onere
ònere s. m. [dal lat. onus 0nĕris]. – 1. Obbligo, vincolo: eredità gravata da molti o.; o. fiscali, l’insieme dei tributi che il contribuente è obbligato a pagare; o. sociali, i contributi che [...] religiose. Con accezioni più strettamente giuridiche: onere nei negozî giuridici, il comportamento che un attività che la parte, interessata a dimostrare un determinato fatto o rapporto (o la sua inesistenza), deve svolgere al fine di raggiungere ...
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decadenza
decadènza s. f. [der. di decadere, sull’esempio del fr. décadence]. – 1. Il decadere; progressiva diminuzione di prosperità, floridezza, forza, autorità e sim., in una persona (soprattutto [...] specificate nelle lettere patenti di concessione, di confermazione o di riabilitazione. 3. Istituto giuridico, per il quale (per esigenza di certezza dei rapportigiuridici) un diritto, un potere o una facoltà non possono più essere esercitati dopo ...
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fattispecie
fattispècie s. f. [dalla locuz. lat. facti species «apparenza di fatto», fatto immaginato per servire come paradigma], invar. – 1. Nel linguaggio giur., l’insieme delle circostanze oggettive [...] che interessano un rapportogiuridico: f. penale, l’insieme degli elementi previsti dalla norma perché possa applicarsi una sanzione penale; si distingue in f. oggettiva, l’insieme degli elementi oggettivi del reato, e f. soggettiva, come descrizione ...
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rompere
rómpere v. tr. [lat. rŭmpĕre] (io rómpo, ecc.; pass. rem. ruppi, rompésti, ecc.; part. pass. rótto). – 1. a. Spezzare, dividere qualche cosa in due o più parti, con movimento rapido e taglio [...] ); r. i ripari; r. le dighe; in usi fig., riferito a un obbligo o a un vincolo, a un impegno o a un rapportogiuridico o morale: r. un patto, l’alleanza, l’accordo; r. la tregua, l’armistizio; r. le relazioni diplomatiche con uno stato; r. il ...
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originario
originàrio agg. [dal lat. tardo originarius, der. di origo -gĭnis «origine»]. – 1. a. Che ha origine da un luogo, che è nativo, o proveniente, da un determinato luogo: la pianta della patata [...] , modo o. di acquisto, modo di acquisto dei diritti (occupazione, usucapione, ecc.) fondato sull’inesistenza di un rapportogiuridico tra precedente e susseguente titolare dei medesimi: si contrappone al modo derivativo per il quale chi acquista si ...
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contrattuale
contrattüale agg. [der. di contratto2]. – Che concerne un contratto o i contratti: clausola c.; disposizioni, norme c.; accordo c.; rinnovo c.; anche, stabilito nel contratto: aumento c. [...] obbligo che, per legge o per contratto, si abbia nei confronti di un altro soggetto: presuppone la preesistenza di un particolare rapportogiuridico e dà luogo al risarcimento dei danni. Forza c., o potere c., nei contratti di lavoro e spec. nelle ...
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ad nutum
locuz. lat. (propr. «secondo la volontà, a volontà»). – Nel linguaggio giur., formula che qualifica l’atto con cui un soggetto pone termine a un rapportogiuridico per sua libera determinazione, [...] senza che l’altra parte possa opporsi: licenziamento ad nutum. È anche la formula con cui viene conferito un ufficio ecclesiastico il cui titolare può essere rimosso dal concedente senza una causa tassativamente ...
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terzieta
terzietà s. f. [der. di terzo, con -i- del lat. tertius]. – Nel linguaggio giur. e giornalistico, il fatto di essere terzo in un rapportogiuridico, cioè estraneo o privo di interessi in comune [...] con una delle due o più parti in causa: nel processo penale il giudice si trova in condizione di t. rispetto all’accusa e alla difesa ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe [...] soggetto che agisce: confessione fatta a un terzo; anche, in contrapp. a parte, qualunque soggetto estraneo a un dato rapportogiuridico, dal quale perciò questo non può trarre né pregiudizio né vantaggio, ma che in taluni casi può essere oggetto di ...
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decorso2
decórso2 s. m. [dal lat. decursus -us, der. di decurrĕre «correr via»]. – 1. a. ant. Lo scorrere, il corso: il d. delle acque. b. Nel linguaggio medico, il d. di una vena, di un nervo, ecc., [...] il suo percorso. 2. Il trascorrere: il d. del tempo può modificare un rapportogiuridico; il d. della stagione. 3. Andamento o sviluppo di una malattia nel tempo: malattia a d. molto breve; il periodo postoperatorio ha avuto un d. regolare. ...
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Rapporto giuridico è la relazione tra due (o più) soggetti regolata dal diritto. Caratteristica del diritto, è quella di regolare i rapporti giuridicamente rilevanti perché hanno come oggetto interessi suscettibili di valutazione economica,...
Le prestazioni eseguite in assenza di un rapporto giuridico tra le parti ma per amicizia, benevolenza, buona educazione etc. si dicono di cortesia e generalmente non sono rilevanti nella sfera del diritto. L’art. 414 c.nav. dispone che chi assume...