prerogativa
s. f. [dal lat. tardo praerogativa, femm. sostantivato dell’agg. class. praerogativus «che vota prima degli altri» (der. di praerogare «interrogare per primo sul proprio parere»), riferito [...] per mezzo di corriere diplomatico). P. regie, spesso al sing. con valore collettivo, p. regia, o anche p. del re, della corona, del trono, espressioni con cui, negli stati a regime monarchico, si designavano alcuni speciali poteri che, non soggetti ...
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retribuire
retribüire v. tr. [dal lat. retribuĕre «dare, restituire», comp. di re- e tribuĕre «attribuire»] (io retribüisco, tu retribüisci, ecc.). – Ricompensare per un lavoro, per una prestazione, [...] rimeritare: r. il personale; ciascuno verrà retribuito in proporzione del suo rendimento; r. con larghezza, lautamente, meschinamente; r. in contanti, in natura; in senso morale e religioso: Dio retribuisce ...
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maggio2
màggio2 s. m. [lat. Maius (mensis), nome d’incerta origine, variamente connesso con Maia, divinità italica, madre di Mercurio]. – 1. Quinto mese dell’anno nel calendario giuliano e gregoriano, [...] o anche il primo sabato o la prima domenica) del mese di maggio: sposa del m., reginetta eletta nel corso di tale festa; re e regina del m., coppia eletta nella stessa occasione. b. L’albero o il ramo fiorito (detto anticam. anche maio) che fanciulli ...
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plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica [...] invariabili al plur.: i maschili e femminili in -i (il, i brindisi, la, le crisi; pari, impari, dispari); i monosillabi (il, i re; la, le gru); le parole terminanti in vocale tonica (il, i caffè; la, le virtù); i nomi in consonante (il, i lapis; il ...
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extracattedra
(extra-cattedra), agg. inv. Che è al di fuori dell’attività didattica. ◆ Cosa proponete? «Un salario europeo in 4 o 5 anni, però a partire da oggi. I soldi che ci sono vanno divisi fra [...] prof che lavora fuori orario il pomeriggio, sì alle attività extracattedra svolte da tutti» [Piero Bernocchi intervistato da Ma(rio) Re(ggio)]. (Repubblica, 4 marzo 1999, p. 8, Politica) • Il problema è che solo una minoranza di docenti alla Bocconi ...
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febbraio
febbràio (ant. o region. febbraro) s. m. [lat. februarius, agg. der. di februus «purificante», perché presso i Romani destinato alla purificazione]. – Secondo mese dell’anno nel calendario giuliano [...] : quello scoppiato a Parigi il 23-24 febbr. 1848, che pose fine alla «monarchia di luglio», costringendo all’esilio il re Luigi Filippo e instaurando, in sua vece, un governo repubblicano; e quello che nel febbraio 1917 costituì la fase preliminare ...
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ministro
s. m. [dal lat. minister -stri «servitore, aiutante», der. di minor agg., minus avv. «minore, meno», secondo il modello di magister «maestro» sentito in rapporto con magis «più»]. – In genere, [...] proprie. 1. a. Chi esercita un alto ufficio, agendo in nome e per conto di un’autorità superiore: i m. del re (solo nel linguaggio letter. e in senso storico: gli alti dignitarî e ufficiali di corte che assistevano il sovrano nelle sue funzioni e ...
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numano
agg. – Di Numa Pompilio, secondo re di Roma (dal 715 al 673 a. C.), autore, secondo la tradizione, di importanti riforme giuridico-religiose: calendario n., il calendario istituito da Numa Pompilio, [...] che, regolato principalmente sul moto della Luna, stabiliva la durata dell’anno in 355 giorni, suddivisi in 12 mesi, e prevedeva ogni due anni l’intercalazione, dopo il 23 febbraio, di un periodo di 27 ...
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sparigliare
v. tr. [der. di pariglia, col pref. s- (nel sign. 1)] (io sparìglio, ecc.). – 1. non com. Disfare una pariglia, una coppia di animali o di oggetti: s. i cavalli. 2. Nel gioco della scopa [...] con un sette due o tre carte più piccole, in modo che l’ultimo sette resti spaiato; analogam. s. i sei, i re; anche assol.: cerca di non sparigliare. ◆ Part. pass. sparigliato, anche come agg., spaiato, non più in coppia: un cavallo, un sette ...
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minore
minóre agg. [lat. minor -ōris, che funge da compar. di parvus «piccolo»; cfr. meno e minimo] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., e in usi poetici anche al plur., o posposto al sost., [...] ha la prima terza minore (do-mi♭-sol). c. Modo m., quello il cui terzo grado dista dal primo una terza minore (do-re-mi♭-fa-sol-la♭-si). 4. In matematica, l’espressione «minore di» si rende simbolicamente col segno 〈 (cioè a 〈 b significa che a ...
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Diritto
Il capo riconosciuto e legittimo di uno Stato che si regge a monarchia. In quanto organo supremo, gode di un particolare stato giuridico, fondato su un insieme di prerogative che gli sono attribuite in considerazione della sua funzione...
Seconda nota della scala naturale di do, nei paesi germanici e anglosassoni detta D come nella antica notazione musicale alfabetica (➔ notazione). Il nome fu adottato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (11° sec.) in poi.