incesto2
incèsto2 s. m. [dal lat. incestum -i o incestus -us, formato come la voce prec.]. – Rapporto sessuale tra persone (tradizionalmente intese di sesso diverso) legate tra loro da quei vincoli di [...] Mirra, nella mitologia greca; condannato come atto di grave e turpe perversione dalla religione e dalla morale comune, è nel diritto penale considerato reato e punito solo in quanto ne derivi pubblico scandalo. In passato, e spec. nella lingua letter ...
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tradimento
tradiménto s. m. [der. di tradire; tradimentum è già presente nel lat. mediev. della fine del sec. 12°]. – 1. L’atto e il fatto di venire meno a un dovere o a un impegno morale o giuridico [...] , pare per i continui t. del marito. In diritto, tradimento, reato di vario tipo (aiuto al nemico, lotta armata contro il proprio stato in stato di accusa dal Parlamento riunito in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri. 2. Azione ...
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associazione
associazióne s. f. [der. di associare]. – 1. Atto di associare o di associarsi, e anche il fatto di essere associato, nelle varie accezioni del verbo: a. a un’impresa; fare l’a. al circolo [...] Nel linguaggio giur., a. a (o per) delinquere, reato contro l’ordine pubblico consistente nell’unione di più persone di organismi in coppie, branchi, stormi, società, o anche comunità di esseri viventi di specie diverse, che si riproducono e ...
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assoluzione
assoluzióne s. f. [dal lat. absolutio -onis, der. di absolvĕre «sciogliere, assolvere»]. – L’atto dell’assolvere, in accezioni specifiche: 1. Proscioglimento dell’imputato nel dibattimento [...] aver commesso il fatto, perché il fatto non sussiste o non costituisce reato (a. con formula piena); a. per insufficienza di prove ( penale (ma l’espressione continua a essere usata nel linguaggio comune); chiedere l’a. di un imputato; a. da ogni ...
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resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con [...] ). In diritto penale, r. a pubblico ufficiale, il reato di chi gli resiste con violenza o minaccia durante il presenza di involucri di rivestimento (cisti, uova resistenti, ecc.), comune a molti organismi che vivono in ambienti instabili, quali le ...
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concorrere
concórrere v. intr. [dal lat. concurrĕre «correre insieme, azzuffarsi, gareggiare», comp. di con- e currĕre «correre»] (coniug. come correre; aus. avere). – 1. a. letter. Andare tutti insieme [...] .: la curva x concorre in un punto con la retta y. 2. fig. a. Cooperare, partecipare con altri a un’azione comune: c. in un reato; c. alla realizzazione di un’impresa; dare il proprio contributo: non ha voluto saperne di c. alla (o nella) spesa; in ...
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definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. [...] tra loro equivalenti, con riferimento a un ente che è l’astratto comune a tutti gli elementi della classe; d. costruttiva o operativa, definizione in base alla legge, con l’effetto di estinguere il reato. ◆ Dim. definizioncina, definizioncèlla. ...
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occultamento
occultaménto s. m. [der. di occultare]. – L’atto di occultare, di tener nascosto; il fatto di venire occultato. Il termine è usato soprattutto, oltre che nel linguaggio milit. (dove indica [...] atto per celare i loro movimenti all’osservazione del nemico), in diritto penale, nella denominazione di numerose figure di reato aventi come elemento comune un’azione diretta a occultare: o. di evaso; o. di atti (cioè di atti pubblici o di scritture ...
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autorita
autorità s. f. [dal lat. auctorĭtas -atis, der. di auctor -oris «autore»; propr. «legittimità»]. – 1. a. Nell’ambito giuridico e politico, la posizione di chi è investito di poteri e funzioni [...] di una persona esercita (per forza propria, per consenso comune, per tradizione, ecc.) sulla volontà e sullo spirito a.; fare uso, abusare della propria a. (per l’abuso di a. come reato, v. abuso); avere l’a. di fare, di ordinare, d’impedire una cosa ...
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abuso1
abuṡo1 s. m. [dal lat. abusus -us, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus]. – 1. Cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un’autorità: a. del vino, del fumo, degli [...] più spesso, a. di minore), a. sessuali. 3. In partic., nel diritto, si definiscono abuso varie ipotesi di reato o di illeciti che hanno come elemento comune l’uso illegittimo di una cosa o l’esercizio illegittimo di un potere; per es.: a. di autorità ...
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SENATO
Plinio FRACCARO
Pier Silverio LEICHT
Francesco ROVELLI
. Il Senato Romano. - I tre elementi originarî dello stato romano sono il re, il consiglio degli anziani (senatus) e l'assemblea popolare. Perciò la tradizione fa istituire...
È in origine l'atto dell'apprendere, e di riflesso anche l'atto dell'insegnare; ma il termine "disciplina" passò a significare a un tempo l'oggetto stesso dell'apprendere e dell'insegnare, quella che fu detta anche la materia dell'insegnamento,...