comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si [...] che esce dall’ordinario, quindi notevole, eccezionale: un ingegno, un’intelligenza non c.; avere doti non c.; possedere una forza non comune. b. Reato c., espressione che non ha un preciso sign. ed è usata in diverse accezioni: talora in contrapp. a ...
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evento
1. MAPPA Un EVENTO è un avvenimento, un caso che è avvenuto o che potrà avvenire, oppure un fatto di una certa importanza (giudicare dagli eventi; essere in attesa degli eventi; studiare gli [...] esterno che derivano dal comportamento di chi commette il reato, mentre l’evento giuridico è la conseguenza giuridica di da un punto e da un istante. 5. MAPPA Nell’uso comune, infine, l’evento è una situazione mondana caratterizzata da grande sfarzo, ...
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proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] qualità particolare e caratteristica: ha questo di p., che non perde mai la pazienza. Nel diritto penale, reato p., in contrapp. a reatocomune, quello che non può essere compiuto da chiunque, ma solo da chi abbia una determinata posizione giuridica ...
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accordo
1. ACCORDO è in primo luogo concordia, cioè una generale armonia di sentimenti (c’è stato sempre fra loro un buon a.; andare d’amore e d’a.). 2. MAPPA Ma può essere anche uno specifico punto [...] precisare a seconda del contesto: può essere fatto per commettere un reato (a. criminoso) o per perfezionare un contratto (a. fra d’amore e) d’accordo
come da accordi
d’accordo
di comune accordo
fare un accordo
trovare un accordo
venire a un accordo ...
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accusa
accuṡa s. f. [der. di accusare]. – 1. a. L’atto, le parole con cui si attribuisce a qualcuno una colpa: fare, muovere, rivolgere un’a.; provare, ribadire, confutare, ritorcere, smentire, dimostrare [...] ’a., condizione di chi è chiamato a rispondere di un reato (onde le espressioni mettere, essere in stato d’a.); giudizio di a., quello promosso dal parlamento in seduta comune contro il presidente della Repubblica per alto tradimento e attentato alla ...
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concorso2
concórso2 s. m. [dal lat. concursus -us, der. di concurrĕre «concorrere»]. – 1. a. Il concorrere di gente a uno stesso luogo, affluenza: ci fu un gran c. di popolo; il convegno s’è inaugurato [...] oggetto anche se contenuto e natura diversi; c. di reati, violazione molteplice della legge penale commessa da un medesimo dello stato, o quelli di una sola regione, di un solo comune, ecc.; c. per titoli, quando la dimostrazione della capacità del ...
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accordo
accòrdo s. m. [der. di accordare]. – 1. Concordia, armonia di sentimenti in una o più cose: c’è stato sempre fra loro un buon a.; essere in buon a.; buon a. fra marito e moglie, fra suocera e [...] rimanere, trovarsi d’a.; venire addivenire a un a.; prendere una decisione di comune a., di pieno a.; c’è già un a. tra noi; non c allo scopo di commettere un reato; se quest’ultimo si verifica si ha il «concorso nel reato». b. Incontro di consensi ...
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delitto
1. MAPPA Nel suo significato più tecnico, nell’ambito del diritto, il DELITTO è ogni azione che viola la legge, che causa un danno ad altre persone e obbliga chi lo commette a risarcire il danno [...] contro la persona, contro il patrimonio; d. premeditato; d. politico). 2. MAPPA Nella lingua comune, però, la parola ha un senso più forte, e indica un grave reato contro l’incolumità di una o più persone; spesso significa omicidio, assassinio (fare ...
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consenso
consènso s. m. [dal lat. consensus -us, der. di consentire «consentire»]. – 1. a. Conformità di voleri: agire di consenso, d’accordo. b. In diritto, elemento essenziale del negozio giuridico [...] es., furto) da parte della persona che ne è danneggiata, per cui il fatto non costituisce reato. c. Accordo di opinioni individuali: per comune consenso; in partic., nel linguaggio filosofico, c. delle genti o c. universale, assunto come criterio di ...
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formula
fòrmula (o fòrmola) s. f. [dal lat. formula, propr. dim. di forma «forma»]. – 1. a. Frase o insieme di frasi imposte da una norma consuetudinaria (rituale o legale) come espressione costante [...] , perché l’imputato non ha commesso il reato o perché il fatto non costituisce reato; assolvere con f. dubitativa, per insufficienza f. omeriche. In musica, procedimento divenuto luogo comune, come certi passi cadenzali, certi abbellimenti, certi ...
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SENATO
Plinio FRACCARO
Pier Silverio LEICHT
Francesco ROVELLI
. Il Senato Romano. - I tre elementi originarî dello stato romano sono il re, il consiglio degli anziani (senatus) e l'assemblea popolare. Perciò la tradizione fa istituire...
È in origine l'atto dell'apprendere, e di riflesso anche l'atto dell'insegnare; ma il termine "disciplina" passò a significare a un tempo l'oggetto stesso dell'apprendere e dell'insegnare, quella che fu detta anche la materia dell'insegnamento,...