prendere /'prɛndere/ [dal lat. prĕhendĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). - ■ v. tr. 1. a. [esercitare una presa su cosa [...] talora riferito a chi scappa, oppure a chi ha commesso un reato, oppure a un animale, come sinon. di cacciare: dove corri pure la mia macchina, ma non tenerla troppo a lungo. Proprio per questo, p. difficilmente ammette perifrasi di tempo continuato, ...
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Fabio Rossi
prendere. Finestra di approfondimento
Modi di esercitare una presa - P. è uno dei verbi più com. e generici dell’ital., spesso usato, soprattutto nel linguaggio fam., in luogo di sinon. più [...] talora riferito a chi scappa, oppure a chi ha commesso un reato, oppure a un animale, come sinon. di cacciare: dove corri pure la mia macchina, ma non tenerla troppo a lungo. Proprio per questo, p. difficilmente ammette perifrasi di tempo continuato, ...
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nome /'nome/ s. m. [lat. nōmen -mĭnis, da una radice comune alle lingue indoeuropee]. - 1. a. [vocabolo che serve a designare esseri animati, oggetti, fatti, idee, ecc.: il n. d'un animale, di un partito, [...] [segnalare alle autorità competenti il nome di un responsabile di un reato e sim.: fare il nome di un complice] ≈ denunciare (ø un artista e sim.] ≈ [→ NOM DE PLUME]. □ nome proprio [sostantivo che si riferisce a una singola persona, a un singolo ...
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estremo /e'strɛmo/ (ant. stremo) [dal lat. extremus, superl. di exter o extĕrus "che sta fuori", trattato anche in ital. come superl. di esterno]. - ■ agg. 1. [che è o rappresenta il momento ultimo, in [...] ↔ iniziale, primo. 2. a. (polit.) [che è proprio di chi propugna l'attuazione di un programma con metodi radicali, . 3. a. (giur.) [al plur., gli elementi costitutivi di un reato: non ricorrono gli e. della truffa] ≈ condizioni, fattispecie. b. ...
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abuso /a'buzo/ s. m. [dal lat. abusus -us, der. di abuti "abusare", part. pass. abusus]. - 1. a. [uso smodato di qualcosa, con la prep. di: a. di alcol] ≈ eccesso (in), esagerazione (in), (lett., non com.) [...] sobrietà (in), temperanza (in). b. [l'abusare del proprio ruolo, della propria funzione e sim., con la prep. di o assol.: a . di autorità; questo è un vero e proprio a.!] ≈ angheria, prepotenza, prevaricazione, sopraffazione, sopruso, ...
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elevare [dal lat. elevare, der. di levare "levare", col pref. e-] (io elèvo, alla lat. èlevo, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [rendere qualcosa più alto: e. di un piano una casa] ≈ alzare, innalzare, sopraelevare. [...] b. [rendere più alto, più consistente e sim.: e. il proprio tenore di vita] ≈ accrescere, migliorare, [spec. riferito a prezzi destituire. 3. (burocr.) [comunicare ufficialmente a qualcuno il reato che gli viene attribuito: e. una contravvenzione] ≈ ...
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inerente /ine'rɛnte/ agg. [part. pres. di inerire]. - 1. [che appartiene all'essenza stessa d'una cosa, con la prep. a: difetti i. alla natura umana] ≈ immanente (in), insito (in), intrinseco (di), proprio [...] (di). ↔ estraneo, estrinseco. 2. [che riguarda qualcosa, con la prep. a: indagini i. a un reato] ≈ attinente, concernente (ø), pertinente, relativo, riguardante (ø). ↔ estraneo. ...
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Giurista e uomo politico italiano (Cervignano del Friuli 1907 - Padova 1982). Prof. univ. dal 1936, ha insegnato diritto penale a Padova. Membro della Consulta e della Costituente, deputato dal 1948 per la DC, ministro della P. I. nell'8º gabinetto...
TRADIMENTO La legislazione penale italiana vigente prevede il delitto di alto tradimento in due diversi aspetti e in due distinti testi: nella legge penale militare e nell'art. 90 della costituzione.
Secondo la legge penale militare tre sono...