razio-vitalismo
ràzio-vitalismo s. m. [dallo spagn. racio-vitalismo]. – Termine con cui è chiamata la filosofia di J. Ortega y Gasset (1883-1955), quale dottrina della «ragione vitale» (spagn. razón [...] vital), tendente a unire i due momenti della «ragione» e della «vita». ...
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morso2
mòrso2 s. m. [lat. mŏrsus -us, der. di mordēre «mordere», part. pass. morsus]. – 1. a. L’atto del mordere (di uomini o di animali), dell’affondare cioè i denti in una materia, per staccarne un [...] , assoggettarlo, domarlo. E posto agli Umbri e alli Piceni il m. (Ariosto); e con senso più astratto: di ragione il m. (Ariosto), il freno, il ritegno della ragione: mi rendé sì ardita Che del timor non mi ritenne il m. (T. Tasso). 5. In legatoria ...
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illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. [...] detti talora illuminati (gr. ϕωτισϑέντες) coloro che avevano ricevuto il battesimo. b. Con riferimento al principio illuministico della ragione naturale come forza che rischiara la mente, sono sorte nel sec. 18° le espressioni uomo i., cittadino i ...
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paratassi
s. f. [comp. del gr. παρά «accanto» e τάξις «disposizione», coniato sul modello e in contrapp. a ipotassi; cfr. gr. παράταξις «schieramento»]. – In sintassi, il collegamento tra due o più proposizioni [...] all’interno di un periodo mediante giustapposizione o coordinazione e non mediante subordinazione (per es., parlava e rideva, opposto a parlando, rideva; ha ragione lui, credo, opposto a credo che abbia ragione lui). ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, [...] non ricavati dall’esperienza ma formulati dalla ragione, deducendo dai principî le conseguenze, dagli ’elemento formale di ogni conoscenza universale e necessaria, che la ragione ricava dalla sua interiorità e che quindi non dipende dall’esperienza ...
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a fortiori
‹a forzi̯òri› locuz. avv., lat. mediev. (sottint. ratione: «a più forte ragione»). – Tanto più, a maggior ragione. Nella logica, è detto argomento a f. quello che mira a provare che la tesi [...] in questione ha delle ragioni ancor più forti, per essere ammessa come valida, di un’altra che è stata già ammessa come valida (es.: «Se io devo amare i miei nemici, a fortiori devo amare i miei amici»). ...
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arazionale
agg. [comp. di a- priv. e razionale1], non com. – Non razionale, che non è cioè fondato sulla ragione o non procede dalla ragione o è privo di razionalità: il carattere a. della fede nei miracoli. ...
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bene2
bène2 s. m. [dall’avv. bene1]. – 1. a. Ciò che è buono in sé, cioè perfetto nella compiutezza del suo essere o nel suo valore morale, e quindi oggetto di desiderio, causa e fine dell’azione umana: [...] le genti dolorose C’hanno perduto il ben de l’intelletto, Inf. III, 17-18), ma nell’uso com., il senno, la ragione: perdere il ben dell’intelletto, diventare matto. Con più diretto riferimento al bene come norma dell’attività morale: la scienza del b ...
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deismo
s. m. [dal fr. déisme, der. del lat. deus «dio»]. – In generale, orientamento di pensiero che riconosce l’esistenza di un Dio come prima causa, creatore e ordinatore del mondo: tale credenza (che, [...] 18° – un significato polemico contro le religioni storiche, le chiese, contro l’idea di rivelazione o di mistero, in nome della ragione e della libertà di coscienza. Il termine, adoperato spesso come sinon. di teismo, ha in realtà oggi un significato ...
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vedere
vedére v. tr. [lat. vĭdēre] (pres. indic. védo [letter. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé’], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [letter. véggono, ant. o poet. [...] ); vedo bene che mi sono sbagliato; non vedo come potrei dirgli di no; non posso fare come tu vuoi: non ne vedo la ragione; non vedo bene quali possano essere le sue intenzioni. Con uso assol.: vedo, comprendo, mi rendo conto (di quello che altri ha ...
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Economia
Per il rapporto secondo il quale due beni si scambiano tra loro ➔ ragione di scambio.
Ragione sociale
Denominazione data a una società commerciale per contraddistinguerla da altre (è sinonimo quindi di ditta; nel codice civile anche...
razionalità Facoltà propria degli esseri dotati di ragione.
Economia
La r. è una caratteristica dell’homo oeconomicus. Nella teoria economica tradizionale e moderna si distinguono due approcci alla r.: il primo definisce la scelta razionale...