ravvedimento
ravvediménto s. m. [der. di ravvedersi]. – Il fatto di ravvedersi: il suo r. mi fa sperare bene; il pentimento non è ancora ravvedimento. In diritto penale, r. operoso, l’ipotesi in cui [...] i suoi effetti o comunque si adoperi, dopo l’azione, perché l’evento non si realizzi: a seconda del grado di effettiva realizzazione del danno sociale cui dà luogo il reato, il ravveduto o non è considerato punibile o è punito con forti attenuanti. ...
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ravvisare
ravviṡare v. tr. [der. di viso2, col pref. ra-]. – 1. a. Riconoscere al viso e, per estens., alla figura, all’aspetto o a qualche indizio esteriore: era così buio, che non riuscii a ravvisarlo; [...] si possono r. influssi picassiani, o componenti espressionistiche; il giudice non ha ravvisato nel suo operato gli estremi di un reato. 2. fig., ant. o letter. Pensare, giudicare, ritenere opportuno: quando il calzolaio udì questo, ravvisò che con le ...
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sentenza
sentènza (ant. sentènzia) s. f. [dal lat. sententia, der. di sentire «ritenere, giudicare»]. – 1. Nel sign. originario (oggi letter. o ant.), parere, giudizio, opinione in merito a qualche cosa: [...] procedurale al prosieguo della controversia processuale (per es., il ritiro della querela da parte della vittima del reato). Più genericam.: s. favorevole, contraria; s. giusta, ingiusta, equa, iniqua, mite, clemente, severa; s. definitiva (detta ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche [...] ferirlo nel suo s. patriottico o di patriota; s. religioso (tutelato formalmente dal diritto penale italiano attraverso varie ipotesi di reato dirette a prevenire atti di offesa al culto o di vilipendio a religioni); s. d’orgoglio, di superbia, d ...
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provare
v. tr. [lat. prŏbare «provare, approvare», der. di probus «buono, onesto»; propr. «riconoscere una cosa come buona»] (io pròvo, ant. pruòvo, ecc.). – 1. Fare una prova o alcune prove, sottoporre [...] a tutti di essere innocente; l’avvocato difensore è riuscito a p. che l’azione commessa dal suo cliente non costituisce reato; il pubblico ministero provò che il delitto era stato premeditato; io sono estraneo al fatto, e te lo posso provare. b ...
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compurgatore
compurgatóre s. m. [dal lat. mediev. compurgator -oris, comp. di con- e lat. tardo purgator «chi purga o purifica»]. – Nell’antico diritto canonico, ciascuno di coloro che, in numero di [...] tre, cinque, sette, dodici o quattordici, erano chiamati a confermare con giuramento la credibilità del giuramento del chierico che volesse discolparsi di un reato di cui la pubblica voce lo accusasse senza addurre contro di lui prove sufficienti. ...
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pirateria
piraterìa s. f. [der. di pirata]. – 1. L’attività dei pirati (detta anche, per distinguerla dalle altre più recenti forme chiamate con lo stesso nome, p. marittima), cioè l’azione brigantesca [...] opera principalmente dei pirati barbareschi. Oltre che nel diritto interno, anche in diritto internazionale la pirateria costituisce reato, ed è considerata diversa dall’azione dei corsari, esplicata su autorizzazione e nell’interesse di uno stato ...
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decimazione
decimazióne s. f. [dal lat. tardo decimatio -onis]. – L’atto, il fatto di decimare, sia nel senso storico, sia nel sign. estens. del verbo (v. decimare1). Pena della d.: pena militare in [...] nell’estrarre a sorte e condannare al supplizio, in un gruppo di prigionieri o in un reparto di soldati colpevoli di reato, un individuo ogni dieci; la pena è stata applicata talora anche in tempi moderni (come per es. nell’esercito italiano, durante ...
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rescissione
rescissióne s. f. [dal lat. tardo rescissio -onis, der. di rescindĕre «rescindere»]. – Nel linguaggio giur., r. di un negozio giuridico (r. di un contratto, di un’obbligazione, di una divisione [...] si può considerare come una forma d’invalidità distinta dall’annullamento per alcune caratteristiche appostevi dalla legge; l’azione si prescrive nel termine di un anno dalla conclusione del contratto, a meno che il fatto non costituisca reato. ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un [...] nell’eventualità che uno muoia (in caso di m., ho già disposto per la successione; in caso di m. dell’imputato il reato si estingue); in m. di ..., nell’occasione, nella circostanza della morte di una persona (soprattutto come titolo o sottotitolo di ...
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Fatto umano tipico (ovvero conforme a una fattispecie penale incriminatrice), antigiuridico e colpevole a cui è ricollegabile una sanzione penale.
I reati si distinguono in delitti e contravvenzioni a seconda del tipo di pena per essi stabilita....
Persona offesa dal reato, titolare del bene protetto dalla singola fattispecie incriminatrice. Tale nozione fa riferimento al soggetto passivo, ovvero alla persona sulla quale ricade materialmente l’attività penalmente rilevante.
Lo studio del...