saturnio
satùrnio agg. [dal lat. Saturnius, der. del nome del dio Saturnus, Saturno], letter. – 1. Del dio Saturno; sacro, dedicato al dio Saturno: terra s., l’Italia, il cui primo re, secondo la leggenda, [...] fu Saturno (l’espressione è reminiscenza virgiliana: «Saturnia tellus», Georg. II, 173); esultò la terra s. nutrice di messi (D’Annunzio). Come s. m., il S., epiteto di Giove, figlio di Saturno. 2. a. ...
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poiche
poiché (o 'pòi che') cong. – 1. Con valore temporale, dopo che: Poi ch’èi posato un poco il corpo lasso, Ripresi via per la piaggia diserta (Dante); con questo sign., che è quello proprio e originario, [...] in grafia staccata), poteva invece seguire alla prop. principale (cfr. l’uso attuale della locuz. dal momento che): Se fosse amico il re de l’universo, Noi pregheremmo lui de la tua pace, Poi c’hai pietà del nostro mal perverso (Dante); Conosci or ...
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gerusia
geruṡìa s. f. [dal gr. γερουσία, der. di γέρων «vecchio»]. – Nell’antica Grecia, in partic. a Sparta, senato costituito dagli anziani (in numero di 28), con competenza su questioni riguardanti [...] il re, l’amministrazione della giustizia, la politica estera, ecc. ...
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qualita
qualità (ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)]. – 1. a. Proprietà [...] si è nuovamente imposto a livello internazionale. c. ant. Alta condizione sociale e dignità, che comporta grande riguardo e rispetto: il re e la marchesana a una tavola sedettero, e gli altri secondo le loro q. a altre mense furono onorati (Boccaccio ...
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r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato [...] di ricevimento, sigla A. R.). Maiuscola senza punto, è sigla automobilistica internazionale della Romania (romeno România), è simbolo del Re nel gioco degli scacchi, era abbrev. di (treno) rapido nelle ferrovie; in fisica, R indica, tra l’altro, il ...
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r-
– Prefisso verbale, con valore iterativo o intensivo: rallegrare, riniziare, rassettare; rappresenta la riduzione, davanti a vocale, di re- o ri-. Si trova più spesso fuso con i pref. a(d)- o in-, [...] fusione che dà luogo ai nuovi prefissi ra- e rin- ...
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gesso
gèsso s. m. [lat. gypsum, dal gr. γύψος]. – 1. Minerale monoclino, solfato di calcio biidrato, limpido e incolore se puro, con struttura molto varia: a grandi cristalli con perfetta sfaldabilità [...] macinato e pressato, addizionato o no di collante e coloranti, con il quale si scrive sulla lavagna e altrove: a Carlo re di Francia fu licito pigliare la Italia col g. (celebre frase del Machiavelli, Il Principe, XII, 3), cioè segnando col gesso ...
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ra-
– Prefisso in cui si fondono i due prefissi lat. re- e ad-; produce sempre il raddoppiamento della consonante iniziale semplice. È usato per la formazione di verbi e derivati verbali, con valore [...] intensivo o iterativo (rabbonire, raddrizzare, rasserenare), ma anche con funzione semplicemente derivativa, analoga a quella del prefisso a- (raddensare, rallentare, rassodare). Per alcuni verbi, accanto ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo [...] combattuta nel 1639-40 tra gli Scozzesi, che avevano rifiutato di accettare l’anglicanesimo e i vescovi anglicani, e il re d’Inghilterra Carlo I. 2. Con funzione appositiva, rosso vescovo, la particolare tonalità di rosso violaceo propria dell’abito ...
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Diritto
Il capo riconosciuto e legittimo di uno Stato che si regge a monarchia. In quanto organo supremo, gode di un particolare stato giuridico, fondato su un insieme di prerogative che gli sono attribuite in considerazione della sua funzione...
Seconda nota della scala naturale di do, nei paesi germanici e anglosassoni detta D come nella antica notazione musicale alfabetica (➔ notazione). Il nome fu adottato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (11° sec.) in poi.