algore
algóre s. m. [dal lat. algor -oris, der. di algēre «sentire freddo»], letter. – Freddo intenso: d’uno in altro monte Cantando vo nel più gelato algore Il mio gran Re (L. Alamanni). ...
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viscerocettore
viscerocettóre (non com. viscerorecettóre) s. m. [comp. di viscere e (re)cettore]. – Nel linguaggio medico, nome generico dei recettori situati nella compagine dei visceri. ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] pubblica della Chiesa; l. encicliche (v. enciclica); l. di Maestà, quelle sottoscritte nel 1609 da Rodolfo II d’Asburgo, re di Boemia, per assicurare il libero esercizio del culto a quanti aderivano alla confessione boema; l. di marca, i permessi ...
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protonotario
protonotàrio (o protonotaro) s. m. [dal gr. biz. πρωτονωτάριος, comp. di πρωτο- «proto-» e del lat. notarius «scrivano, notaio»]. – Nell’impero bizantino, funzionario civile alle dipendenze [...] dello stratego. Nel regno di Sicilia, sotto i Normanni, gli Svevi e gli Angioini, il capo dei notai del re, che curava la compilazione e l’invio dei diplomi. Nella curia pontificia, p. apostolico, ognuno dei sette «primi notari», che formano un ...
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guardare
v. tr. e intr. [dal germ. wardōn] (come intr., aus. avere). – 1. Dirigere gli occhi, fissare lo sguardo su qualche oggetto (non include necessariamente l’idea del vedere, in quanto si può guardare [...] cielo, Onde d’Elettra tua resti la fama (Foscolo); un liquor simile non si trova in tutti i ventidue regni del re nostro signore, che Dio guardi (Manzoni); sign. simile ha anche nelle espressioni esclamative Dio guardi!, Dio ne guardi!, a proposito ...
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guardasigilli
s. m. [comp. di guarda- e sigillo]. – 1. In passato, gran cancelliere che aveva in custodia i sigilli del re o dello stato, e ne vigilava l’esatta apposizione. 2. Oggi, titolo del ministro [...] della Giustizia (per lo più in posizione attributiva, ministro g.), in quanto ha l’ufficio di munire del sigillo dello stato a lui affidato tutte le leggi formali, secondo quanto è disposto espressamente ...
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strisciata
s. f. [der. di strisciare]. – 1. Lo strisciare; percorso compiuto strisciando; rapido passaggio rasente a qualcosa: il gabbiano fece una s. sull’acqua; con senso più astratto e poco com.: [...] (I. Nievo). Con accezioni partic.: a. Nel gioco dei birilli, passaggio della palla tra la fila dei birilli con il re e quella che la fiancheggia a destra o a sinistra, senza abbatterne alcuno. b. Nel pugilato, azione tattica consistente nell’avanzare ...
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letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), [...] l. del cuore, l. dell’unghia, l. del pelo, ecc. 8. Letto di giustizia: ampia poltrona a baldacchino su cui sedeva il re, nelle varie epoche della monarchia di Francia, durante le sedute del parlamento; l’espressione è poi passata a indicare le sedute ...
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tenebra
tènebra (poet. tenèbra) s. f. [dal lat. tenĕbrae -arum]. – Oscurità profonda, completa (è usato per lo più, e nel linguaggio com. sempre, al plur.): fitte, dense t.; le t. notturne; Non però [...] , ecc.): v. luce, n. 2 c; quindi la condizione dell’anima lontana dalla luce della verità, di Dio, della virtù: angelo, re delle t., il demonio; il regno delle t., l’inferno, l’oltretomba; Dov’è silenzio e tenebre La gloria che passò (Manzoni), con ...
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Diritto
Il capo riconosciuto e legittimo di uno Stato che si regge a monarchia. In quanto organo supremo, gode di un particolare stato giuridico, fondato su un insieme di prerogative che gli sono attribuite in considerazione della sua funzione...
Seconda nota della scala naturale di do, nei paesi germanici e anglosassoni detta D come nella antica notazione musicale alfabetica (➔ notazione). Il nome fu adottato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (11° sec.) in poi.