raziocinare
v. intr. [dal lat. ratiocinari, der. di ratiocinium «raziocinio»] (aus. avere), non com. – Argomentare con raziocinio (ha quindi senso più circoscritto di ragionare): r. bene, male, pedantescamente. [...] Con sign. più generico, riflettere, pensare: si distendeva sul letto, fantasticava e raziocinava (Ed. Calandra). ◆ Part. pres. raziocinante, anche come agg.: l’uomo, essere raziocinante, dotato di raziocinio, di ragione. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] ., con riferimento ad alcune qualità del discorso o al sentimento ispiratore: parlare il l. del cuore, dei sentimenti, della ragione. 4. In diretta o implicita contrapp. al linguaggio verbale, costituito dalle lingue storico-naturali (per cui esso è ...
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cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., [...] lasciano che il rapporto tra la moneta nazionale e le altre valute sia libero di variare (sia pure entro certi limiti) in ragione del libero gioco della domanda e dell’offerta di divise sul mercato; c. multipli, regime per il quale la medesima moneta ...
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razionabile
razionàbile agg. [dal lat. rationabĭlis, der. di ratio -onis «ragione»], letter. ant. – Razionale, proprio degli esseri razionali: nullo effetto mai razïonabile, Per lo piacere uman che rinovella [...] Seguendo il cielo, sempre fu durabile (Dante). ◆ Avv. razionabilménte, ragionevolmente ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino [...] d’uso, v. furto, n. 1 a. b. Possibilità, capacità o facoltà di usare: è grande e deve avere ormai l’u. della ragione; perdere l’u. della parola; riacquistare l’u. delle braccia; una paralisi gli ha tolto l’u. della gamba sinistra; camera ammobiliata ...
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razionale2
razionale2 s. m. [dal lat. rationalis «razionale», der. di ratio -onis «ragione, ragionamento»]. – 1. Nell’Antico Testamento, razionale o r. del giudizio (in latino rationale, in greco λογεῖον, [...] in ebraico ḥōshen), rettangolo di tessuto ornato da dodici pietre preziose (rappresentanti le dodici tribù d’Israele) che si poneva sul petto il sommo sacerdote quando entrava nel Tempio e doveva prendere, ...
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fish-eye
‹fiš ài› locuz. ingl. (propr. «occhio di pesce»; pl. fish-eyes ‹... ài∫›), usata in ital. come s. m. – Particolare tipo di obiettivo fotografico grandangolare di ridottissima distanza focale [...] all’infinito) e angolo di campo fino a 180°, con conseguente distorsione nella riproduzione dell’immagine sul fotogramma (che ha forma circolare): per questa ragione l’uso di tale obiettivo è riservato a riprese artistiche o, comunque, d’effetto. ...
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sentimentalismo
s. m. [dal fr. sentimentalisme, der. di sentimental «sentimentale»]. – 1. Tendenza a una sentimentalità eccessiva o affettata: un romanzo soffuso di vago s.; il s. del tardo Romanticismo. [...] la scelta morale piuttosto al sentimento che all’intelletto; s. religioso, la teoria secondo cui la fede non nasce dalla ragione ma dall’affetto; s. psicologico, la considerazione del contenuto della coscienza come avente la sua forma originaria e ...
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razionalita
razionalità s. f. [dal lat. tardo rationalĭtas -atis]. – La qualità di ciò che è razionale. In partic.: 1. Facoltà propria degli esseri dotati di ragione: la r. è l’essenza dell’uomo. 2. [...] Fondamento, metodo, criterio razionale: r. di un giudizio, di una cura, di una ricerca scientifica; r. di un arredamento. Per la legge di r. degli indici in cristallografia, v. indice, n. 4 b ...
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abito-gioiello
(abito gioiello), loc. s.le m. Abito femminile riccamente decorato con elementi preziosi. ◆ [tit.] Abiti gioiello, scarpe luminose / estate di lusso per Prada e Fendi [testo] Intellettuale [...] . (Corriere della sera, 29 aprile 2004, p. 58, Cronaca di Roma) • Giorgio, perché Parigi e perché l’alta moda? «Per una ragione emotiva tutta mia. Mi è venuta una gran voglia di mettermi alla prova con pezzi unici, con abiti gioiello» [Giorgio Armani ...
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Economia
Per il rapporto secondo il quale due beni si scambiano tra loro ➔ ragione di scambio.
Ragione sociale
Denominazione data a una società commerciale per contraddistinguerla da altre (è sinonimo quindi di ditta; nel codice civile anche...
razionalità Facoltà propria degli esseri dotati di ragione.
Economia
La r. è una caratteristica dell’homo oeconomicus. Nella teoria economica tradizionale e moderna si distinguono due approcci alla r.: il primo definisce la scelta razionale...