della retorica classica, tipo particolare [...] di metonimia consistente nel sostituire il termine proprio non col suo immediato traslato, ma passando attraverso gradi intermedî; come esempio, Quintiliano cita il verso della 1a egloga di Virgilio Post ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), sotto lo stimolo della necessità oratoria,...
La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere arduo, deve fare i conti con la concezione...