spoglio1
spòglio1 agg. [der. di spogliare, propr. part. pass. senza suffisso]. – 1. Spogliato, nudo, privo di quanto dovrebbe o potrebbe avere: terreno s. di vegetazione; alberi s. di foglie, di frutti [...] assol. un albero s., con i rami nudi: il motivo dell’albero s. nella storia della pittura); una casa s. di tutto; una stanza squallida e spoglia. 2. fig., non com. Libero, esente da: una prosa s. di retorica; un uomo equilibrato e s. di pregiudizî. ...
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paludamento
paludaménto s. m. [dal lat. paludamentum (v. paludato)]. – 1. Propriam., il corto mantello, simile alla clamide greca, per lo più di colore rosso, drappeggiato e fermato sulla spalla sinistra, [...] ondeggiavagli [ad Alceo], e il negro Paludamento si portavan l’aure (Foscolo); scherz. e spreg., abito sfarzoso e di cattivo gusto. 2. fig. Spec. al plur., ornamenti stilistici eccessivamente ampollosi: nascondersi dietro i p. di una vuota retorica. ...
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giocoliere
giocolière s. m. (f. -a, raro) [der. del fr. ant. joculer, che è dal lat. iocularis: v. giocolare1]. – 1. Chi fa giochi di destrezza, particolarm. nei pubblici spettacoli a pagamento. 2. Per [...] estens., chi fa mostra di virtuosismo in qualche attività: buon g. nel maneggio della retorica (F. De Sanctis); in partic., giocatore di calcio, di pallacanestro e sim. molto abile nel controllo e nell’impiego del pallone. ...
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giocoso
giocóso agg. [dal lat. iocosus, der. di iocus «scherzo»]. – 1. Che ama lo scherzo e la facezia, allegro, festevole: carattere, temperamento g.; persona d’umore giocoso. 2. Detto o fatto per scherzo; [...] . In senso tecnico, poesia g., poesia che si propone come unico scopo quello di divertire e che, nella tradizione retorica, costituisce un genere letterario comprendente brevi componimenti in versi (spec. capitoli o sonetti), o anche poemi di tono ...
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antistrofe
antìstrofe (o antìstrofa) s. f. [dal lat. tardo antistrŏphe e antistrŏpha, gr. ἀντιστροϕή, der. di στρέϕω «voltare» col pref. ἀντί «contro, in senso inverso»]. – 1. a. Parte dell’antico coro [...] corrispondenza, ed era a sua volta seguito dall’epodo: schema riprodotto poi nella canzone detta pindarica. 2. Figura retorica, detta dai grammatici latini anche conversio, consistente nel far terminare più membri di un periodo con la medesima parola ...
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inclusione
incluṡióne s. f. [dal lat. inclusio -onis]. – 1. a. L’atto, il fatto di includere, cioè di inserire, di comprendere in una serie, in un tutto (spesso contrapp. a esclusione): i. di un nome [...] una sostanza (in genere, paraffina o celloidina) che indurendosi permetta poi di sezionarlo al microtomo. c. Nella terminologia della retorica latina, sinon. di anadiplosi. d. Nella teoria degli insiemi e in logica matematica, relazione d’i. tra due ...
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tragediante
s. m. e f. [der. di tragedia], non com. – 1. a. Sinon. raro, o di tono spreg., di tragediografo. b. Attore, attrice che recita tragedie o, con valore spreg., che recita con stile e tono tragico: [...] un t. pieno di enfasi retorica. 2. fig. Chi «fa tragedie» adirandosi o addolorandosi per cose di piccolo conto. ...
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antitesi
antìteṡi s. f. [dal lat. tardo antithĕsis, gr. ἀντίϑεσις «contrapposizione»]. – 1. Figura retorica consistente in un accostamento di parole o di concetti contrapposti, che acquistano maggior [...] rilievo dalla vicinanza e dalla disposizione per lo più simmetrica. Si può ottenere sia affermando una cosa e negando insieme la sua contraria, come, per es., in Dante: «Non fronda verde, ma di color fosco; ...
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omeoteleuto
omeotelèuto (o omoiotelèuto, meno corretto omotelèuto) agg. e s. m. [dal lat. homoeoteleuton, s. neutro, gr. ὁμοιοτέλευτον, comp. di ὁμοιο- «omeo-» e τελευτή «fine, compimento»]. – 1. agg., [...] non com. Che ha la stessa desinenza: tiritere isosillabiche e omeoteleute (Pascoli). 2. s. m. Nella retorica greco-romana, artificio consistente nella terminazione uguale, sia per valori fonici (rima o assonanza) sia per valori metrici o ritmici ( ...
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partitinocrazia
(partitino-crazia), s. f. Lo strapotere di movimenti e partiti politici di scarsa consistenza numerica. ◆ questa continua frantumazione e ricomposizione dei gruppi, questa che il politologo [...] , senza equivoci, dal dilemma fra partitocrazia, anzi partitinocrazia viste le attuali dimensioni delle forze in campo, e retorica dell’impolitica che, da dieci anni, continua a riproporsi. Sarebbe imperdonabile. E, questa volta, irrimediabile. (Ilvo ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), sotto lo stimolo della necessità oratoria,...
La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere arduo, deve fare i conti con la concezione...