anagogia
anagogìa s. f. [dal lat. mediev. anagogia, tratto da anagogĭcus: v. anagogico]. – Nell’esegesi medievale, uno dei quattro metodi interpretativi della Bibbia (v. ermeneutica), che permette di [...] scoprire nella «lettera» la presenza di realtà intelligibili e future: è quindi l’interpretazione spirituale della «lettera», distinta da allegoria e tropologia perché tesa verso il superiore «intelletto» di realtà spirituali e divine. ...
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pseudodemenza
pseudodemènza s. f. [comp. di pseudo- e demenza]. – Stato mentale caratterizzato da un apparente decadimento delle funzioni intellettuali, che è in realtà effetto di un transitorio stato [...] prestazioni intellettive e rallentamento psicomotorio che può far pensare a un inizio di involuzione demenziale, mentre è in realtà priva di un substrato degenerativo cerebrale e secondaria a una semplice depressione dell’umore, e quindi reversibile. ...
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sostanzialismo
s. m. [der. di sostanziale]. – Termine usato, talvolta polemicamente, per indicare ogni dottrina filosofica che postuli una realtà necessaria e assoluta, sussistente al di sotto delle [...] può distinguere un s. pluralistico, che ammette l’esistenza di più sostanze (come nelle dottrine di Cartesio e Leibniz), e un s. monistico, che riconduce ogni realtà a una sostanza unica e identica a sé stessa (come spec. nella dottrina di Spinoza). ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] , al bello, acquistare la conoscenza della verità o il sentimento del bello; aprire gli o. a qualcuno, rivelargli la realtà dei fatti, toglierlo da un’illusione, disingannarlo, o renderlo accorto (con soggetto di persona: sono stato io ad aprirgli ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] , invece, in cinematografia, si dice che una sequenza si svolge in t. reale se l’azione ha la stessa durata che avrebbe nella realtà); per tempo di accesso, sempre in informatica, v. accesso, n. 1 c. Nell’uso com.: t. di cottura di un cibo; t. di ...
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autocoscienza
autocosciènza s. f. [comp. di auto-1 e coscienza]. – 1. Nel pensiero filosofico, coscienza di sé, consapevolezza del proprio esistere e del proprio agire, non come oggetto, cioè effetto [...] che l’io ha di sé come soggetto di pensiero nella riflessione filosofica, come principio della conoscenza ma anche della realtà. 2. In psicologia, particolare tipo di analisi collettiva realizzata da gruppi più o meno numerosi di persone (gruppi di a ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] , senza reticenze e senza eufemismi; in contrapp. a una realtà di fatto: Non far idolo un nome Vano senza soggetto o sim.; prestare il n., fare qualcosa in nome proprio ma in realtà per conto d’altri; vendere il proprio n., prestarlo per lucro; ...
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inesperienza
inesperiènza s. f. [dal lat. tardo inexperientia, comp. di in-2 e experientia «esperienza»]. – Mancanza o difetto di esperienza, condizione di chi è inesperto sia della realtà pratica in [...] genere sia di una determinata sfera della realtà, o di un’attività particolare: ha sbagliato per la sua i.; i. del mondo, della vita; l’i. giovanile; con l’i. propria dei principianti. ...
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simbolico
simbòlico agg. [dal lat. tardo symbolĭcus, gr. συμβολικός, der. di σύμβολον «simbolo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha natura e valore di simbolo: numeri, segni s.; il linguaggio s. della matematica; [...] Più genericam., di cosa che non vale per sé, per la sua realtà o entità, ma per ciò che rappresenta: vendere, acquistare qualcosa a un che fa uso di metafore, che nomina cioè una realtà per significare un’altra (come quando nella fenice viene ...
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pessimismo
s. m. [dal fr. pessimisme, der. del lat. pessĭmus «pessimo» (in contrapp. a optimisme «ottimismo»)]. – Disposizione di spirito, naturale o acquisita per dolorosa esperienza di vita, a considerare [...] la realtà nei suoi aspetti peggiori, a giudicare negativamente avvenimenti e situazioni, a prevedere che le cose volgano in ogni caso al peggio: essere in preda a un profondo, a un cupo, a un morboso p.; guardare al futuro con p.; il p. leopardiano. ...
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realtà Qualità e condizione di ciò che esiste effettivamente e concretamente.
Filosofia
La nozione di r. è legata al problema tipicamente moderno dell'esistenza del mondo esterno. A partire da R. Descartes si era, infatti, affermata la tesi...
realta
realtà [Der. del lat. realitas -atis, da realis "reale"] [FAF] R. fisica: v. epistemologia: II 437 e. ◆ [FAF] Principio di r. separabile: v. determinismo e indeterminismo: II 108 d.