magister
s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro1 (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito [...] ultimi secoli; m. curiae, funzionario di corte che, nel tardo medioevo, dirigeva gli affari della casa reale. Nelle università medievali e rinascimentali, chi aveva titolo per insegnare nelle facoltà universitarie (attualmente, nelle università di ...
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tara
s. f. [dall’arabo ṭarḥ «detrazione»; nel sign. 3, sull’esempio del fr. tare]. – 1. a. Quanto deve detrarsi dal peso lordo di una merce per avere il peso netto: spesso è il peso dell’imballaggio, [...] agli stabilimenti di lavorazione sporche di terra, frammiste a foglie, sassi, ecc.). Si distinguono: t. effettiva (o reale o netta), quando la pesatura effettiva dell’imballaggio viene effettuata prima della confezione o dopo estratta la merce; t ...
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verboso
verbóso agg. [dal lat. verbosus, der. di verbum «parola»]. – Che usa troppe parole e frasi, che parla o scrive in modo prolisso, dilungandosi senza reale necessità: un conferenziere, un oratore, [...] un predicatore, un insegnante, un narratore, un giornalista v.; riferito ai discorsi o agli scritti stessi: una relazione v., una conferenza v. e stucchevole, un’orazione v. e vacuamente ampollosa. ◆ Avv. ...
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anno
s. m. [lat. annus]. – 1. Unità di misura del tempo che corrisponde sostanzialmente al periodo di rivoluzione della Terra intorno al Sole; tale periodo ha la durata media, per gli usi pratici (a. [...] polo celeste intorno al polo dell’eclittica, della durata di circa 26.000 anni. ◆ Dim. annétto, meno com. annùccio, fam. tosc. annerèllo, tutti con valore stilisticamente attenuativo, non comportando gli anni una reale diminuzione quanto alla durata. ...
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certo1
cèrto1 agg., agg. e pron. indef., s. m. [lat. certus]. – 1. agg. Riferito a persona: a. Sicuro, fermamente persuaso: sono c. di quanto affermo; era certissimo di giungere in tempo; far c., rendere [...] c.; sono fatti c.; l’ho saputo da fonte c.; dare per certa (o come certa) una cosa; quindi, anche riferito a persona, vero, reale: Qual che tu sii, od ombra od omo certo (Dante). Con valore neutro, in predicati nominali: è c. che le cose vanno male ...
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derealizzare
derealiżżare v. tr. [der. di reale2, col pref. de-, per influenza del fr. déréaliser]. – Far perdere il carattere di reale, alterare la percezione della realtà (v. derealizzazione). ◆ Part. [...] pres. derealiżżante, anche come agg.: gli effetti derealizzanti degli allucinogeni ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante [...] scene di vita quotidiana, di carattere aneddotico, spicciolo, con fedeltà di minuta riproduzione. Per estens., nell’arte narrativa, quadro o quadretto di g., rappresentazione vivace d’una scena della vita reale fatta con lo stesso gusto aneddotico. ...
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titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; [...] di semente da impiegare nelle semine, e si determina con la formula V = pg/100, dove V è il titolo o valore reale, p la purezza e g la germinabilità. 9. Nell’industria tessile, misura della finezza di una singola fibra, e, più precisamente, numero ...
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dereismo
s. m. [dall’ingl. dereism, tratto dalla locuz. lat. de re, propr. «(lontano, astratto) dalla cosa, dal fatto reale»]. – In psichiatria, perdita del contatto con la realtà accompagnata da un [...] modo di pensare che non segue le vie della logica, come condizione propria di personalità introversa e espressione caratteristica della schizofrenia ...
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nunciazione
nunciazióne s. f. [dal lat. nunciatio -onis, variante tarda di nuntiatio «annuncio, denuncia»]. – Nel linguaggio giur., azioni di nunciazione, le azioni (denuncia di nuova opera, denuncia [...] di danno temuto) con cui è attuata la tutela preventiva di un bene del quale si abbia la proprietà, il possesso o altro diritto reale. ...
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Moneta d’oro fatta coniare da Carlo I d’Angiò (1266-85) a Barletta e poi a Messina in sostituzione dell’augustale.
R. si dissero pure varie monete d’oro e d’argento emesse in Sicilia e Sardegna dagli Aragonesi. Con l’accrescersi della potenza...
reale (regale)
Luigi Blasucci
L'aggettivo ricorre tre volte nel Convivio e quattro nella Commedia. Può designare semplicemente ciò che " è di re ": Cv IV V 12 poi che [Roma] da la reale tutoria fu emancipata; Pd XIII 104 regal prudenza è quel...