terroreterróre s. m. [dal lat. terror -oris, der. di terrere «atterrire»]. – 1. a. Sentimento e stato psichico di forte paura o di vivo sgomento, in genere più intenso e di maggiore durata che lo spavento: [...] del cavrïol (Foscolo); di qua una matrona, t. delle sue cameriere; di là un abate, t. de’ suoi monaci (Manzoni). 2. Nella storiografia, il Terrore, il periodo (e quindi anche il regime) della rivoluzione francese che va dal 31 maggio 1793 (espulsione ...
Leggi Tutto
terrorismo
s. m. [dal fr. terrorisme]. – 1. Nella storiografia, il governo delTerrore in Francia, durante la Rivoluzione; per estens., regime politico, metodo di governo fondato sul terrore. 2. L’uso [...] di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o individui isolati), che vogliono conseguire mutamenti radicali del quadro politico-istituzionale, sia apparati, istituzionali o ...
Leggi Tutto
saddamita
s. m. e f. e agg. Sostenitore di Saddam Hussein; di Saddam Hussein. ◆ Capita anche che le zone ipersensibili finiscano per coincidere felicemente con l’immagine di una persona. In tempi di [...] ha strappato a Hitler il tristo privilegio di incarnare il terroredel potere fino a prestare la radice a un aggettivo, « partecipato come forza cobelligerante alla guerra contro il regime saddamita; ha inviato laggiù carabinieri, alpini e ...
Leggi Tutto
Terrore Il periodo della Rivoluzione francese che va dall’espulsione dei Girondini dalla Convenzione (2 giugno 1793) alla caduta del capo del partito giacobino M.-F.-I. de Robespierre (9 termidoro, 27 luglio 1794). Il potere fu accentrato nelle...
. La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per la favorevole posizione di quella città,...