intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre [...] ciò ch’io dico?; analogamente: parla, scrive in modo ch’è difficile intenderlo; i. un autore, cioè i suoi scritti; nel rifl. reciproco, intendersi a cenni, a gesti, a occhiate, comunicare e capirsi l’un l’altro con questi mezzi. Lei m’intende, voi m ...
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bisticciare
v. intr. [prob. da bischizzare] (io bistìccio, ecc.; aus. avere). – 1. Venire a parole, litigare scambiandosi parole animate e stizzose: smettete di b., voi due; anche rifl., con valore reciproco: [...] si bisticciano per ogni sciocchezza; o come intr. pron.: s’è bisticciato col compagno di banco. 2. non com. Fare un bisticcio, un gioco di parole: si potrebbe dire, bisticciando, che il concetto di «razza» ...
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collidere
collìdere v. intr. e tr. [dal lat. collidĕre «battere, urtare insieme», comp. di con- e laedĕre «offendere, danneggiare»] (pass. rem. colliṡi, collidésti, ecc.; part. pass. colliṡo), letter. [...] – 1. intr. (aus. avere) Battere, urtare contro qualcosa; fig., spec. nel rifl. reciproco collidersi, venire in contrasto: tutte queste parti, che l’una all’altra derogano e si collidono, bastano per lo meno a farci dubitare della sapienza di que’ ...
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incensamento
incensaménto s. m. [der. di incensare]. – L’atto d’incensare, incensazione: le genuflessioni, gl’inchini, gl’i. e più altri simili riti (Segneri). Più com. in senso fig., adulazione, lode [...] esagerata e interessata: i. dei potenti; i. reciproco; un professore sensibile agli incensamenti. ...
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raffratellare
v. tr. [comp. di r- e affratellare] (io raffratèllo, ecc.), raro. – Affratellare di nuovo, o semplicem. affratellare; più spesso nel rifl. reciproco: si sperava che, dopo tante lotte, gli [...] uomini si raffratellassero ...
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contrastare
(ant. contastare) v. intr. e tr. [dal lat. tardo contrastare, comp. di contra «contro» e stare «stare»; propr. «stare contro, opporsi»]. – 1. intr. (aus. avere) a. ant. Con la prep. a, opporsi, [...] riferimento a un’imbarcazione a vela, navigare stringendo il vento il più possibile. b. non com. Con valore reciproco, contrastarsi una cosa, contendersela, disputarsela, fare a gara per averla: contrastarsi una posizione, un impiego, una ragazza; i ...
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sbranare
v. tr. [der. di brano, col pref. s- (nel sign. 5); secondo un’altra ipotesi, dal fr. ant. esbraoner «fare a pezzi»]. – 1. Ridurre a pezzi, in brandelli, dilaniare con gli artigli e con i denti, [...] forma del condizionale per esprimere grande animosità e ostilità verso qualcuno, tanto da esser disposto a danneggiarlo in ogni modo: se potessi, la sbranerei; anche rifl. con valore reciproco: fingono di essere amiche, ma in realtà si sbranerebbero. ...
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intercambio
intercàmbio s. m. [comp. di inter- e cambio]. – 1. Cambio o scambio reciproco (meno com. di interscambio). 2. In genetica, lo stesso che scambio o crossing-over. ...
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colloquio
collòquio s. m. [dal lat. colloquium, der. di collŏqui «parlare insieme», comp. di con- e loqui «parlare»]. – 1. a. Abboccamento, conversazione tra due persone o più (ma sempre poche), di solito [...] , spec. nel linguaggio giornalistico, conversazione (in senso lato) fra persone o partiti, fatta con desiderio d’intesa, di avvicinamento reciproco e con intenzione di giungere a un accordo (cfr., con lo stesso senso, dialogo). 2. a. Esame orale, in ...
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fratellanza
s. f. [der. di fratello]. – 1. Il rapporto naturale tra fratelli (o anche, in genere, tra congiunti laterali), e il vincolo d’affetto che li unisce: rapporto, relazione di f.; i doveri della [...] fratellanza. Più com. in senso estens., reciproco sentimento d’affetto e di benevolenza come tra fratelli: una f. e una amicizia sì grande ne nacque tra loro, che mai poi da altro caso che da morte non fu separata (Boccaccio); la f. dei buoni; f. dei ...
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letteratura Nella metrica classica, si dice del verso che, letto sia da sinistra sia da destra, conserva lo stesso metro e il medesimo senso con la sola inversione delle parole. Fra i Romani ne scrissero i poeti neoterici del 2° sec. d.C. e...