assegnare
v. tr. [dal lat. assignare, comp. di ad- e signare «segnare»] (io asségno, ecc.; v. segnare). – 1. a. Attribuire, fissare come proprio: a. i confini; gli fu assegnata la stanza migliore; a. [...] del magazzino; a ciascun impiegato è stata assegnata una certa quantità dilavoro. 2. Destinare: a. a un ufficio, a un reparto , tanto spendeva volentieri ... nelle cose di pittura e di scultura (Vasari). Nel rapportodi assegnazione, come agg. e s. ...
Leggi Tutto
diligenza1
diligènza1 s. f. [dal lat. diligentia, der. di dilĭgens -entis «diligente»]. – Cura attenta e scrupolosa, premurosa esattezza nell’operare: studiare, lavorare, cercare con d.; eseguire con [...] adempimento del suo obbligo; d. del buon padre di famiglia, quella di grado normale, richiesta, per esempio, nel rapportodilavoro subordinato, consistente nell’osservanza delle norme tecniche e di correttezza sociale, in relazione alla natura del ...
Leggi Tutto
trasmissione
trasmissióne s. f. [dal lat. transmissio -onis, der. di transmittĕre «trasmettere», part. pass. transmissus]. – In genere, l’operazione, l’azione, il fatto di trasmettere. 1. a. Trasferimento, [...] , si chiama semplicem. trasmissione l’insieme di tali organi); rapportodi t., il rapporto tra la velocità dell’organo condotto e quella dell’organo motore; rendimento della t., il rapporto fra il lavoro utile disponibile sull’organo condotto e il ...
Leggi Tutto
composizione
compoṡizióne s. f. [dal lat. compositio -onis, der. di componĕre «comporre»]. – 1. a. L’atto, l’operazione, il lavoro del comporre, cioè del mettere ordinatamente e organicamente insieme; [...] limitate. Per la formazione del plurale dei nomi composti, v. plurale. 4. In statistica, rapportodi c. (o di parte al tutto), rapporto che mette a confronto le intensità di due fenomeni, uno dei quali si può considerare parte dell’altro (per es., le ...
Leggi Tutto
apprendistato
s. m. [der. di apprendista]. – Rapportodilavoro subordinato di carattere speciale, in base al quale un imprenditore assume nella propria azienda un giovane lavoratore (fino ai 29 anni), [...] necessario ad acquisire una specializzazione, richiedendo come contropartita una prestazione d’opera, che è generalmente anche retribuita; periodo di a., la durata di tale rapporto. In senso concr. e collettivo, il complesso degli apprendisti. ...
Leggi Tutto
beneficio
benefìcio (non com. benefìzio) s. m. [dal lat. beneficium, comp. di bene «bene1» e tema di facĕre «fare» (cfr. -ficio)]. – 1. Qualsiasi atto o concessione con cui si fa del bene ad altra persona [...] della pena o escludere la menzione della condanna nel certificato penale, o accordare al minorenne il perdono giudiziale. d. In rapportidilavoro, b. accessorî (in ingl. fringe benefits, v. benefit), le indennità e i servizî forniti dal datore ...
Leggi Tutto
gig economy
loc. s.le f. Modello economico basato sul lavoro a chiamata, occasionale e temporaneo, e non sulle prestazioni lavorative stabili e continuative, caratterizzate da maggiori garanzie contrattuali. [...] manodopera. (Ansa.it, 10 novembre 2017, Tecnologia) • Per il tribunale di Torino i «rider» (fattorini in bici) di Foodora sono collaboratori autonomi non legati da un rapportodilavoro subordinato con l’azienda. La decisione arriva al termine della ...
Leggi Tutto
nearworking
(near working) loc. s.le m. Lavoro agile caratterizzato dalla possibilità di svolgere l’attività lavorativa vicino al luogo in cui si abita. ♦ Dall’introduzione del lavoro agile per il personale [...] e ambientale e nemmeno solo il benessere dilavoratrici e lavoratori, tutti elementi chiave che ci hanno rapporto tra loro e tra dentro e fuori il perimetro urbano. (Cristina Tajani, Stati generali.com, 11 marzo 2021, Lavoro) • «Dobbiamo lavorare ...
Leggi Tutto
prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] n. 2 c); p. possesso di qualche cosa, impossessarsene, o iniziare un rapportodi godimento di un determinato bene, per lo più ; p. riposo, riposarsi; p. servizio, iniziare l’attività dilavoro; p. sonno, addormentarsi, cominciare a dormire; p. stanza, ...
Leggi Tutto
forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] un dato periodo si considerano atti al lavoro per età e condizioni di salute. Nella teoria economica marxiana, forza-lavoro, la capacità lavorativa umana in quanto assume forma di merce nei rapportidi produzione capitalistici: è infatti venduta all ...
Leggi Tutto
Nella sua accezione empirica, il termine lavoro indica ogni attività di impiego di energie fisiche e intellettuali dell’uomo per la produzione o lo scambio di beni e/o servizi. In tale nozione si individuano due profili, tra loro complementari:...
La sospensione del rapporto di lavoro si verifica quando, pur non potendo aver corso la prestazione, il rapporto resta giuridicamente in vita, e si differenzia strutturalmente dall’interruzione della prestazione riconducibile al riposo. Tra...