azzurro
ażżurro agg. e s. m. [da una pronuncia pop. lāzūrd dell’arabo lāzuward «lapislazzuli», che è dal persiano lāz̆ward o lāǵward, adattam. del sanscr. rājāvarta; cfr. lat. mediev. lazur o lazulum]. [...] nobile: sosteneva di avere sangue a. nelle vene; principe a., personaggio tradizionalmente descritto come bello e coraggioso, futuro re di un paese ricco e felice, che in numerose fiabe risveglia l’amore di fanciulle povere e infelici, conducendole ...
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inosservato
agg. [dal lat. tardo inobservatus, comp. di in-2 e part. pass. di observare «osservare»]. – 1. Non osservato, senza essere notato, senza destare l’attenzione: il suo gesto (o anche la sua [...] di participio: Mercurio ... venia Pur divisando in suo pensier la guisa Di trarre, dalle guardie inosservato, Fuor del dorico vallo il re troiano (V. Monti). 2. Non rispettato, riferito a legge, norma, patto: la disposizione è rimasta inosservata. ...
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revocare
(ant. o raro rivocare, non più usato nelle forme rizotoniche) v. tr. [dal lat. revŏcare, comp. di re- e vocare «chiamare»] (io rèvoco [ant. revòco o rivòco], tu rèvochi, ecc.). – 1. ant. o letter. [...] Richiamare, in senso proprio: lo costrinse a rivocare Niccolò Piccino di Toscana (Machiavelli); più spesso, in usi fig., richiamare in vita istituti, costumi; richiamare alla memoria sentimenti, pensieri, ...
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maharani
‹maharàni› s. f. [hindī mahārānī ‹mahaaràani› o mahārāñī, dal sanscr. mahārājñī, propr. «grande regina», comp. di mahā- «grande» e rājñī femm. di rājan- «re»]. – La moglie di un maragià. ...
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prestigia
prestìgia s. f. [dal lat. praestigia: v. prestigio] (pl. -gie), ant. – Opera di illusione, incantesimo, raggiro, gioco di prestigio: un re oltramontano, operante in Bologna non so quali prestigie [...] di guarigioni, che appena le femminette posson credere (Giordani) ...
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guadagnapane
s. m. [comp. di guadagna(re) e pane] (solo al sing.), region. – Qualunque attività o lavoro svolto per campare: porto a spasso cani a pagamento, al momento ho solo questo guadagnapane. ...
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fortuna
s. f. [lat. fortūna, der. di fors fortis «caso, sorte»]. – 1. Propriam., nome di un’antica divinità romana, personificazione della forza che guida e avvicenda i destini degli uomini, ai quali [...] ero in casa. 4. Condizione, stato: Agatocle siciliano, non solo di privata, ma di infima e abietta f., divenne re di Siracusa (Machiavelli); il totale rivolgimento della loro f. (Leopardi). 5. ant. Sorte cattiva, condizione disgraziata, disavventura ...
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revulsione
revulsióne (o rivulsióne) s. f. [dal lat. revulsio -onis «lo strappare», der. di revellĕre «svellere, strappare», comp. di re- e vellĕre che ha gli stessi sign.]. – In medicina, l’aumento [...] dell’afflusso sanguigno ai tessuti superficiali di una regione del corpo, provocato a scopo terapeutico mediante applicazione di particolari sostanze (revulsivi), con il fine di attivare i processi reattivi ...
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presto4
prèsto4 (o prèste) s. m. – Adattamento del fr. ant. prestre (diventato poi prêtre), cui corrisponde in ital. prete; fu forma in uso anticamente, e poi anche ripetuta in secoli seguenti, soprattutto [...] la sacralità del sovrano), dotato di grande potenza e di favolose ricchezze, nemico dei musulmani, identificato poi come re d’Etiopia o come signore indiano (variamente spiegato è il nome Gianni): lo presto Giovanni, nobilissimo signore indiano ...
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rex
rèx 〈rèks〉 s. m. [dal lat. rex «re»]. – Nome di una razza di conigli selezionata da una mutazione comparsa nel 1919 in Francia: il pelo è corto, morbido e fitto, molto adatto per la pellicceria. ...
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Diritto
Il capo riconosciuto e legittimo di uno Stato che si regge a monarchia. In quanto organo supremo, gode di un particolare stato giuridico, fondato su un insieme di prerogative che gli sono attribuite in considerazione della sua funzione...
Seconda nota della scala naturale di do, nei paesi germanici e anglosassoni detta D come nella antica notazione musicale alfabetica (➔ notazione). Il nome fu adottato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (11° sec.) in poi.