fratria1
fràtria1 (o fratrìa) s. f. [dal gr. ϕρατρία, der. di ϕρατήρ «fratello»; lat. fratrĭa]. – 1. Presso gli antichi Greci, specie di confraternita (così esattamente secondo l’etimologia) i cui componenti [...] capostipite e si sentivano perciò legati da vincoli «fraterni», che conferivano ai singoli individui la garanzia di un reciproco appoggio e imponevano il dovere della vendetta del sangue. 2. In etnologia (fr. phratrie, corrispondente all’ingl. moiety ...
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rabbuffare
(ant. rabuffare) v. tr. [der. di buffo2 col pref. -ra]. – 1. Sconvolgere quasi con buffo di vento, quindi scompigliare, disordinare, riferito soprattutto a capelli, peli, penne: messesi le [...] rimproverare: prese da parte il figlio e lo rabbuffò ben bene. 4. intr. pron., ant. Accapigliarsi, azzuffarsi (anche come rifl. reciproco): i ben che son commessi a la fortuna, Per che l’umana gente si rabuffa (Dante). ◆ Part. pass. rabbuffato, anche ...
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adastiare
(o adastare) v. tr. [der. di astio, ant. asto], ant. – Avere in astio, odiare: Lasso, per ben servir son adastiato (Dante da Maiano); non temo lingua ch’adastando fiede (Cino da Pistoia); rifl. [...] reciproco: sempre s’adastiavano ed erano in continua guerra insieme (G. Villani). ...
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interculturalita
interculturalità s. f. [der. di interculturale]. – L’instaurazione e il mantenimento di rapporti culturali come forme di dialogo, di confronto e di reciproco scambio di conoscenze tra [...] paesi o istituzioni o movimenti diversi ...
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picchiare1
picchiare1 v. tr. e intr. [da una radice onomatopeica *pikk-, da cui anche picca1, piccare1 ecc.] (io pìcchio, tu picchi, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. a. Battere con colpi secchi su [...] ; anche per indicare azione abituale: sono genitori maneschi, che picchiano i figli, che sono soliti picchiarli. Nel rifl. reciproco, darsi le botte, scambiarsi pugni e sim.: hanno cominciato a insultarsi e si sono picchiati. Con questo sign., il ...
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assomigliare
v. tr. e intr. [lat. *assimiliare, der. di simĭlis «simile»] (io assomìglio, ecc.). – 1. tr., letter. a. Ritenere o dichiarare una persona o una cosa simile a un’altra; paragonare: era così [...] al mio. Talora anche con la particella pron.: la riproduzione s’assomiglia poco all’originale; spec. con valore reciproco: due gemelli che s’assomigliano come due gocce d’acqua. ◆ Part. pres. assomigliante, anche come agg., somigliante, simile ...
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sbudellare
v. tr. [der. di budello, col pref. s- (nel sign. 4)] (io sbudèllo, ecc.). – 1. Aprire il ventre di un animale per estrarne le budella, sventrare: s. un agnello, un pollo. 2. Ferire gravemente [...] cose si posson fare senza offender le regole della buona creanza: fino sbudellarsi (Manzoni); come rifl., con valore reciproco, battersi, affrontarsi a coltellate: chiamate la polizia, quei due si stanno sbudellando! 3. Con accezione partic. nella ...
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disturna
s. f. [der. di turno], letter. o tosc. – 1. Scambio di strofe polemiche o satiriche, di botte e risposte, spec. fra poeti estemporanei, talora con carattere di pubblico spettacolo in particolari [...] la vivace d. fra i suoi figliuoli lo divertiva nel profondo dell’anina (Palazzeschi). b. Dare la d., dare la baia, lanciare frizzi o maldicenze; usato soprattutto nel rifl. reciproco, darsi la d., e per lo più tra paese e paese, tra comune e comune. ...
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raggiustare
v. tr. [comp. di r- e aggiustare]. – 1. Aggiustare di nuovo, o semplicem. aggiustare. Ha sign. molto generico, come accomodare e raccomodare, ma indica minore cura e capacità: raggiustò il [...] con tutta la roba da r., e non l’aggiustavo mai (N. Ginzburg). Anche fig.: r. una situazione imbrogliata. 2. Rappacificare, riconciliare: cercò di r. i due amici. Più com. il rifl. reciproco: finalmente, dopo tanti litigi, si sono raggiustati. ...
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interferenza
interferènza s. f. [dal fr. interférence, che è dall’ingl. interference, propr. «incrocio, conflitto (di interessi, ecc.)», der. di (to) interfere: v. interferire]. – 1. Nel linguaggio scient. [...] e ondulatorî: i. costruttiva, o positiva, quando gli effetti consistono in un reciproco rafforzamento; i. distruttiva, o negativa, quando si ha una riduzione reciproca dei singoli effetti (con questa accezione, anche assol. interferenza, senz’altra ...
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letteratura Nella metrica classica, si dice del verso che, letto sia da sinistra sia da destra, conserva lo stesso metro e il medesimo senso con la sola inversione delle parole. Fra i Romani ne scrissero i poeti neoterici del 2° sec. d.C. e...