gemellare2
gemellare2 v. tr. [der. di gemello] (io gemèllo, ecc.). – Istituire stretti legami fra due città di stati diversi, mediante l’atto del gemellaggio; anche rifl., gemellarsi, con valore reciproco. ...
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puntellare
v. tr. [der. di puntello] (io puntèllo, ecc.). – 1. Sostenere, fermare con puntelli una struttura: p. una porta, una finestra; p. il portone perché rimanga aperto; con lor ferro il coperchio, [...] ’amministrazione pericolante: p. un’industria, un’azienda in grave deficit; p. un ente in dissesto; e nel rifl. reciproco: Chiesa e Impero ... si reggono puntellandosi a vicenda (Bacchelli). In senso più astratto, sostenere, rafforzare: p. le proprie ...
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conservo
consèrvo s. m. [dal lat. conservus, comp. di con- e servus «servo»], non com. – Compagno di servitù; chi è servo, insieme con altri, dello stesso padrone, o è soggetto alla stessa autorità: [...] che nel corpo, quando l’una gamba è stanca, su l’altra si suol riposare (T. Tasso). In ordini religiosi, conservo è stato usato come appellativo reciproco, con lo stesso valore di confratello, per esprimere la comune sottomissione ai voleri di Dio. ...
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avvicendare
v. tr. [der. di vicenda] (io avvicèndo, ecc.). – Fare, o mettere a vicenda ora una cosa ora un’altra: a. il lavoro e il riposo; a. il grano col trifoglio, nella rotazione delle colture; anche [...] di persone: a. i reparti combattenti; a. i soldati di guardia alla polveriera. Rifl. con valore reciproco, succedersi a vicenda: ci avvicendiamo nei turni di assistenza; spesso sostantivato: l’avvicendarsi delle stagioni. ◆ Part. pass. avvicendato, ...
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avvinghiare
(ant. avvinchiare) v. tr. [lat. tardo vincŭlare, der. di vincŭlum «vincolo»] (io avvìnghio, ecc.). – Stringere forte intorno: gli avvinghiò il collo, le braccia; rifl.: gli si avvinghiò alle [...] gambe e non voleva lasciarlo; anche con valore reciproco: si avvinghiarono in una lotta furiosa. ...
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inimicare
v. tr. [dal lat. inimicare, der. di inimicus «nemico»] (io inimico, tu inimichi, ecc.). – 1. Rendere nemico o nemici: con i suoi pettegolezzi è riuscita a inimicare i due fratelli; più com., [...] anche l’intr. pron. inimicarsi con qualcuno, provocare col proprio atteggiamento uno stato d’inimicizia; e il rifl. reciproco, diventare nemici: non vorremo inimicarci per questioni così futili! 2. ant. Trattare da nemico, osteggiare: se inimicato l ...
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punzecchiare
v. tr. [iterativo di un *punzare, lat. punctiare (v. ponzare)] (io punzécchio, ecc.). – 1. Pungere ripetutamente: per tutta la notte sono stato punzecchiato dalle zanzare; il contadino punzecchiava [...] non ha fatto che punzecchiarlo; la ragazza si divertiva a punzecchiarlo con maliziose domande sulle sue esperienze amorose; nel rifl. reciproco, scambiarsi tali parole, spesso per un gioco di scherzosa canzonatura: si divertivano a punzecchiarsi. ...
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tu
pron. pers. sing. m. e f. [lat. tu] (radd. sint.). – 1. È il pronome di 2a persona, usato nel rivolgere il discorso ad altra persona (o cosa personificata), in tutti i casi in cui non sia adoperato [...] a un interlocutore in seconda persona, trattandolo quindi confidenzialmente: chi le dà il diritto di darmi del tu?; e con valore reciproco: ci diamo del tu, siamo amici del tu. Mettersi a tu per tu con qualcuno, mettersi a competere, a contrastare ...
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de-confessionalizzare
v. tr. Privare dei connotati confessionali e ideologici, rendere pragmatico. ◆ Quello di cui si sente bisogno, almeno in Italia, è una separazione netta tra attività del pensiero [...] • Non c’è nulla da rivedere? «Il Concordato dell’84 è un buono strumento, revisionato nella logica della libertà, del rispetto reciproco e non dei privilegi. […] Infine, l’ora di religione a scuola: va rivista o de-confessionalizzata o con soluzioni ...
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generazionale
agg. [der. di generazione]. – Che riguarda la generazione, come processo generativo, oppure più generazioni, come complesso di persone nate in un determinato periodo di tempo, nel loro [...] reciproco rapporto: problemi g.; conflitti g., tra genitori e figli, o più generalmente tra generazioni diverse. ...
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letteratura Nella metrica classica, si dice del verso che, letto sia da sinistra sia da destra, conserva lo stesso metro e il medesimo senso con la sola inversione delle parole. Fra i Romani ne scrissero i poeti neoterici del 2° sec. d.C. e...