antinomia
antinomìa s. f. [dal lat. antinomĭa, gr. ἀντινομία, comp. di ἀντί «contro» e νόμος «legge»]. – Contraddizione, reale o apparente, fra due leggi o disposizioni di legge, fra due concetti, fra [...] dell’uso delle categorie alla sfera dell’esperienza possibile; le antinomie, che insorgono propriamente nel campo della cosmologia razionale, cioè della dottrina che ha per oggetto l’idea del mondo, sono più precisamente quattro (ma altre sono ...
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intellettivo
agg. [dal lat. tardo intellectivus, der. di intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»]. – 1. Che riguarda l’attività dell’intelletto, la capacità d’intendere con l’intelletto: [...] , anima i. (gr. διανοητικὴ ψυχή), l’anima intesa come principio vitale dell’uomo, distinta dall’anima vegetativa e da quella sensitiva. 2. ant. Dotato d’intelligenza: le creature i.; l’uomo è definito per animale i. o razionale (Leopardi). ...
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contraddizione
contraddizióne (o meno corretto contradizióne) s. f. [dal lat. contradictio -onis, der. di contradicĕre «contraddire»]. – 1. a. Il contraddire, il contraddirsi: cadere in c.; cogliere [...] vista come unità del positivo e del negativo posta a fondamento, necessariamente, di ogni determinazione intellettuale nel razionale e perciò nel reale, difficile da scorgersi nell’immediato ma che si mostra attraverso la mediazione concettuale in ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] prevalente nel pensiero filosofico moderno e contemporaneo: come sinon. di sostanza pensante esso designa l’intelletto o la facoltà razionale, la coscienza che l’uomo ha di sé in quanto pensiero, ed è, pertanto, contrapposto alla materia (sostanza ...
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intelligibilita
intelligibilità s. f. [der. di intelligibile]. – 1. In filosofia, il carattere di tutto ciò che è intelligibile, cioè comprensibile mediante la facoltà dell’intelletto, con quegli aspetti [...] di particolare chiarezza e penetrazione razionale che di quest’ultima sono peculiari: per Platone l’i. è il carattere essenziale delle idee. 2. Con sign. generico, nell’uso com., possibilità di essere compreso e interpretato: i. di un concetto, di un ...
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dianoia
dïànoia s. f. [traslitt. del gr. διάνοια]. – Nella filosofia aristotelica, la conoscenza razionale, o «sapere discorsivo», ossia l’attività mentale che scinde nella dualità giudicante del soggetto [...] e del predicato l’unità dell’oggetto offerto dall’intuizione intellettuale del pensiero noetico (v. noesi) ...
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assetto
assètto s. m. [der. di assettare]. – 1. L’atto e il modo di assettare e di assettarsi o di essere assettato; quindi, in genere, ordine (nella sistemazione e disposizione degli oggetti, nel modo [...] frasi dare a., mettere in a., mettersi, rimettersi in a., e sim.: dare a. a una camera, a un ufficio; dare un a. razionale alle leve di comando; l’a. dei fari è variabile automaticamente; e con riferimento a persona: poi che un poco si fu rimesso in ...
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produttivismo
s. m. [der. di produttivo], non com. – Orientamento di politica economica che tende a incrementare la produttività mediante un razionale sfruttamento di nuove tecniche di produzione e di [...] distribuzione ...
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fideismo
s. m. [dal fr. fidéisme, der. del lat. fides «fede»]. – 1. Sistema o orientamento filosofico o teologico, che considera la fede come forma di conoscenza anteriore e superiore alla ragione, ritenuta [...] , e generalmente nei mistici; ma esso è più caratteristico di indirizzi di pensiero moderni, sia tra cattolici desiderosi di reagire al razionalismo del sec. 18°, sia tra non cattolici che hanno sottolineato del fatto religioso il carattere non ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante [...] e di attività psichiche superiori, spesso non facilmente definibili a livello descrittivo; in partic., si distinguono un p. razionale, caratterizzato dall’impiego di procedimenti di tipo deduttivo-induttivo, un p. intuitivo, che dovrebbe procedere in ...
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razionale In matematica, numeri r. sono i numeri interi e frazionari, che esprimono il rapporto di due grandezze commensurabili. Originariamente si pensava (guidati dall’idea che ogni figura geometrica fosse costituita da un numero finito di...
razionale
Marta Cristiani
Definisce prima di tutto, in D., la parte più elevata dell'anima, perfettissima di tutte l'altre (Cv III Il 14), che riassume in sé e perfeziona l'anima vegetativa e sensitiva, da cui è, nell'ordine, preceduta, secondo...