regioneregióne s. f. [dal lat. regio -onis, der. di regĕre «dirigere», propr. «direzione, linea», poi «linea di confine» e quindi «territorio, regione»]. – 1. Ampia parte della superficie terrestre, [...] Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata ; il palazzo della r. e andare, recarsi alla regione. b. Nell’organizzazione militare del territorio italiano, r. ...
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umbro
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Umber -bri]. – Dell’Umbria: 1. Con riferimento all’Umbria moderna, regione interna dell’Italia centrale con capoluogo Perugia: il territorio u., l’economia u., il [...] antica, dell’età preromana e romana: le popolazioni u.; come sost., appartenente alle popolazioni umbre: un U., un’Umbra, gli antichi Umbri; il territorio u., esteso anche in parte delle attuali Marche; la lingua u., e, come s. m., l’umbro, lingua ...
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attenzionare v. tr. (bur.) Richiamare l’attenzione su qualcuno o su qualcosa | Per estensione, seguire, tenere d’occhio, prendere in esame (detto di cose, oltre che di persone). ◆ Nel linguaggio brigatista [...] adeguate». (Unità, 6 maggio 2013, p. 3) • "Oggi – conclude Puletti [Manuela P., consigliere della Lega in Umbria – l'auspicio è che in ogni regione ci sia un Cpr, un centro utile a consentire l'esecuzione del provvedimento di espulsione da parte ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] ch’io cerco, e non ritrovo in terra (Petrarca), qui con riferimento alle regioni celesti. b. Lato, banda: dall’altra p. del fiume, della piazza fiorentino in altre città della Toscana e nell’Umbria, con magistrati particolari. A Venezia, parte fu ...
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wine maker
loc. s.le m. inv. Enologo, esperto di vini e dei processi di vinificazione. ◆ «Non nascondiamoci però – interviene Riccardo Cotarella, stimato wine maker consulente di 5 aziende in Piemonte [...] di Trento, dell’Istituto agrario di San Michele all’Adige, del Vis (Volontariato internazionale dei salesiani), della RegioneUmbria, e di associazioni e wine maker internazionali. (Avvenire, 8 aprile 2008, p. 2, Seconda Pagina).
Espressione ingl ...
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piazza
s. f. [lat. platĕa «via larga, piazza» (dal gr. πλατεῖα, propriam. femm. di πλατύς «largo»); cfr. platea, che risale a una variante lat. platēa con e lunga]. – 1. a. Area libera, più o meno spaziosa, [...] Milano, di Napoli, di Macerata, di Pontremoli, le p. dell’Umbria, del Ferrarese, ecc.; seguire gli usi di piazza o della p : essere bene introdotto in una p., avere credito nelle p. di una regione. In usi fig.: il meglio che offre la p., o che si ...
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ombra1
ómbra1 s. f. [lat. ŭmbra]. – 1. a. Zona oscura, o di minore luminosità, della superficie di un corpo, detta in partic. o. portata se è prodotta dall’interposizione, tra il corpo e la sorgente [...] raggiunta dalla luce; con zona d’o. s’intende anche la regione dello spazio non raggiunta dalla luce a causa dell’interposizione di un corpo il nome è forse un’alterazione di terra d’Umbria (che pare esserne la denominazione originaria), dovuta al ...
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cipresso
ciprèsso s. m. [lat. cupressus e più tardi cypressus (per incrocio con cyparissus dal gr. κυπάρισσος), prob. voce di origine mediterranea]. – 1. a. Genere di piante arboree della famiglia cupressacee [...] legnose, ciascuna con molti semi. b. Pianta della regione mediterranea appartenente al genere omonimo (Cupressus sempervirens), con scuro, ed è molto frequente in Toscana e Umbria, dove costituisce elemento caratteristico del paesaggio, mentre altrove ...
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perugino
agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città di Perugia, capoluogo di provincia e di regione dell’Umbria: la campagna p.; l’industria dolciaria p.; bue p., allevato nella zona [...] circostante a Perugia; dialetto p. (o assol. il perugino), il dialetto umbro parlato a Perugia. Come sost., abitante, nativo, originario di Perugia; per antonomasia, il Perugino, il pittore rinascimentale ...
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migliaccio
migliàccio s. m. [lat. miliaceus, agg., «di miglio»]. – 1. Nome di varie preparazioni gastronomiche. In partic.: a. In origine, torta fatta di miglio o di sangue di maiale con miglio brillato [...] il Boccaccio, per es., nel Corbaccio parla di migliacci bianchi). b. Attualmente, spec. in Toscana e in qualche altra regione (Marche, Umbria, Romagna), vivanda fatta con sangue di maiale misto a varî altri ingredienti (pinoli, uva passa, droghe, ecc ...
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Umbria Regione dell’Italia centrale (8464 km2 con 870.165 ab. nel 2020, ripartiti in 92 Comuni; densità 103 ab./km2). Priva di sbocco al mare, confina a N con Toscana e Marche, ancora con le Marche a E, a S con il Lazio, a O con la Toscana....
Regione dell’Italia centrale (9.401,38 km2 con 1.512.672 ab. nel 2020, ripartiti in 228 Comuni; densità 160 ab./km2), che dall’Appennino si estende sul versante adriatico, affacciandosi sulla costa per 173 km dal Tavollo alla foce del Tronto,...